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Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Vomero, pedonalizzazione di Antignano: provvedimento da rivedere - VIDEO

“ La pedonalizzazione della zona di Antignano, comprendente anche via Annella di Massimo, che dell’antico casale di Antignano, non ha mai fatto parte, trattandosi di una strada realizzata in tempi più recenti ma accomunata ad Antignano solo per la presenza di un mercato esercitato lungo tutta la strada da decine di ambulanti per lo più di prodotti alimentari, mercato che, peraltro, come testimoniano alcune foto d’epoca, prima non esisteva, è, tra l’altro, un provvedimento che penalizza ulteriormente la viabilità nel quartiere collinare del Vomero, dopo la pedonalizzazione, negli anni scorsi, di alcuni tratti di via Scarlatti e di via Luca Giordano, privandolo di un importante e fondamentale collegamento tra piazza degli Artisti e la zona dello stadio Collana, senza peraltro che, a tutt’oggi, sia stato mai realizzato un solo stallo di parcheggio pubblico – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione -. A questo punto è auspicabile che si faccia finalmente piena luce, dopo lustri di discussioni e di dibattiti, sull’anomala situazione nella quale è costretta a vivere un’area, peraltro densamente abitata, che rischia di trasformarsi in un mercato 24 ore su 24, dal momento che alcuni esercenti la mattina vendono i loro prodotti e durante la sera e nelle prime ore notturne si trasformano in friggitorie e luoghi di ristorazione, inondando di cattivi odori con  fumi e puzze di grigliate e fritture gli abitanti dei fabbricati adiacenti. Le arterie in questione vanno invece finalmente restituite  alla normale originaria funzione, vale a dire a quella di strade carrabili “.

            “ Questo peraltro era il progetto originario  – ricorda Capodanno – quando negli anni scorsi si era pensato di trasferire gli ambulanti di questo mercato, prevalentemente alimentare, in uno a quelli del limitrofo mercato di via Casale de Bustis, in una struttura al coperto che, dopo anni di attese, era stata realizzata con fondi pubblici dal Comune di Napoli in via Francesco Dell’Erba nei pressi della fermata di Montedonzelli del metrò collinare, struttura che solo una volta che era stata realizzata, in fase di collaudo, fu accertato che non aveva i requisiti per poter essere adibita a mercato al coperto e, dunque, fu trasformata in un parcheggio. Vicenda assurda sulla quale, nonostante il palese dispendio di risorse pubbliche, non è mai stata fatta chiarezza, lasciando di conseguenze nelle aree interessate i due mercati all’aperto che ivi dovevano esere trasferiti e che invece continuano ad utilizzare delle strade di fatto nate per essere adibite alla viabilità, creando non pochi disagi “.

            “ L’anomalia peraltro è nei fatti – puntualizza Capodanno – perché la zona interessata dal recente provvedimento di penalizzazione non possiede i requisiti per essere adibita ad area mercatale, così come indicati nel vigente regolamento di igiene e sanità, estratto dal piano delle attività commerciali, deliberato dal Consiglio comunale di Napoli. Infatti tale regolamento, all’art. 13 prescrive: “A) Le aree pubbliche, destinate ai mercati dove si svolge quotidianamente il commercio dei prodotti alimentari devono essere dal 28.3.2003: a) appositamente delimitate o recintate, ove non lo impediscano vincoli di tipo architettonico, storico, artistico ed ambientale, ed avere sia una propria rete fognaria con esito finale idoneo secondo la normativa vigente sia una pavimentazione con strato di finitura compatto ed igienicamente corretto per l'uso ai quale è destinato. Tale pavimentazione deve avere idonee pendenze che permettano il regolare e rapido deflusso delle acque meteoriche e di quelle di lavaggio per consentire un'adeguata pulizia, ed essere dotata di apposite caditoie atte a trattenere il materiale grossolano. Le fognature devono assicurare anche lo smaltimento idoneo dei servizi igienici sia generali del mercato sia dei posteggi che ne abbiano la necessità secondo questa ordinanza; b) dotate di reti per allacciare ciascun posteggio all'acqua potabile, allo scarico delle acque reflue attraverso un chiusino sifonato. anche nella fognatura prescritta alla lettera a) e all'energia elettrica. Tali reti devono prevedere apparecchiature di allaccio indipendenti nella superficie di ciascun posteggio; c) dotate di contenitori di rifiuti solidi urbani, muniti di coperchio, in numero sufficiente alle esigenze, opportunamente dislocati nell'area e facilmente accessibili in particolare dai posteggi; d) corredate di servizi igienici sia per gli acquirenti sia per gli operatori. Tali servizi sono da distinguere per sesso e un numero adeguato di essi, sempre divisi per sesso, deve essere riservato agli operatori alimentari. I servizi igienici, che possono essere del tipo prefabbricato autopulente, devono avere la porta con chiusura automatica e fissatale con serratura di sicurezza ed il lavabo e lo sciacquone con erogatore di acqua corrente azionabile automaticamente o a pedale; nel loro interne vi devono essere il distributore di sapone liquido o in polvere e gli asciugamani non riutilizzabili dopo l'uso. Se nei mercati, i posteggi destinati alla vendita ed alla somministrazione dei prodotti alimentari sono riuniti in uno o più spazi destinati esclusivamente ad essi, le prescrizioni suddette sono vincolanti soltanto per tali spazi. Il Comune di Napoli assicurerà, per ciò che attiene gli spazi comuni del mercato e dei relativi servizi, la funzionalità delle aree come prescritta dall'ordinanza 2.3.2000 del Ministero della Sanità ed in particolare, per quanto di competenza, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la potabilità dell'acqua fornita, la pulizia, la disinfezione e disinfestazione, la raccolta e l'allontanamento dei rifiuti “ “.

            “ Basta fare una passeggiata in via Antignano e in via Annella di Massimo, strade adibite da anni a mercato all’aperto, per osservare che tali requisiti non vengono rispettati – prosegue Capodanno – . Di conseguenza occorre subito trasferire questo mercato dislocandolo in un’area appositamente attrezzata, rispondente ai requisiti di legge, anche per l’esigenza di tutelare dal punto di vista igienico-sanitario i cittadini consumatori, trattandosi di prodotti alimentari, e, così facendo, restituire alla viabilità 24 ore su 24 queste importanti strade di collegamento “.

            “ Alla luce delle presenti considerazioni e di altre che potranno emergere dagli opportuni e necessari accertamenti – conclude Capodanno – è auspicabile che l’amministrazione comunale voglia rivedere il provvedimento appena emanato e che gli organi di vigilanza e di controllo , a tanto preposti, vogliano attivarsi anche per il rispetto delle norme richiamate “.

           

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