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Sabato, 20 Aprile 2024

Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Vomero: la libreria Loffredo lascia la sede di via Kerbaker

“ Inesorabile la crisi del commercio al Vomero colpisce ancora un luogo di cultura, un’oasi dove ancora si respira l’odore della carta stampata, dove si possono incontrare gli amici nel corso di una presentazione di un libro o di un CD – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Così oggi viene confermata una notizia che circolava da tempo anche se non se ne parlava o se ne parlava a bassa voce nel tentativo di allontanare questo vero e proprio incubo, quest’ecatombe che ha colpito il settore trainante dell’economia del quartiere, quello che l’ha fatto conoscere in tutto il mondo per la presenza di ditte storiche, molte delle quali da tempo sono purtroppo definitivamente scomparse  “.

“ La notizia dell’abbandono da parte della libreria Loffredo della sua sede storica in via Kerbaker al Vomero arriva come un pugno allo stomaco dopo i tremendi colpi già subiti per la chiusura agli inizi dell’anno scorso della libreria Guida Merliani, seguita dall’annuncio nelle scorse settimane della crisi che attanaglia la sua gemella a Port’Alba – afferma Capodanno -. Piccola soddisfazione il sapere che la Loffredo trasferirà le sue attività editoriali e librarie in un’altra sede sempre al Vomero, possibilmente meno onerosa ma con il rischio di restringere gli spazi a disposizione. Il colpo è duro da digerire perché Loffredo, come Guida, come tante altre librerie che esistevano al Vomero oltre che a Napoli, e che oggi sono perlopiù scomparse o afflitte da gravi problemi economici, non sono semplicemente esercizi commerciali, sono luoghi di cultura, e come tali nei cuori e nelle menti delle persone rivestono aspetti strettamente legati al proprio vissuto, dall’infanzia con i primi libri, agli anni dell’adolescenza con l’acquisto dei testi scolastici, alla maturità.

“ In altre parole – continua Capodanno - una libreria rappresenta un percorso di vita vissuta e la sua chiusura è fonte di un grande dolore perché con essa e come se si perdesse una persona cara, scompaiono i luoghi ed i ricordi di una vita intera “.

“ Tutto ciò purtroppo avviene nella più completa assenza di iniziative concrete da parte delle istituzioni preposte, Comune di Napoli e Regione Campania in testa per tutelare le aziende storiche e di tradizione della Città e dell’area collinare in particolare – prosegue Capodanno -. Una trasformazione quella del settore commerciale vomerese che ha subito una preoccupante impennata negli ultimi anni. Desertificate molte strade. Emblematica la visione quasi lunare che offre oggi la galleria Vanvitelli, con tante saracinesche abbassate. Senza considerare che al posto delle botteghe artigianali e di esercizi commerciali di antiche famiglie vomeresi, che si erano sempre dedicate al commercio, trasmettendole di padre in figlio, sono arrivate attività di ogni tipo, con prevalenza di bar e di ristoranti. Alla fame di cultura e di sapere si è dunque sostituita quella della pancia e della gola, la qual cosa di certo non sembra per nulla positiva “.

“ Tra l’altro nessuna risposta hanno ricevuto a tutt’oggi le continue sollecitazioni affinché la Regione Campania, così come hanno fatto da tempo altre regioni italiane, varasse una legge con appositi incentivi economici  per le antiche botteghe del capoluogo partenopeo, la cui chiusura non è determinata solo dagli elevati costi di gestione, a partire dai canoni di locazione, ma pure dallo stato di abbandono nel quale si trova il capoluogo partenopeo, con strade piene di buche ed avvallamenti ed un trasporto pubblico carente e comunque inadeguato a rispondere alle effettive necessità, come dimostrano anche gli eventi alla ribalta delle cronache degli ultimi tempi “.        

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