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Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Vomero: il grande flop della notte…in bianco. Quartiere trasformato in un luna park - VIDEO

“ Una festa o meglio una sagra paesana decisamente sottotono rispetto alle aspettative sbandierate dagli organizzatori – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Peraltro con una regia molto approssimata che non ha tenuto conto che la creazione di diversi punti di attrazione avrebbe generato una naturale dispersione, con flussi migratori in costante movimento, da piazza degli Artisti a piazza Vanvitelli, passando per le via Giordano e Scarlatti, dove si è creato solo caos e disordine, mentre nelle traverse c’è stata scarsa affluenza“.

            “ Anche se i soliti disinformati – continua Capodanno - si sbracceranno per enfatizzare il successo di un’iniziativa che i vomeresi hanno mal digerito, augurandosi che non si ripeta mai più, sia perché sono stati privati della possibilità di utilizzare i propri automezzi, sia perché in alcune zone sono stati costretti a fare la “notte in bianco” visto che si è suonato ad alto volume sino a tarda ora, mentre coloro che abitano nell’intorno dell’area pedonalizzata, hanno dovuto fare i conti fino a notte inoltrata con i clacson strombazzanti delle migliaia di autovetture rimaste bloccate nel traffico. Un quartiere che è stato trasformato in una sorta di luna park per gli abitanti di Napoli e dintorni, lasciato poi in condizioni igieniche pietose, con strade tappezzate di pattume, che hanno poi costretto gli addetti a lavorare fino all’alba per ripulirle, con quintali d’immondizia raccolta, laddove i residenti o si sono rifugiati in casa o sono fuggiti altrove “.

“ Un grande flop, soprattutto tenendo conto di quanto era stato dichiarato all'atto della presentazione dell’iniziativa – ricorda Capodanno –, vale a dire che doveva essere un'occasione per favorire le attività economico-commerciali in un momento difficile. Il risultato è stato che la maggior parte dei commercianti vomeresi non ha creduto alla bontà di un evento organizzato peraltro di sabato quando già l’affluenza è notevole, e senza particolari incentivazioni a fronte di ulteriori costi da sostenere. Sicché, a fine giornata, hanno abbassato le saracinesche come negli altri giorni, alle 20:00. In strade come via Luca Giordano e via Scarlatti si contavano sulle punte delle dita di una mano i negozi aperti, nelle traverse ancora di meno. Alle 22:00 poi hanno chiuso quasi tutti. Tra gli ultimi lo store della Trony in via Luca Giordano. Quelli che parlano o scrivono di un successo dell’iniziativa dal punto di vista commerciale, o non hanno partecipato alla manifestazione o sono in palese malafede. Li invito a documentarsi osservando anche le immagini pubblicate all’hashtag #notteneravoero.

“ Evidentemente – sottolinea Capodanno -, anche alla luce delle negative esperienze pregresse,  non si reputa da parte degli esercenti a posto fisso che manifestazioni puntuali di questo tipo, isolate da un contesto più ampio e generale da programmare nel tempo, possano risollevare la situazione determinata dalla grave crisi che attanaglia il terziario commerciale, se si eccettua il settore dei pubblici esercizi, quali bar, paninerie, patatinerie. Senza trascurare i pericoli, derivanti da eventuali assalti di malintenzionati, con possibili furti ed aggressioni, anche per la palese carenza di presidi delle forze dell’ordine “.

“ Di fatto – puntualizza Capodanno -, queste sporadiche iniziative, che cercano solo il successo numerico, per la quantità e non certo per la qualità delle presenze, favoriscono solo l'ambulantato d'occasione che riesce a raggranellare, come nelle sagre paesane, vendendo prodotti alimentari, cucinati e distribuiti per strada, in discutibili condizioni igienico-sanitarie,  una manciata di quattrini sufficiente per sbarcare il lunario, non dovendo peraltro sostenere gli oneri e le spese del commerciante a posto fisso. Nella notte bianca c’erano centinaia di “bancarellari” che occupavano ogni angolo di strada e, come nelle sagre paesane, non mancava lo zucchero filato, il popcorn, il torrone e finanche il tirassegno. I venditori di bibite, in particolare, si erano organizzati sin dalla mattina, caricando auto e furgoni con la loro merce, parcheggiandoli nelle traverse del quartiere. Poi, iniziata la notte bianca, hanno provveduto con trabiccoli a ruote e con capienti contenitori di plastica a girare per le strade vendendo di tutto, approfittando dell’assenza totale dei necessari controlli. A completare il quadro sono scesi in strada anche gli ambulanti extracomunitari con i loro lenzuoli sui quali hanno posizionato le solite borse contraffatte “.

“ Sul fronte del traffico infine è stato un vero e proprio disastro. Una bolgia da girone infernale in tutta la sona a contorno dell’area pedonalizzata – prosegue Capodanno -. Qualcosa non deve aver funzionato neppure ad alcuni varchi, dal momento che si sono notate numerose autovetture che circolavano nell’area interdetta. Scene incredibili, con un serpente di lamiere ferme che si snodava da via Ribera per arrivare fino a via Cilea, si sono registrate per tutta la durata della manifestazione nell’area posta intorno allo stadio Collana ( video la link: https://www.youtube.com/watch?v=mH_q6JFEjYA ). Insomma una  notte bianca che per i vomeresi è stata un vero e proprio disastro che ci si augura non si ripeta mai più “.

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