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Martedì, 23 Aprile 2024

Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Maurizio Estate un eroe napoletano dimenticato

Maurizio Estate, il giovane ammazzato dagli stessi aggressori per aver difeso un passante nel corso di una rapina avvenuta al largo Vetriera, nel cuore del quartiere Chiaia, il 17 maggio del 1993, è oramai un eroe dimenticato

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L'11 giugno, alla presenza delle autorità, come ogni anno, si ricorda Silvia Ruotolo, assassinata tredici anni or sono mentre stava tornando nella sua casa a salita Arenella, con una cerimonia nei giardini di piazza Medaglie d'Oro e con la presentazione della fondazione " Silvia Ruotolo " nella sede della Municipalità. Nei giorni scorsi è stato inaugurato, sempre alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, il parco agricolo-didattico in via Domenico Fontana, intitolato a Salvatore Buglione, il dipendente del Comune di Napoli vittima 4 anni fa di una rapina all'edicola in via Pietro Castellino. Iniziative che riscuotono il plauso ed il consenso di tutta la cittadinanza, per dire no alla delinquenza, per gridare basta con la scia di sangue di vittime innocenti.

Invece Maurizio Estate, il giovane ammazzato dagli stessi aggressori per aver difeso un passante nel corso di una rapina avvenuta al largo Vetriera, nel cuore del quartiere Chiaia, il 17 maggio del 1993, è oramai un eroe dimenticato. Nelle scorse settimane è infatti caduto il 17esimo anniversario del grave episodio ma né il Comune né la Municipalità hanno organizzato iniziative per ricordare la giovane vittima dell'efferato crimine. In occasione della commemorazione di qualche anno fa, il sindaco di Napoli, all'atto dell'intitolazione di una piazza a Scampia, nel ricordare il giovane, che, quando fu ucciso, aveva appena 23 anni e stava per sposarsi, lo paragono a Nicola Calipari, il funzionario del Sismi che si gettò su Giuliana Sgrena per difenderla. Nel luogo ove avvenne il crimine è stata posta, tempo addietro una lapide. Leggendo la lapide dedicata alla vittima vengono in mente le parole del fratello: " Spero che questa lapide sia di monito per i giovani, altrimenti ci piegheremo alla barbarie. Ricordare è importante, una città senza memoria non ha futuro. È facile andare via, il difficile è vivere qui a Napoli. Ma non possiamo andarcene. Dobbiamo sperare ed essere sempre di più a farlo ". Parole che avrebbero dovuto far riflettere coloro che quest'anno, come già era accaduto l'anno scorso, hanno deciso di non ricordare l'evento con alcuna cerimonia tra la delusione dei tanti giovani che, ispirandosi alla figura di Maurizio Estate, ancora credono in valori come l'altruismo e l'amore per il prossimo.

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