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A cura di Gennaro Capodanno

Napoli: “Piazza della legalità” su una rotatoria spartitraffico

Si tratta di una rotatoria di modeste dimensioni, che separa i flussi di traffico sui rami in entrata ed in uscita di via De Ruggiero e di via Caldieri, a forte traffico veicolare e, pertanto, con notevoli difficoltà d'accesso per i pedoni

 

 

 

                Ottima l’iniziativa di creare una piazza della legalità nell’area collinare del capoluogo partnopeo. Peraltro era stata già anticipata circa due mesi or sono, in occasione dell’anniversario della morte del giornalista Giancarlo Siani, parlando però di una vera e propria piazza dove avrebbero dovuto essere poste le testimonianze tangibili delle persone che hanno dato la loro vita per la lotta alla criminalità. Invece la scelta è caduta su di una rotatoria spartitraffico, realizzata sulla piattaforma d’acciaio artificiale realizzata in uno ai rami d’ingresso e d’uscita in occasione della costruzione dei viadotti della tangenziale allo svincolo di via Caldieri. Tale rotonda è derivata dal nuovo dispositivo di traffico all’intersezione tra via Caldieri e via De Ruggiero, così come riportato, in uno ai grafici, nell’ordinanza sindacale prog. n. 784 del 13 maggio 2011, a firma dell’allora assessore al traffico. Come si può osservare anche dai disegni allegati all’ordinanza si tratta di una rotatoria di modeste dimensioni, che separa i flussi di traffico sui rami in entrata ed in uscita di via De Ruggiero e  di via Caldieri, a forte traffico veicolare e, pertanto, con notevoli difficoltà d’accesso per i pedoni. Scarsamente significativa, dunque, alla luce anche le finalità del progetto. Se proprio si vuole creare una “piazza della legalità” da dedicare al giornalista Giancarlo Siani ed a tutte le vittime innocenti della criminalità sarebbe più opportuno pensare a vere e proprie piazze che, rimanendo nell’area collinare della Città, potrebbero essere individuate, per esemplificare, in piazza Medaglie d’Oro, dove già una lapide posta  nell’aiuola centrale è dedicata ad un’altra vittima innocente, Silvia Ruotolo, o a piazza degli Artisti. Luoghi questi dove le testimonianze tangibili delle vittime della criminalità potrebbero essere poste in misura certamente maggiormente significativa e fruite da un notevole numero di persone rispetto a quelle che dovrebbero appositamente recarsi presso uno svincolo della tangenziale partenopea.

 

Gennaro Capodanno

gennarocapodanno@gmail.com

 

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