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Redazione

Flores D'Arcais, De Magistris ora tocca a te!

De Luca e Caldoro iniziano scaldarsi per la conquista della Regione, Paolo Flores D'Arcais richiama De Magistris per un nome pulito.

L'intesa tra Pdl e Udc in Campania a sostegno di Stefano Caldoro sembra giunta all'approvazione finale e mentre il centro sinistra eliminate le primarie punta tutto su De Luca, con la contrarietà di Idv, Sel e Prc. Lo sceriffo leghista del Sud, come spesso viene definito il sindaco di Salerno può vantare una grande capacità amministrativa. Nonostante il progetto firmato Bofill per il lungomare della provincia che coprirà di cemento la costa fino alla spiaggia di Santa Teresa è riuscito ad attrarre a se l'appoggio dei meno verdi dei Verdi.

Lo scontro tra De Luca e Caldoro è già accesissimo, il primo mette in guardia dal pdellino, giunto alla candidatura sotto suggerimento di Cosentino sul quale pende una richiesta cautelare ordinata dalla Cassazione. Caldoro rigetta l'allusione affermando «I giustizialisti sbagliano ad attaccare Vincenzo De Luca. Io sono un garantista, ho rispetto per la sua candidatura. Un uomo si giudica politicamente e sono pronto a un match, a un confronto, ma lui sappia che non ho padroni o padrini. Sappia che non sono un tesserato di Forza Italia. Ho un’altra storia».

 

 

A sostegno dell'idea di un candidato pulito, dove possano convergere i voti dell'Italia dei valori, Sinistra ecologia e libertà e Rifondazione comunista, da Il Fatto Quotidiano, Paolo Flores D'Arcais richiama Luigi De Magistris. Il progetto proposto dal filosofo è lo stesso già chiesto ad Antonio Di Pietro, ma il primo passo inevitabile è la candidatura alla guida della Campania.

 

De Magistris tocca a te

(di Paolo Flores D’Arcais da il Fatto Quotidiano)

Dalla farsa alla tragedia: questo rischia di diventare l’appuntamento elettorale in Campania. Il regime di Berlusconi voleva candidare l’on. Cosentino, su cui pende un mandato d’arresto per camorra confermato dalla Cassazione. Ha deciso di soprassedere, ma solo per far scegliere a Cosentino medesimo da chi farsi sostituire. Un gioco da ragazzi, perciò, per un’opposizione appena dentro la media del quoziente d’intelligenza: si presenta un candidato ineccepibile quanto a moralità ed efficienza, e si vince in carrozza. Ma nel Pd il segretario Bersani è evidentemente intenzionato a strappare a D’Alema l’oscar della stupidità politica, e quindi in Campania ha candidato il dalemiano De Luca, due rinvii a giudizio per associazione a delinquere, concussione, falso e truffa. Avremo perciò il mondo alla rovescia: un candidato di Berlusconi incensurato e un candidato “democratico’ azzoppato in partenza dai carichi processuali. Ci vuole genialità per farsi del male in questo modo. Questo scempio può essere ancora fermato. La farsa, anziché in tragedia, può trasformarsi in speranza. Luigi De Magistris deve annunciare la sua candidatura. Le personalità pubbliche della Campania democratica devono attivarsi con un’ondata di pressioni tale da costringerlo, il “popolo viola” deve aprire su Facebook “De Magistris candidato” che con un’alluvione di adesioni lo spinga a “gettare il cuore oltre l’ostacolo”. Di fronte alla candidatura De Magistris, anche gli strateghi del Pd potrebbero capire che alla sconfitta certa di un bi-rinviato a giudizio , e conseguente sputtanamento del partito, è preferibile puntare sulla vittoria di un ex magistrato che difende la Costituzione. Se poi decidessero per il “perseverare diabolicum”, De Magistris e la sua lista di società civile renderebbero comunque una vittoria di Pirro il trionfo annunciato del regime e della Camorra. Il candidato di Cosentino non raggiungerebbe la maggioranza assoluta, e il successo di De Magistris su De Luca aprirebbe, dopo la disfatta di D’Alema di fronte a Vendola, una pagina interamente nuova per l’opposizione democratica. De Magistris ha ribadito la necessità di un “nuovo inizio”, che oltre l’Idv coinvolga associazionismo laico, base Pd, Sinistra radicale, “grillini”, insomma la società civile che resiste. Parole sacrosante, parole da leader Ma leader si diventa con l’azione, e oggi l’emergenza democratica si chiama Campania.
Concittadino De Magistris , non puoi sottratti.

Fabio Raimo
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