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Venerdì, 19 Aprile 2024

Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Vomero: no a nuovi parcheggi interrati privati. Basta con scavi e trivelle!

Da sottolineare, ancora una volta, la politica fallimentare, per la mancata realizzazione di parcheggi pubblici a tariffe agevolate, che, da diversi lustri a questa parte, caratterizza gli Enti locali, con conseguenti ripercussioni negative in alcune zone, come il Vomero, che hanno un'elevata densità abitativa e un notevole indotto commerciale

Si rinfocolano, in questi giorni,  le perplessità e le polemiche, in atto da tempo al Vomero, sulla costruzione di nuovi parcheggi interrati privati. A scendere di nuovo in campo è Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già numero uno della Circoscrizione, fondatore sul social network  Facebook  del gruppo : “La collina dice basta a cantieri e scavi” al link: https://www.facebook.com/groups/109104739125745/  .

“ Ancora una volta diciamo basta alla realizzazione di parcheggi privati interrati che rischiamo di ridurre la collina di Napoli ad un vero e proprio colabrodo, con ripercussioni immaginabili pure sull’assetto del sottosuolo – afferma Capodanno -. Anche in considerazione del fatto che molti dei box recentemente realizzati al Vomero, immessi sul mercato a prezzi di alcune decine di migliaia di euro, sembrerebbe che non trovino facilmente acquirenti. Dunque ci domandiamo che senso abbia continuare a realizzare altri box interrati privati a poche centinaia di metri da quelli che sarebbero invenduti, dal momento che la domanda allo stato risulterebbe inferiore all’offerta “.

            “ E’ opportuno – puntualizza Capodanno – richiamare al riguardo alcuni aspetti riportati nel testo del Decreto Commissariale prot. n. 45 del 31/12/2007, coordinato con le modifiche apportate dal decreto commissariale progr. n. 21 del 22/04/2008, emanato dall’allora sindaco-commissario, avente per oggetto le linee guida per la progettazione, realizzazione e gestione dei parcheggi, con particolare riferimento alla parte dispositiva, laddove al punto 11 si afferma che: “La mancata vendita in regime di pertinenzialità dei posti auto, al netto di quelli messi a disposizione per la locazione, secondo quanto indicato nel precedente punto n° 6, al decorrere del termine di trentasei mesi dalla conclusione dei lavori, darà luogo alla acquisizione di posti auto invenduti e non locati al patrimonio disponibile del Comune di Napoli “ “.

             “ Con l’occasione rimarchiamo ancora una volta la politica fallimentare, per la mancata realizzazione di parcheggi pubblici a tariffe agevolate, che, da diversi lustri a questa parte, caratterizza gli Enti locali, con conseguenti ripercussioni negative in alcune zone, come il Vomero, che hanno un’elevata densità abitativa e un notevole indotto commerciale  - continua Capodanno -. Così mentre siamo ancora in attesa del parcheggio pubblico sotto i viadotti della Tangenziale in via Cilea, del quale si cominciò a parlare agli inizi degli anni ’80, quasi quarant'anni fa, si è continuato a favorire la costruzione di box interrati privati, il cui acquisto, specialmente in tempo di crisi, è praticamente inaccessibile a buona parte della popolazione “.

            “ Le conseguenze sul traffico veicolare e sulla qualità dell’aria sono evidenti – continua Capodanno -. Peraltro è notorio che condizione indispensabile, affinché la realizzazione di zone a traffico limitato o di aree pedonalizzate non comporti un incremento di traffico nelle aree limitrofe, è l’individuazione di zone a confine da destinare a parcheggi pubblici. Tale condizione, al Vomero, è stata totalmente ignorata in occasione della realizzazione delle aree pedonali in via Scarlatti e in via Luca Giordano, con la conseguenza di congestionare ulteriormente le strade adiacenti, proprio a ragione del fatto che non sono stati contestualmente realizzati i parcheggi di destinazione in prossimità delle aree interdette al traffico veicolare “.

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