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Storie&Controstorie

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A cura di Mario Amitrano

L'ultima "nottata" dell'anno a Porta Nolana

Migliaia di persone nei vicoli del mercato del pesce. Tutti in cerca delle migliori vongole e dei capitoni più grossi

Freddo, sì, faceva freddo. Eppure, alle tradizioni non si rinuncia. E così, come sempre, a Porta Nolana, ‘ncopp ‘e ‘mmura, è andata in scena la classica, abituale e attesissima “nottata”. Una tradizione, dicevamo, come quella dell’antivigilia di Natale (proseguita anche la mattina stessa della Vigilia).

Una tradizione che ha riversato nei vicoli migliaia di persone in cerca delle migliori vongole e dei lupini più saporiti, dei gamberoni più freschi e dei capitoni più grandi. Ma oltre che per i pescivendoli, è stata una notte di affari anche per i fruttivendoli e per i venditori di baccalà e tutto l’occorrente per l’insalata di rinforzo, oltre che per le pizzerie della zona, che hanno sfornato le classiche centinaia e centinaia di pizzette “a portafoglio”. Prezzi popolari, come si suol dire, decisamente più bassi rispetto a quelli praticati al Vomero, ad esempio, o in altri quartieri della città. Rispetto alla notte dell’antivigilia di Natale, tra i pescivendoli si sono mischiati anche tantissimi extracomunitari che hanno tentato di piazzare le loro borse falsamente griffate e comunque richiestissime. In vendita anche fuochi d’artificio e i DVD “pirata” dei film al cinema in questi giorni.

La “nottata” di Porta Nolana continua a richiamare, ogni anno, tantissimi napoletani, e non solo, molti dei quali a caccia anche solamente della foto più particolare, più “colorata” e passionale.

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