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Caro smart-working: come incide sui costi

Anche a Napoli sempre più avvertita l'esigenza di più spazio in casa da dedicare all'home working

Tra limitazioni alla circolazione tra regioni e necessità di distanziamento, l'home working ormai si sta radicando anche nella nostra città. Dopo le prime gaffe e gli inevitabili imbarazzi tra voci di sottofondo, interruzioni di bambini urlanti e familiari in pigiama sullo sfondo, le case si adattano alle nuove esigenze, con ripensamenti degli spazi in modo da creare un ambiente separato da destinare al lavoro, non senza impatto sulle tasche degli smart workers.

Lavorare da casa: vantaggi e costi

Lavorare da casa ha sicuramente molte ricadute positive: meno spese per trasporto, parcheggio, pranzo e/o colazione fuori casa e anche meno stress tra traffico e spostamenti, con un guadagno stimato di almeno 5 ore a settimana.

Ma non mancano gli svantaggi. Innanzitutto, infatti, stando in casa, aumentano i costi legati al consumo dell’energia elettrica per l’illuminazione, l’uso del computer e dei condizionatori e/o del riscaldamento.  Resta inoltre irrinunciabile la spesa per la baby sitter, sia per la sicurezza dei piccoli di casa che per la tranquiillità di chi a casa deve lavorare. C'è poi la spesa per adeguare l'ambiente alle nuove necessità. Chi può magari ritaglia uno spazio in cui sistemare scrivania e pc, magari alzando una parete o creando proprio uno studiolo. Chi ha una casa piccola, invece, deve fare di necessità virtù sacrificando il tavolo del soggiorno o ripiegando su un divano più piccolo, in modo da poter aggiungere un tavolinetto o una scrivania.

Casa più grande: un sogno 

Secondo uno studio del portale Vorrei.it.,  le famiglie che hanno almeno un membro in smart working, stanno valutando la possibilità di una casa più adatta a questa nuova vita, con una camera in più.

Passare da un appartamento familiare standard - 2 camere da letto, soggiorno e servizi - ad uno più grande, tuttavia, ha un impatto non trascurabile sul budget, perché chiaramente c’è un aumento di prezzo legato alla superficie.

Secondo i dati analizzati da Vorrei.it tra le principali città italiane emergono differenze sostanziali: a Bolzano ad esempio, acquistare una casa più grande,con una stanza in più, incide solo del 4,7% sul prezzo d'acquisto, mentre a Genova dove è necessario investire quasi il 65% per passare da un appartamento di 95 mq a uno da 130 mq.

Le cose però non vanno tanto male a Napoli con Roma, Bolzano, Cagliari e Palermo, dove con l’aumento della superficie diminuisce il prezzo al m².

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