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Storie&Controstorie

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A cura di Mario Amitrano

Vomero

Vomero deserto nel primo giorno del nuovo lockdown

Poca gente in giro. Chiusi i bar e i ristoranti, nessun paragone con la folla di gente che aveva invaso il quartiere la sera prima.

Poca, pochissima gente in giro e Vomero deserto, o quasi, nel primo giorno del secondo lockdown. 

Un lockdown più leggero rispetto a quello di marzo e aprile, dal momento che rispetto ad allora sono molte di più le attività commerciali che sono state autorizzate a rimanere aperte. 

Nonostante ciò, però, la gente ha preferito rimanere a casa, offrendo agli occhi dei pochi passanti immagini completamente diverse da quelle della sera prima, quando migliaia di persone avevano letteralmente preso d'assalto il quartiere collinare per godere, secondo qualcuno, delle ultime ore di "libertà".

E così Piazza Vanvitelli era deserta, via Bernini e via Scarlatti altrettanto, così come via Enrico Alvino e Piazza degli Artisti, anche perchè la chiusura dei bar, se non per asporto e consegna a domicilio, ha tolto letteralmente dalle strade centinaia di potenziali clienti.

Poco movimento anche attorno alle bancarelle dei venditori di libri in via Luca Giordano, con uno dei quali abbiamo anche scambiato qualche chiacchiera. "Spero che in occasione del Natale i libri possano essere uno dei regali più acquistati", ha detto, spiegando anche che durante il lockdown la gente ha più voglia (e tempo) di leggere.

Un po' di gente in più solamente nel mercatino di Antignano, ma sempre poca rispetto al solito.

Il Vomero ha risposto bene, quindi, in occasione del primo giorno del nuovo lockdown.

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