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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Vomero

A cura di Gennaro Capodanno

“Calcio: Sciopero dei tifosi! Non andiamo più allo stadio!”

Un gruppo su Facebook che sta riscuotendo notevoli consensi https://www.facebook.com/event.php?eid=211740728884067

 

Il popolo del social network Facebook si mobilita di fronte alla decisione di far saltare la prima di campionato per lo sciopero dei calciatori. Dopo i primi siti che denunciavano la vergogna di una tale decisone, i tifosi adesso passano al contrattacco ed indicono loro stessi uno sciopero: non andare allo stadio per l’inero campionato, non giocare le schedine del totocalcio e non guardare le partite in tv.

Tra i siti che stanno al riguardo riscuotendo maggior successo quello promosso da Gennaro Capodanno, ingegnere napoletano, presidente del Comitato Valori collinari, al link: https://www.facebook.com/event.php?eid=211740728884067 dal titolo:  “ Calcio: Sciopero dei tifosi! Non andiamo più allo stadio! “. Già oltre 60 gli iscritti in meno di 24 ore ma aumentano col passare del tempo. Nella presentazione Capodanno afferma: “Adesso basta! E' una vergogna. Non ne possiamo più dei capricci di persone che vivono, e bene, sulla passione di tanti italiani. Se loro, i calciatori, scioperano solo domenica prossima, noi tifosi disertiamo i campi di calcio per l'intera stagione. Vedrete come ritorneranno sui loro passi! “.

Tanti i commenti all’iniziativa.

            “I calciatori devono solo vergognarsi, il contributo di solidarietà non lo deve dare solo l'operaio a 800 euro al mese, io non vado a vedere una partita ormai da 40 anni, ma lo dovrebbero fare tutti i tifosi, cosi dopo vediamo se prendono più questi soldi, casa e macchina “, scrive uno dei primi iscritti.

            Ed un altra: “ Il calcio è la vergogna dello sport.  Scandali e corruzione come solo nella politica. Guardiamo l'esempio della IDEM nella canoa. Probabilmente anzi sicuramente ha mena visibilità e redditi di un calciatore di serie C, eppure è una grandissima atleta da anni, che si sacrifica per raggiungere a 48 anni la sua ennesima olimpiade in quasi assoluto silenzio dei media. E come lei tanti atleti di sport definiti minori solo perchè non seguiti dalle masse e dai media. Svegliamoci e non facciamoci strumentalizzare da gente che persegue solo profitti economici immeritati e abnormi “.

            Ancora più duro il commento di un’altra iscritta: “ Mandiamoli un paio di mesi a lavorare in miniera.....poi se ne riparla..!! “.

            Molti i richiami ala situazione economica del Paese: “ Sono amareggiata e arrabbiata e pensare che ci sono famiglie disperate e senza soldi che non sanno come fare ! bisogna cambiare le cose troppa ingiustizia sociale ! chi troppo e chi niente ! “

            “ Se si vuole recuperare credibilità – conclude Capodanno –  tutti coloro che operano nel mondo del calcio professionale devono seriamente pensare a cambiare atteggiamento e lavorare con serietà ed alacrità, in modo corale, per riportare questo sport al rispetto dei sani valori dello spirito decoubertiano “.

 

 

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