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Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Vomero in piazza stamani per la chiusura della Floridiana

Parte l'associazione " Amici della Floridiana" per l'acquisto della villa

 

            Folta partecipazione, con centinaia di persone, per la manifestazione indetta stamani dinanzi ai cancelli della Villa Floridiana, in via Cimarosa, per protestare contro la chiusura del parco avvenuta alcuni giorni addietro. Soddisfatto Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, promotore dell’iniziativa, alla quale hanno poi aderito numerose associazioni e movimenti. Ma più di ogni altra cosa è stata importante la partecipazione dei cittadini che, nonostante l’inclemenza del tempo, sono intervenuti. Molte persone anziane, tanti giovani con manifesti e striscioni ed anche un gruppo di mamme con bambini in passeggino.

            Un primo risultato è stato ottenuto. Al primo cartello che annunciava genericamente la chiusura “ per motivi di sicurezza e di igiene “ se ne aggiunto un secondo che precisa sia le ragioni della chiusura, vale a dire il necessario intervento agli alberi d’alto fusto, sia, e questo è l’aspetto più importante, che il parco riaprirà entro il 15 aprile prossimo.

            Ma in quali condizioni riaprirà? L’ultimo avviso fa capire che il i lavori  che si stanno eseguendo in collaborazione con il Comune di Napoli riguardano solo le alberature del viale centrale, la qual cosa fa intendere che la riapertura sarà parziale, mentre le attività per la messa in sicurezza delle altre alberature sono state semplicemente avviate con la Regione Campania. Dunque si possono supporre tempi più lunghi per la riapertura dell’intero parco.

            Nell’occasione ho rilanciato la proposta della costituzione dell’associazione “ Amici del Floridiana “ che si occuperà di raccogliere i 12milioni di euro per l’acquisto del bene demaniale, secondo la valutazione effettuata nell’ambito della cartolarizzazione. Nei prossimi giorni formulerò la proposta pubblicizzandola attraverso i mass media ed internet. Basterà che 60mila napoletani contribuiscano con 200 euro ciascuno per proporre l’acquisto del bene.

            Una volta acquistata, per la successiva manutenzione, verranno costituiti all’interno dell’associazione degli organismi operativi, gruppi di lavoro e commissioni, che si occuperanno degli aspetti gestionali. Si tratta di un contenitore culturale di grande valenza che potrebbe tranquillamente autofinanziarsi. Penso al rilancio delle attività nel teatrino della verzura con 150 posti a sedere. Questo spazio potrebbe essere dato gestione o in fitto per manifestazioni di vario genere. Penso al patrimonio immobiliare presente all’interno del parco, oggi occupato, non si sa bene a quale titolo, da alcune famiglie, e che, invece potrebbe ospitare ludoteche, spazi per anziani, sale per convegni e congressi, ed anche un museo con la raccolta di tutti i reperti storici che in due secoli si sono accumulati all’interno del parco.

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