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Venerdì, 19 Aprile 2024

Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Vomero: Apre un altro bar in piazza Vanvitelli

Stravolta una delle più belle piazze di Napoli

 

 

 

            Una delle più belle piazze di Napoli se non del mondo, piazza Vanvitelli, oramai è stata completamente stravolta. Un tempo luogo di passeggio con marciapiedi ampi ed alberati, e con il classico appuntamento sotto lo storico orologio,  oggi, scomparsi la maggior parte degli alberi, palma centrale compresa, con le aiuole ridotte a ricettacoli di rifiuti, è invasa da orridi gazebi di ogni forma, dimensione, materiale e colori con tavolini e sedie sparsi un poco dappertutto, a seguito dell’apertura di numerosi bar al posto delle botteghe storiche. Il tutto, peraltro, privo di un progetto organico di qualificazione urbanistica e senza che intervengano gli organi a tanto deputati, visto che si tratta di una piazza che dovrebbe essere tutelata anche per l‘aspetto storico-urbanistico.

 

            L’ultimo bar si è aperto in questi giorni in un locale che per oltre un secolo aveva ospitato un negozio di giocattoli facendo la felicità di almeno quattro generazioni di bambini. Poi come è capitato a tanti altri negozi che per generazioni si erano tramandati di padre in figlio, tra l’indifferenza di tutti, istituzioni comprese,  dalla sera alla mattina, nel mese di maggio di quest’anno, aveva chiuso i battenti ed oggi al suo posto ritroviamo l’ennesimo bar, l’ottavo della serie nella sola piazza, con tavolini e sedie disposti sul marciapiede antistante già ridotto per la presenza di una delle uscite della stazione del metrò collinare.

 

            Eppure una delle deleghe conferite dal sindaco di Napoli ad uno degli assessori partenopei è quella al “decoro ed arredo urbano”. Ma di quale decoro e di quale arredo si parla? Forse quelli del palo della pubblica illuminazione che continua a fuoruscire dalla copertura in plastica di uno dei gazebi presenti nella piazza?

 

            Mi vengono in mente  “mizaru”, “kikazaru” e “iwazaru”, le tre scimmie, guardiane simboliche del mausoleo dello Shogun Tokugawa Ieyasu a Nikko. Come molti di coloro che dovrebbero garantire la buona gestione della cosa pubblica, esse infatti non vedono, non sentono e non parlano.

 

Gennaro Capodanno

Presidente Comitato Valori collinari

 

 

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