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Quando la residenza diventa ispirazione per l'arte

Abitare a Napoli ispira mondi di simulazione multimediale, installazioni spaziali performative, immagini in movimento e arte oggettuale e concettuale

Il prossimo 10 giugno, nelle sale espositive del Caste dell’Ovo, JET LEG presenta la sua prima mostra collettiva: Megaride, visitabile a partire dalle 17:00 e nei giorni successivi su prenotazione.

La mostra, dal nome dell’isolotto su cui è fondato il castello, accoglie i lavori di Claudia Barcheri, Danilo Bastione, Federico Delfrati, Barbara Herold e Florian Huth, cinque artisti di base a Monaco che a partire dalla seconda metà di maggio hanno impiantato la propria ricerca artistica sul territorio di Napoli, I risultati - eterogenei - della loro esplorazione nella nostra città sono stati quindi raccolti  in una soluzione espositiva che va dai mondi di simulazione multimediale alle installazioni spaziali performative, dall’immagine in movimento alla fotografia, dall'arte oggettuale e concettuale.

Realizzata con il patrocinio del Goethe-Institut di Napoli, con il sostegno del Kulturreferat di Monaco di Baviera e dell'Assessorato al Comune di Napoli, l’iniziativa rientra nell'ambito del Maggio dei Monumenti e ospita, oltre alla selezione di opere site-specific realizzate dai cinque jettis durante la residenza a Napoli,un intervento di Olaf Metzel, scultore tedesco attivo dagli anni `80.

A conclusione della mostra, il 18 giugno a partire dalle 17:00, si terrà un dibattito dal formato ibrido, durante il quale saranno affrontati argomenti alla base della risposta culturale di JET LEG: cultura europea, opportunità e rischi, approcci per il miglioramento, istituzione, insegnamento, scena artistica indipendente etc.

Cos'è JET LEG

Il titolo del progetto bilaterale è un neologismo che indica un ritmo asincrono, non dovuto al fuso orario come il “jet lag” da cui deriva, ma alle influenze culturali. JET LEG sviluppa le potenzialità della residenza artistica e dello scambio culturale a livello internazionale e lo fa superando sia i vincoli istituzionali, sia le logiche di mercato, a favore di una mediazione a misura d’artista che sappia creare nuovi input all’interno del panorama artistico europeo.

L’obiettivo è facilitare l’interazione face-to-face tra gli attori dello scambio, i luoghi di produzione e la cultura delle maestranze via via coinvolte nella ricerca. Un ampio programma di incontri, studio visit e collaborazioni artistiche arricchisce infatti il programma della residenza innestando percorsi di coproduzione e nuove forme di collaborazione sostenibile tra le due città.

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