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Venerdì, 29 Marzo 2024
Storie&Controstorie

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A cura di Mario Amitrano

Tutti pazzi per la "sfogo-line" di Antonio Manganiello

Microfoni aperti a tutti gli ascoltatori durante il "Pipistrello" su Radio Kiss Kiss Napoli

Tutti pazzi per la “sfogo-line”. Antonio Manganiello, il “pipistrello” di Radio Kiss Kiss Napoli, ha fatto centro. Un’idea semplicissima, la sua, che però ha fatto breccia nei cuori di decine e decine di ascoltatori che lo chiamano in diretta, nello spazio appositamente dedicato del suo programma, e si sfogano in maniera del tutto anonima nei confronti del vicino di casa, del datore di lavoro e di chi più ne ha più ne metta. Il tutto rimanendo nei limiti della civiltà e della correttezza e dando invece grande spazio alla fantasia e all’inventiva del popolo radiofonico ancora mezzo addormentato delle 6 del mattino. La “sfogo-line” è uno dei momenti “cult” di un programma che a sua volta è già diventato un “cult”: si chiama “Il Pipistrello” e va in onda ormai già da fine marzo dalle 6 alle 8 e in replica da mezzanotte alle due. Microfoni aperti a tutti con il sottofondo di una musica trascinante, Manganiello guida un immaginario treno che a tutta velocità porta gli ascoltatori-viaggiatori in poco tempo da una parte all’altra di un ipotetico viaggio altrettanto immaginario durante il quale chiunque può dire di tutto a tutti. E così il genero avvisa la suocera che quest’anno non la porterà in vacanza, l’operaio annuncia che non porterà più le lavatrici a casa dei clienti, l’automobilista ce l’ha con lo svincolo del Corso Malta della Tangenziale e via dicendo. Poche le regole per sfogarsi in diretta: educazione, anzitutto, e poi no alle bestemmie (chi lo ha fatto ha dovuto affrontare l’ira del conduttore) e bocca non troppo attaccata al telefono (altrimenti nella concitazione dello sfogo non si capisce niente). Per il resto, nessuna censura e spazio aperto a tutti. Un po’ come successe con Radio Radicale alla fine degli anni ‘80, anche se poi quell'esperienza finì male perché gli ascoltatori approfittarono dei microfoni “aperti” per tirare fuori il peggio che avevano dentro. Nella “sfogo-line” del Pipistrello, invece, l’intento del conduttore è puramente scherzoso, e gli ascoltatori lo assecondano facendo a gara a chi si sfoga in maniera più divertente.

Antonio Manganiello è originario di Piazzolla di Nola, ha 47 anni, è sposato con Rachele, qui in foto con lui, e ha due figli adolescenti, Pietro e Ylenia. Oltre che la famiglia, la sua passione è il microfono, con il quale ha un rapporto ultratrentennale. Ha raccontato recentemente che a sei anni la morte del padre, al quale era attaccatissimo, lo sconvolse profondamente al punto da spingerlo a “parlare” con lui tramite messaggi sui vecchi nastri dei registratori a cassetta. In pratica quei messaggi furono l’inizio del suo lungo viaggio radiofonico. Parlare gli piaceva e gli sarebbe piaciuto sempre di più.

Chiusa dopo undici anni l’esperienza dei “Soliti Tappi”, Manganiello si è lanciato anima e corpo nella conduzione del nuovo programma, e le soddisfazioni, in termini di ascolto, sono subito arrivate. Difficilissimo prendere la linea durante il programma, che è in continua evoluzione e sempre alla ricerca di nuovi spunti e argomenti interessanti. Autore di parodie (l’ultima è “Mangio”, sulle note di “Jambo” di Giusy Ferreri, assieme a Danilo Bens e della quale è in uscita anche il video-clip), Manganiello è anche “Mast’Aniello”, l’operaio alla perenne ricerca di qualcuno a casa del quale scaricare 34 sacchetti di cemento e protagonista di tantissime gag telefoniche.

La “sfogo-line”, dicevamo all’inizio, ha fatto centro, ma Manganiello resta umile e continua a intrattenere i suoi ascoltatori anche tramite i suoi seguitissimi canali social.

Nel frattempo è slittata all’anno prossimo la pubblicazione del suo libro nel quale l’artista partenopeo si racconterà, confesserà e...sfogherà a cuore aperto. 

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