Il marciapiede di via Tino di Camaino, lato numeri pari, è oramai di fatto utilizzato come succursale dichiarata del mercato all’aperto di via Casale de Bustis. In effetti, per quasi tutta la sua ampiezza, la distesa di lenzuola degli ambulanti abusivi copre gli spazi lasciati liberi dalle strutture del mercato. I pedoni o utilizzano l’altro marciapiede o transitano a loro rischio e pericolo sulla carreggiata. I veri padroni del marciapiede sono loro: gli ambulanti abusivi ( foto allegate ). Stamani una persona diversamente abile ha avuto notevoli difficoltà a transitare con la propria carrozzina, dovendosi districare in uno stretto corridoio lasciato libero per i pedoni su di un marciapiede peraltro abitualmente affollato.

            Cosa occorre acquistare? Borse, scarpe, occhiali, capi d’abbigliamento, biancheria intima? Qui si trova tutto e, pare, a buon mercato. Certo, senza alcun registratore di cassa, senza pagare l’occupazione di suolo pubblico e senza alcun altro balzello, con merci la cui provenienza è tutta da chiarire, è facile praticare prezzi stracciati. Controlli: zero!

            Ci sono anche precise responsabilità sulle quali si auspica che si cominci ad indagare. Tempo addietro era stato infatti deciso di spostare il mercato all’aperto di via Casale de Bustis in una struttura al coperto in via dell’Erba, realizzata con fondi pubblici. Poi, per motivi che non sono stati mai del tutto chiariti, la struttura, una volta realizzata, non è stata ritenuta idonea ad ospitare un mercato. Così, in tempi recenti, è stata definitivamente destinata a parcheggio.

            Dunque, pare che gli abitanti della zona debbano rassegnarsi a tollerare vita natural durante il mercato all’aperto posto proprio in prossimità del pronto soccorso del polo pediatrico “ Santobono ”, occupando e rendendo inaccessibile una vasta area, dove per l’intera mattinata si svolge un mercato caotico e rumoroso, che si spinge fino alla limitrofa via Tino di Camaino, lungo il marciapiede della quale, peraltro, sono perennemente parcheggiati i camioncini degli ambulanti, sulle strisce blu, adibiti, alla bisogna, anche a camerini per misurare abiti e biancheria: dei veri e propri spogliatoi volanti.