A Napoli rubano pure l’immondizia
Dicotomie di una città in chiaro scuro, dove convivono quartieri che hanno tutto ed altri che non hanno nulla, se non la mondezza e dove i candidati alla carica di sindaco continuano a girare a vuoto in teatri e sale deserte, perché la gente è stanca ed ha già deciso che diserterà le urne, dove si ripetono le solite liturgie che con le promesse, a partire da quella sul lavoro e per i giovani, che i napoletani hanno imparato a memoria, sempre le stesse, mentre la Città continua a morire sotto gli occhi di tutti e nessuno fa nulla per salvarla dal baratro nel quale è caduta e del quale non si vede ancora il fondo.
In questa domenica, quasi estiva a Napoli, l’ultima di una campagna elettorale che ha visto le strade del quartiere collinare partenopeo, il Vomero, sporcate da manifesti e depliant di tutti i partiti politici e dei candidati nelle varie liste, a testimonianza dell’inciviltà che regna anche nei cosiddetti “quartiere bene” dei quali oramai è rimasta solo la nomea, visto il comportamento incivile tenuto dagli stessi residenti che evidentemente non si sono ancora abituati ad utilizzare i cestini per la raccolta dei rifiuti, ha fatto sorridere non poco il cartello fissato con il nastro adesivo ad uno dei contenitori per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, posti in via Luca Giordano. Su di esso campeggiava la denuncia a caratteri cubitali ed in napoletano verace “ Stanotte se songhe arrubbata ‘a munnezza!!! “.
Già perché stando a questa scritta, mentre in altri quartieri farebbero carte false pur di vedere scomparire una volta e per sempre le tonnellate di maleodoranti sacchetti parcheggiati oramai da settimane lungo le strade, al Vomero c’è chi si lamenta perché qualcuno nottetempo ha rubato i preziosi rifiuti, affinché il lestofante venga individuato e si provveda a far restituire il maltolto al contenitore depredato.
Dicotomie di una città in chiaro scuro, dove convivono quartieri che hanno tutto ed altri che non hanno nulla, se non la mondezza e dove i candidati alla carica di sindaco continuano a girare a vuoto in teatri e sale deserte, perché la gente è stanca ed ha già deciso che diserterà le urne, dove si ripetono le solite liturgie che con le promesse, a partire da quella sul lavoro e per i giovani, che i napoletani hanno imparato a memoria, sempre le stesse, mentre la Città continua a morire sotto gli occhi di tutti e nessuno fa nulla per salvarla dal baratro nel quale è caduta e del quale non si vede ancora il fondo.
Gennaro Capodanno