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Centro Storico: si punta ad una diversa disciplina delle locazioni-brevi

La "turistificazione" eccessiva compromette decoro urbano e vivibilità mentre le vecchie botteghe scompaiono

Il Centro Storico di Napoli sta vivendo una drammatica contraddizione: lo sviluppo turistico da un lato ha rilanciato l'economia e la vivibilità della zona, il sovraffollamento turistico però sta provocando non solo problemi per il decoro urbano, in particolare per quanto riguarda il consumo di street food & beverage e la raccolta dei rifiuti, ma anche la perdita di attività commerciali storiche con il rischio dello snaturamento dell’area che ha avuto il riconoscimento di sito Unesco non solo per i suoi beni architettonici, ma anche per le sue peculiarità “identitarie”. Da qui l'esigenza, emersa in sede di Commissione Cultura del Comune di Napoli presieduta da Elena Coccia, di apposite strategie di salvaguardia.

All'incontro sono intervenuti anche il presidente della Municipalità 2 Francesco Chirico e l’assessora al Turismo Eleonora de Majo che ha annunciato un prossimo confronto sul tema con gli assessori al Turismo delle medie e grandi città italiane. Si punta, in particolare, ad agire sulla normativa nazionale per una diversa disciplina delle cosiddette “locazioni brevi” che condiziona la possibilità di un controllo efficace sulle strutture ricettive.

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