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Sabato, 20 Aprile 2024
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Napoli: via libera agli sgomberi. Le delibere del Comune di Napoli

4 le delibere sulla casa approvate dalla giunta comunale su impulso del sindaco Gaetano Manfredi. Nasce il "Condominio sociale"

Quattro delibere per regolamentare la questione casa - storico ed endemico problema della nostra città - sono state approvate dalla giunta comunale su impulso del sindaco Gaetano Manfredi, "per delineare una strategia finalizzata a ripristinare la legalità e allo stesso tempo a salvaguardare i diritti delle fasce sociali più deboli", spiega Palazzo San Giacomo. A lavorare in forma congiunta alla predisposizione gli assessori all’Urbanistica Laura Lieto, alle Politiche sociali Luca Trapanese, al Patrimonio Pier Paolo Baretta e alla Legalità Antonio De Iesu.

Gli sgomberi

Elaborati innanzitutto i  "criteri oggettivi" sulla cui base dare priorità all’esecuzione degli sgomberi in autotutela, precisa il Comune: si procederà nelle prossime settimane, infatti, alla “liberazione” degli appartamenti occupati illecitamente come regolarmente denunciato dal legittimo avente diritto oppure certificato dall’autorità competente.

I casi accertati ufficialmente dall’Amministrazione sono circa 20, tra cui il Comune evidenzia quello del condominio di via Egiziaca a Pizzofalcone.

Il Condominio sociale e l'una tantum

Approvata l’erogazione di un sostegno una tantum, destinata a coloro "ai quali non sarà possibile fornire supporto per rimanere nella casa occupata sino a questo momento", come spiegano a Palazzo San Giacomo.

Si tratta di un voucher di circa 5mila euro a famiglia per un totale di 500mila euro da appostare in bilancio. Per essere tra i possibili destinatari di contributi, è necessario avere alcuni indicatori di vulnerabilità che "la giunta ha inteso individuare" (al momento non ancora precisati) .

Viene quindi tenuto a battesimo il condomino sociale: "si tratta di un progetto di welfare di comunità - alla cui ideazione hanno fornito un contributo fattivo i consiglieri comunali Sergio D’Angelo e Rosario Andreozzi - che intende superare i classici modelli assistenziali adottando un approccio partecipativo dei condomini volto a sviluppare reti sociali di sostegno basate sul reciproco aiuto", spiega ancora Palazzo San Giacomo.

L'obiettivo del Condominio sociale è quello di dare una "risposta al bisogno legato all'abitare promuovendo contemporaneamente azioni che favoriscano l'inclusione sociale e promuovano forme di solidarietà tra persone, famiglie e generazioni".

Via San Nicola a Nilo

La prima sperimentazione è annunciata nella struttura di Via San Nicola a Nilo che già dal 1995 fu istituita dal Comune di Napoli per venire incontro al bisogno abitativo di anziani soli in un contesto protetto. Destinatari del progetto gli anziani, soli o in coppia, che risultano assegnatari in via definitiva degli alloggi siti nella struttura. Saranno accolti nel condominio sociale anche nuclei familiari in condizioni di particolare disagio socio-economico e che presentano situazioni di fragilità sociale e socio-sanitaria con particolare riferimento alle famiglie con figli minori che abiteranno temporaneamente negli alloggi sottoscrivendo "la Carta Solidale del Condominio" con le regole generali per la corretta convivenza e impegnandosi in azioni di solidarietà e reciprocità a partire dalle risorse delle fragilità di cui ciascuno è portatore.

Le attività potranno riguardare azioni di sostegno personalizzato a specifici abitanti del condominio sociale, come il disbrigo di pratiche e piccole commissioni, l'accompagnamento presso servizi o strutture, la compagnia in determinate fasce della giornata, così come azioni di tipo comunitario come momenti di convivialità, aggregazione, svago, organizzazioni di servizi condivisi.

I commenti

Ritengo che questa sia la forma moderna e più giusta di fare Welfare garantendo alle persone con fragilità di essere al centro di una progettualità coinvolgente per superare non solo il problema delle abitazioni, ma anche quello della solitudine”, il commento dell’assessore Trapanese.

E’ un esperimento di innovazione sociale che apre a una nuova idea di residenzialità nel centro storico e ne alimenta la tradizionale mixité socio-culturale, in un contesto a forte pressione turistica sempre meno ospitale per i gruppi a basso reddito”, dice l’assessore Lieto.

Per De Iesu “si tratta di un approccio efficace per coniugare ripristino della legalità e attenzione alle fragilità”.

Per Baretta “l’insieme delle delibere approvate costituisce un primo importante passo nella definizione di una politica per la casa: dare soluzioni al disagio abitativo e sostenere le situazioni difficili, in un quadro di ripristino della legalità, è la risposta alla particolare emergenza nella quale versa la nostra città”.

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