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Casa in fitto: come si calcola la cedolare secca

Come funziona l'agevolazione

Le tasse unite alle spese di gestione ormai portano via gran parte del guadagno che si realizza dando in fitto un immobile. Un aiuto ai proprietari di immobili, che consente anche un risparmio per gli inquilini, viene però dal regime della cosiddetta "Cedolare secca".

La cedolare secca  

Possono oggi avvantagiarsi del regime della cedolare secca le persone fisiche che hanno la proprietà o usufrutto di immobili adibiti ad abitazione. Sono quindi esclusi gli immobili destinati ad attività imprenditoriali. L’immobile deve rientrare inoltre nelle categorie catastali che vanno da A/1 ad A/11 - con esclusione della categoria A/10 che comprende uffici e studi privati - che assorbe anche le pertinenze ovvero box, cantine e posti auto menzionati nel contratto di locazione. 

La cedolare secca va scelta, con una opzione che può essere inserita direttamente in contratto, oppure effettuata successivamente, ma in ogni caso da comunicare all'Agenzia delle Entrate entro i termini di registrazione del contratto (prima annualità ovvero annualità successive). In caso di proroga del contratto, l'opzione deve essere nuovamente comunicata. 

La cedolare secca, definita anche imposta piatta, assorbe l'imposta di bollo sul contratto, l'Irpef con le relative addizionali, provinciale e regionale, e l'imposta di registro sull'ammontare del canone annuo di locazione. Il vantaggio per l'inquilino è che non potrà subire variazioni in aumento del canone per tutta la durata della locazione e non dovrà versare ogni anno il 50% a suo carico dell'imposta di registro, calcolata in percentuale sull'ammontare annuo del canone. 

Come calcolare la cedolare secca

La cedolare secca si calcola sull'intero importo (100%) del canone annuale applicando:

  • aliquota è del 10% sui contratti di locazione a canone concordato stipulati nei capoluoghi di provincia, nei comuni classificati come ad alta densità (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia) e in quelli confinanti
  • aliquota del 10% sui contratti stipulati nei comuni dichiarati in stato d’emergenza perché colpiti da calamità naturali
  • aliquota del 10% sui contratti di locazione per studenti universitari
  • aliquota del 10% per le locazioni transitorie
  • aliquota del 21% per le locazioni cosiddette a mercato libero (4 + 4)

Come versare la cedolare secca

La cedolare secca può essere versata:

  • in unica soluzione: entro il 30 novembre, se l’importo da pagare è inferiore a 257,20 euro
  • in acconto e saldo: se l’importo supera i 257,20 euro. L'acconto, pari al 40%, va pagato entro il 30 giugno; il restante 60% entro il 30 novembre.

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