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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Parte da Napoli un nuovo modello di gestione dei beni culturali

Nasce l'associazione onlus "Amici della Floridiana" per l'acquisto della villa

 

 

 

            Partono su Facebook al link: https://www.facebook.com/event.php?eid=203077856382823  le adesioni al progetto lanciato da Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori, in occasione della manifestazione per la chiusura della villa Floridiana, che ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini, per la costituzione dell’associazione onlus “ Amici della Floridiana “ che si dovrà occupare dell’acquisto e della gestione dell’antico parco borbonico, attualmente chiuso per problemi di sicurezza, legati ai numerosi alberi secolari ammalatisi nel tempo e che potrebbero cadere, in uno alla mancanza di fondi pubblici per la gestione e la manutenzione del parco stesso.

 

L’obiettivo è raccogliere almeno 60mila adesioni al progetto. A quel punto con il versamento di 200 euro da parte di ciascuno dei partecipanti potranno essere raccolti i 12 milioni di euro, necessari per l’acquisto del bene demaniale, in base alla recente cartolarizzazione degli immobili pubblici. Nell’atto costitutivo dell’associazione senza fini di lucro saranno indicate anche le modalità gestionali del bene culturale, attraverso appositi organismi. La somma versata per l’acquisto dovrà godere di tutte le necessarie agevolazioni fiscali ed inoltre l’associazione potrà attingere a fondi pubblici disponibili anche a livello europeo, oltre che nazionale, per l’attivazione ed il potenziamento delle attività che si andranno a programmare all’interno del parco.

 

            Un esperimento che nasce alla luce del dato, sotto gli occhi di tutti, del grave stato di degrado e di abbandono, sovente alla ribalta delle cronache, nel quale versa l’inestimabile patrimonio culturale ed ambientale italiano, unico al mondo, con fondi a disposizione degli Enti preposti sempre più esigui ed una situazione che sembra destinata a peggiorare nell’immediato futuro. A questo punto intervengono i cittadini che, attraverso forme associazionistiche prive di finalità lucratiche, propongono all’Ente pubblico proprietario l’acquisto con la conseguente gestione di quel determinato bene, abbandonato o mal gestito, da parte dei residenti della zona interessata.

 

            Un modello dunque, quello che stiamo tentando di attuare a Napoli, che potrebbe essere esportato a breve in tutto il Paese. Un modo anche per incentivare la partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. Non più semplici fruitori di quel bene, dunque, ma comproprietari in grado di determinarne l’utilizzo e la valorizzazione, nel rispetto del quadro normativo al riguardo esistente e con la finalità unica di metterlo a disposizione dell’intera collettività, garantendone la manutenzione ordinaria e straordinaria ed il potenziamento  nell’ambito della destinazione originaria.

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