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Venerdì, 19 Aprile 2024

Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Vomero, le strisce trasversali non sono più un mistero

Trattasi di rallentatori ottici di velocità inseriti nella segnaletica orizzontale e non di strisce per l'attraversamento del pedone. La novità sul tratto di via Scarlatti tra via Luca Giordano e via Mattia Preti

 
 
via_scarlatti_rallentatori_ottici
 
Nei giorni scorsi al Vomero, quartiere dove, notoriamente, molte strisce pedonali sono scomparse dagli attraversamenti, con conseguenti pericoli per i pedoni, aveva destato non poca meraviglia la comparsa, sul tratto di via Scarlatti tra via Luca Giordano e via Mattia Preti, di due serie di strisce  trasversali bianche progressive di colore bianco e di spessore crescente col senso di marcia. Nessuno sapeva spiegarsi i motivi per i quali tali strisce, che abitualmente sono disegnate parallelamente al senso di marcia, erano state poste trasversalmente e perché di diverso spessore.
 Molti guardando anche agli attraversamenti tra via Luca Giordano e via Scarlatti, dove le strisce pedonali sono scomparse da tempo, hanno pensato ad un errore. E comunque, immaginando di effettuare un attraversamento sicuro, hanno dedotto che si trattasse comunque di strisce zebrate ed hanno cominciato ad utilizzarle come tali.
 
 

 Da uno studio attento del regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della strada è emerso invece che non si tratta affatto di strisce pedonali ma di “rallentatori ottici” di velocità previsti dall’art. 179 di tale regolamento ed inseriti nella segnaletica orizzontale.
 Da qui alcune domande che giriamo agli uffici competenti dell’amministrazione comunale. Ma era proprio necessario disegnare queste strisce in un tratto di strada di poche centinaia di metri, subito dopo un semaforo ed una curva, dove al massimo la velocità potrà arrivare a 50, 60 km/h, laddove, se proprio ritenuto opportuno, si poteva disporre un segnale verticale con un limite di velocità, se venisse confermato che il provvedimento in questione sia da porre in relazione con alcuni dissesti manifestatisi sul cosiddetto ponte di via Cilea. Non sarebbe stato invece meglio, se proprio non c’erano i fondi per effettuare entrambi gli interventi, utilizzare le somme impiegate per disegnare i rallentatori ottici per ripristinare prioritariamente le strisce pedonali ai vicini attraversamenti, garantendo dunque maggiormente la sicurezza dei pedoni? Non vorremmo che si fosse pensato che, in questo modo, il pedone potrebbe finire anche sotto un auto o un motoveicolo, ma che non subirebbe danni di notevole gravità così come accadrebbe per il violento impatto con un veicolo in corsa, sempre che gli automobilisti al volante riescano a recepire il significato di quelle strisce trasversali. Domande che attendono risposte.
Gennaro Capodanno
Vomero: chiarito il mistero delle strisce trasversali
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Vomero, le strisce trasversali non sono più un mistero

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