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Paese, città e coscienza

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A cura di architetto Mariano Lebro

Libera analisi di un Paese in “caduta libera” .

Paese, città e coscienza

Napoli città dal cuore grande, la scoperta rivoluzionaria del Monaldi per le cure cardiopatiche

La ricerca, denominata Selene, è condotta con la Biotronik

L’incredibile è che parlare di eccellenze è forse riduttivo. Ci sono studi che possono davvero cambiare le nostre vite ed aprire a scenari e possibilità che agli occhi nostri sembrano più appartenere alla fantascienza che alla scienza. La realtà invece stupisce più della fantasia. Tanto accade a Napoli con 32 centri coinvolti sul territorio nazionale, 2 in Spagna ed altri oltreoceano.

Che ci siano ricercatori, scienziati di grande capacità è un dato conosciuto praticamente da tutti. Ma alcuni di questi hanno la capacità di aprire nuove strade. Questi sono i veri scienziati. Il dott. Antonio D’Onofrio è il Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana di Aritmologia e Cardiostimolazione nonché il responsabile dell UOSD di Aritmologia (Elettrofisiologia studio e terapie delle aritmie all’Ospedale Monaldi). È lui che ha avuto la geniale intuizione. È persona schiva e modesta: queste solo le caratteristiche che l’esperienza mi ha insegnato ad associare alle persone di grandi capacità.

Il dott. A. D’Onofrio appartiene a quanti non si accontentano del dato “bruto” ma vanno oltre. Appartiene al ristretto gruppo di uomini che si pongono domande per una innata vivida intelligenza che scalpita nel voler capire i “perché” e, se ne individua qualcuno, desidera che apporti benefici alla collettività.

La sua scoperta apporta una rivoluzione nella gestione e nelle cure dei malati cardiopatici a cui è stato applicato un defribillatore. Lo studio difatti permette di capire con ben due mesi di anticipo l’eventualità di scompensi cardiaci che così possano essere affrontati con giusto anticipo. In sintesi si può affermare che questo studio potrà salvare la vita a molti, perché questi scompensi sono spesso gravi e portano purtroppo alla morte.

Lo studio

La ricerca denominata Selene e condotta con la Biotronik è talmente all’avanguardia da aver suscitato l’attenzione dei ricercatori americani che, approvato dalla FDA, hanno richiesto l’implementazione degli studi. Ma nello specifico di che si tratta e come funziona? Può apparire semplice: si basa sull’intuizione di un algoritmo che è capace, una volta ricevuto i dati dei pazienti, di analizzare autonomamente i parametri vitali del paziente e tecnici del device, con una tale precisione da “predire” le crisi. Siamo nel campo dell’intelligenza artificiale, visto che i dati vengono analizzati dal programma e solo quando aumenta la soglia di pericolo vengono allertati i medici. Dunque se consideriamo che le malattie cardiovascolari sono le malattie che incidono di più sui conti del SSN (per la precisione ad oggi in Italia incidono con un costo di almeno 3 miliardi di euro) proprio per le ricorrenti ospedalizzazioni, sarà evidente che seguire a distanza ed evitare molti ricoveri potrà portare un risparmio economico assolutamente ragguardevole. Ma non è solo questa la motivazione di fondo. Si pensi alla qualità della vita di quanti, spesso anziani, non dovranno più sottoporsi ad estenuanti trafile. In Italia si stimano circa 90,000 casi l’anno e 190.000 ospedalizzazioni. Numeri significativi. Come funziona in pratica? È davvero semplice, si basa sulla raccolta dei dati grazie al defribillatore (1° device) che nell’arco di 24 ore monitora il paziente. Questo quando andrà a dormire scaricherà i dati in automatismo garzie al 2° device (Home Monitoring) posto nella stanza da letto –magari sul comodino che una volta caricati i file li invierà a Berlino. Sarà lì che un calcolatore o se preferite, un’intelligenza artificiale gli elaborerà e se necessario allerterà i medici che hanno in cura il paziente… a migliaia di chilometri di distanza. Precisa il dott. A. D’onofrio: “Se si pensa che ad ogni ricovero diminuisce al forza contrattile del cuore ed incrementa di 9 volte il rischio di re-ospedalizzazione con una possibilità di morte moltiplicata per ben 8 volte… il 50% dei pazienti muore entro 5 anni dalla diagnosi… ”. Qualcosa del genere è stata già messa in atto da questo incredibile gruppo di ricerca internazionale nei difficili giorni di pandemia. Fate attenzione “Selene” non è il mero controllo da remotoche il Monaldi esegue da almeno 15 anni. È cosa ben più complessa. La Campania e Napoli grazie al dott. D’Onofrio ne è capofila. L’augurio è che chi gestisce abbia la capacità di capire e, cosa ben più rara la volontà di investire economicamente, e in attenzione. Quando sento di eccellenze tanto grandi, in generale e nello specifico, la mia paura è che i ricercatori si stanchino delle inutili difficoltà, magari delle gelosie e dei tanti politici ed amministratori che sembrano remare contro. Ma sarebbe un grave peccato di ottusità: un peccato che non si può perdonare.

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