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Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Napoli: Maurizio Estate un eroe dimenticato dalle istituzioni

Nessuna iniziativa per il 19esimo anniversario

 

 

 

            “ Maurizio Estate, il giovane ammazzato dagli stessi aggressori per aver difeso un passante nel corso di una rapina avvenuta al largo Ventriera a Chiaia il 17 maggio del 1993, è oramai un eroe dimenticato dalle istituzioni – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che negli anni scorsi si era battuto perché, dopo lustri dal voto unanime espresso dal consiglio comunale nel lontano 1994, finalmente l’amministrazione partenopea mantenesse l’impegno di intitolargli una strada o una piazza -.  Giovedì scorso è caduto il 19esimo anniversario dal grave episodio ma né il Comune né la Municipalità, stando a quanto riferito anche da alcuni familiari, hanno organizzato alcuna iniziativa per ricordare la giovane vittima dell’efferato crimine “.

 

            “ Negli anni passati, in occasione della commemorazione, erano stati presenti anche gli alunni di una scuola media statale che ha assunto Maurizio Estate come simbolo di eroismo, realizzando anche un filmato che descriveva la vita della giovane vittima della criminalità con i momenti che ne precedettero la morte, mentre si spegneva tra le braccia del padre – continua Capodanno -. E pensare che,  in occasione della commemorazione del 17 maggio 2005, l’allora sindaco di Napoli, nel ricordare il giovane, che, quando fu ucciso, aveva appena 23 anni e stava per sposarsi, all’atto dell’intitolazione di una piazza a Scampia, lo paragonò a Nicola Calipari, il funzionario del Sismi che si gettò su Giuliana Sgrena per difenderla “.

 

            “ Nel luogo ove avvenne il crimine è stata posta, anni addietro, una lapide ed è stata realizzata un’aiuola – conclude Capodanno -. Leggendo la lapide dedicata a Maurizio vengono in mente le parole del fratello: “ Spero che questa lapide sia di monito per i giovani, altrimenti ci piegheremo alla barbarie. Ricordare è importante, una città senza memoria non ha futuro. È facile andare via, il difficile è vivere qui a Napoli. Ma non possiamo andarcene. Dobbiamo sperare ed essere sempre di più a farlo “. Parole che avrebbero dovuto far riflettere quei pubblici amministratori che quest’anno hanno deciso di non ricordare l’evento con alcuna cerimonia, generando, tra l’altro, tanta delusione tra i giovani che, ispirandosi a figure come quella di Maurizio Estate, ancora credono in valori come l’altruismo ed l’amore per il prossimo “.

 

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