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Giovedì, 18 Aprile 2024

Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Vomero: tempi e modi sbagliati per la potatura dei platani

            Stanno destando non poche perplessità e proteste i tempi e le modalità, con i quali si stanno effettuando le operazioni di potatura dei platani nel quartiere collinare del Vomero, attese da lunghe tempo e che in questi giorni stanno interessando piazza Vanvitelli e via Scarlatti. “ Innanzitutto – precisa Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che da tempo sta conducendo una vera e propria battaglia al riguardo – ritengo sbagliati i tempi. Gli alberi, arrivata la primavera, sono in piena fioritura. Queste operazioni andrebbero invece effettuate tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno, quando la vegetazione è in letargo e non certo ad aprile, quando gemme e foglie sono già presenti sui rami “.

            “ Inoltre – continua Capodanno -  le piante vengono potate in modo indiscriminato, sicché stanno lasciando la forma di un albero per assumere quella di scheletri inquietanti che, anziché abbellire la città, la rendono ancor più triste e lontana dalla natura. Più che ad una potatura si sta procedendo ad una capitozzatura con riduzioni drastiche delle chiome che rendono le piante più simili a pali o tralicci che non ad alberi “.

“ Queste operazioni – puntualizza Capodanno –, oltre che iniziare per tempo, dovrebbero essere condotte con tecniche più moderne consentendo così  una potatura di qualità, adottando, per esemplificare, la tecnica del tree climbing che consiste nell’arrampicarsi sulla pianta con delle corde in modo da lavorare e potare da una zona privilegiata, cioè dall’interno della chioma, e non dall’esterno come accade invece per potature effettuate da piattaforme aeree.

“ Con la tecnica del tree climbing – prosegue Capodanno - la rimonda del secco e i tagli di selezione possono essere fatti con estrema precisione ed in modo razionale. Invece con le piattaforme aeree è necessario effettuare tagli inutili e dannosi per aprirsi la strada ed arrivare all’interno della chioma. Senza considerare il fatto che un tree climber ha sicuramente maggiori conoscenze tecniche  “.

“ Tra gli altri vantaggi del tree climbing vanno indicati: il minor ingombro di mezzi meccanici che  produce ripercussioni sul traffico veicolare, il poter operare con più tree climber contemporaneamente su una singola pianta o su piante adiacenti senza che questi interferiscano, come potrebbe invece accadere con più di una piattaforma aerea, il poter raggiungere la parte più alta  della chioma, qualunque sia l’altezza della pianta, vantaggio notevole nei casi nei quali i tagli da effettuare vengono determinati, quando si opera con carrelli aerei, in base all’altezza del braccio meccanico e non delle reali esigenze della pianta “.

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