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Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

No al cambio di denominazione del Vomero

Come ricorda il canonico Celano nel libro "Notizie del bello, dell'antico e del curioso della città di Napoli", il nome Vomero deriva dal "gioco del vomere" che, fin dal '600, i contadini della collina praticavano nei giorni festivi, sfidandosi a tracciare con l'aratro il solco più diritto.

 

 

         Mi batterò in tutte le sedi e con tutti gli strumenti democratici disponibili perché il quartiere Vomero non cambi la sua storica denominazione, così come in questi giorni è stato proposto nella sede della municipalità. Dopo la scomparsa della secolare palma in piazza Vanvitelli adesso vorrebbero cancellare anche la storia del quartiere, contenuta proprio nel suo nome. Infatti, come ricorda il canonico Celano nel libro “Notizie del bello, dell’antico e del curioso della città di Napoli“, il nome Vomero deriva dal “gioco del vomere” che, fin dal ‘600, i contadini della collina praticavano nei giorni festivi, sfidandosi a tracciare con l’aratro il solco più diritto. Difatti a quell’epoca la collina era abitata da persone che avevano vomeri e buoi, contadini che hanno consentito da far conoscere in tutto il mondo il quartiere, come “il quartiere dei broccoli” per il prodotto tipico che si coltivava in queste terre, oggi quasi completamente cementificate dall’aggressione selvaggio al territorio avvenuta negli ultimi cinquant’anni . Un’anonima “collina dei saperi”, questa sarebbe la nuova denominazione proposta, cancellerebbe di un colpo tutte le tradizioni e le storia di un quartiere, dove, tra l’altro, si ricorda ogni anno, con un’antica processione, che nel quarto secolo dopo Cristo avvenne il primo miracolo della liquefazione del sangue di S. Gennaro, lungo quella che un tempo veniva denominata via Antiniana e che collegava Napoli con Pozzuoli, passando per i colli, ed un tratto della quale corrisponde all’attuale via S. Gennaro ad Antignano, dove il miracoloso evento, avvenuto durante la traslazione del corpo alle catacombe, è testimoniato anche da un cippo dedicato al santo patrono nei pressi dell’omonima chiesa.

 

Gennaro Capodanno

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