Aumento della bolletta elettrica: rimediare con il dimmer
Dalla tecnologia un aiuto efficace contro l'aumento del costo dell'elettricità
Il dimmer è un dispositivo per controllare l’intensità della luce in una stanza. Il termine, di origine anglosassone, deriva dal verbo “to dimm” che vuol dire abbassare. Si usa per lampade, faretti, lampadari a risparmio energetico la cui intensità luminosa può essere aumentata o abbassata in base alle esigenze.
Come funziona un dimmer
Il dimmer in pratica ci consente di decidere se utilizzare il 100% della potenza della lampadina installata oppure solo una parte.
In commercio si trovano dimmer per lampadine alogene e ad incandescenza e anche per i led.
Attenzione: i dimmer adatti alle lampadine alogene e ad incandescenza hanno una potenza minima di 40W e una massima di 80W e non vanno utilizzati per i led che hanno una potenza che va da 0 a 150 watt. Un uso improprio potrebbe portare sfarfallii e compromettere la qualità dell'illuminazione.
I tipi di dimmer in commercio sono:
- Push dimmer: per abbassare o alzare il livello di luce tenendo premuto l’interruttore
- Rotativo: iper variare la luminosità ruotando in senso orario o anti orario l'interruttore
- Touch: con la semplice pressione del dito
I vantaggi del dimmer
Avere la possibilità di regolare l’intensità della luce ha diversi vantaggi:
- Ridurre i consumi in bolletta: consente di mantenere l'illuminazione degli ambienti senza sprechi, riducendo la potenza delle lampade e, dunque, il consumo, in base all'utilozzo
- Aumentare la durata delle lampadine: soprattutto quelle a risparmio energetico, preservandone l'efficienza
- Creare un ambiente confortevole: in base alle attività da svolgere, senza affaticare gli occhi
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