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Sicurezza

Invernaggio: cos'è e chi deve farlo

I mesi invernali mettono tutti a dura prova. Ecco come evitare danni se si è tra i fortunati che in giardino o terrazzo posseggono una piscina

Anche nel Paese del Sole - ogni tanto - è necessario pensare all'inverno. Se è vero che le temperature di questo settembre ci consentono di continuare a fare i bagni e prendere il sole, se siete tra i fortunati che hanno una piscina scoperta, in giardino o terrazzo, meglio pensare  a come preservarla durante l'inverno che, comunque, arriverà anche qui.   

Cos’è l’invernaggio

Per preservare la funzionalità della piscina, innanzitutto, anche nei mesi invernali sarà necessario continuarne la manutenzione: l'operazione viene detta "invernaggio attivo" e offre una serie di vantaggi:

  • le piastrelle non si rovinano, perchè vengono preservate dal freddo;
  • la sporcizia non si incrosta, quindi può essere rimossa facilmente;
  • l’acqua non si sporca, così non si corre il rischio di avere uno stagno domestico con tanto di insetti e batteri;
  • in primavera, quando si potrà riprende l'uso, non si è costretti a una faticosa manutenzione straordinaria.

L’invernaggio di solito si pratica quando la temperatura scende sotto i 12°,  diversamente ci sarebbe il rischio della continua formazione delle alghe. Per effettuarlo nel modo corretto, l’acqua va preventivamente pulita. Nel caso di residui meglio effettuare un controlavaggio del filtro. E' quindi necessario pulire a fondo i cestelli o le retine presenti nel canalone di sfioro e il prefiguro della pompa.

Sistemato il filtro, andranno controllati ph e durezza dell’acqua (per regolarli bisogna immettere in vasca i prodotti chimici necessari e lasciarli circolare).

Nel frattempo, se il locale tecnico è sotto il livello dell’acqua, vanno chiuse le valvole. Se invece il locale tecnico è sopra, meglio lasciarle aperte a metà. Bisogna quindi pulire il cestello prefiltro della pompa e svitare i tappi per lo spurgo.

Tutte le operazioni andranno ripetute a metà inverno.

L’invernaggio consente di non svuotare la piscina. La presenza dell’acqua evita eventuali piegamenti e cedimenti della struttura: protegge le vasche rivestite in pvc  dall'indurimento e quelle in mosaico da rotture e distacchi delle piastrelle. Previene inoltre le incrostazioni generalmente provocate dalle basse temperature.

Nelle zone in cui l'inverno è particolarmente rigido, per evitare i rischi da congelamento, meglio abbassare il livello dell’acqua sotto gli skipper e svuotare le tubature: il posizionamento sulla superficie dei galleggianti morbidi impedirà la formazione del ghiaccio.

Le coperture

Dopo l'invernaggio, si può procedere alla copertura. Tra le soluzioni più semplici, economiche ed efficaci ci sono, ovviamente, i teli da ancorare con strutture tubolari, che mettono al sicuro la piscina da sporcizia e residui.

Se in casa ci sono bambini o animali, però, meglio optare per una copertura di sicurezza, in grado di reggere un certo peso: si eviterà così qualsiasi rischio di incidenti e cadute. Dal mese di giugno 2018, in base alla normativa UNI 11718, è imposto il rispetto di precisi requisiti: la copertura deve prevenire caduta e/o passaggio dei bambini: la copertura, in particolafre, deve sopportare un peso di 100 kg e il fissaggio non deve causare inciampi.  

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