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Venerdì, 19 Aprile 2024

Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

Comune di Napoli: Che fine ha fatto l’anagrafe degli eletti?

Quali siano i motivi per i quali non è dato conoscere, nonostante l’atto deliberativo, dati tra i quali gli stipendi, i rimborsi ed i gettoni di presenza, di sindaco, 16 assessori, 60 consiglieri comunali, 10 presidenti di municipalità, 30 assessori municipali e 300 consiglieri municipali, per un totale dunque di 417 pubblici amministratori, a distanza di un anno e tre mesi, non è dato esattamente sapere. Parrebbe che ci siano problemi in ordine alla legge sulla privacy e, più in generale, non meglio precisati “intoppi burocratici”.

 

 

            Il 17 novembre del 2009, con atto deliberativo approvato all’unanimità dei presenti e reso immediatamente esecutivo,  il Consiglio comunale di Napoli approvava la proposta di deliberazione di iniziativa consiliare n. 146E che proponeva l’istituzione dell’anagrafe pubblica degli eletti. A distanza di 15 mesi da quella data tale anagrafe non è stata ancora pubblicata sul sito web del Comune di Napoli. Anzi, da una recente intervista al presidente del Consiglio comunale, si apprende che per conoscere redditi ed attività dei consiglieri bisognerà aspettare ancora quindici giorni. Non solo, ma i dati saranno incompleti. E tutto ciò a tre mesi di distanza dal rinnovo delle assisi comunali e municipali. Quali siano i motivi per i quali non è dato conoscere, nonostante l’atto deliberativo, dati tra i quali gli stipendi, i rimborsi ed i gettoni di presenza, di sindaco, 16 assessori, 60 consiglieri comunali, 10 presidenti di municipalità, 30 assessori municipali e 300 consiglieri municipali, per un totale dunque di 417 pubblici amministratori, a distanza di un anno e tre mesi, non è dato esattamente sapere. Parrebbe che ci siano problemi in ordine alla legge sulla privacy e, più in generale, non meglio precisati “intoppi burocratici”. Insomma uno dei pochi atti approvati nella consiliatura che sta volgendo al termine, risulterebbe di fatto vanificato, anche perché nell’intervista succitata, riguardo alle municipalità,  lo stesso presidente del consiglio comunale, afferma:  “ Sto inviando le comunicazioni ai presidenti per avere informazioni. Ma credo che sarà difficile ottenerle subito “. Insomma i dati per le municipalità non sarebbero stati neppure ancora richiesti. Da qui la conseguenza ovvia che, seppure l’anagrafe degli eletti fosse pubblicata prima delle prossime elezioni amministrative, essa sarà incompleta nei dati. E ciò in barba alla tanto conclamata, ma solo a parole, trasparenza e pubblicità degli atti amministrativi.

 

Gennaro Capodanno

 

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