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Sabato, 20 Aprile 2024
Nuovi napoletani

Nuovi napoletani

A cura di Vincenzo Sbrizzi

Storie di essere umani che sono arrivati a Napoli per vivere una vita migliore e che la città ha accolto come nuovi cittadini. Paure, speranze e sogni di persone che dagli angoli più disparati della terra hanno scelto di vivere all'ombra del Vesuvio

Nuovi napoletani

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A 19 anni vive e lavora regolarmente a Napoli ma per la nuova legge il suo permesso potrebbe non essere rinnovato

Sheriff fa parte dei Fulani, una delle comunità nomadi più presenti in Africa. Si tratta di un gruppo che si dedica principalmente alla pastorizia e gira per tutto il continente. Anche il padre era un Fulani e questo segnerà la vita di Sheriff. Una vita iniziata in Ghana dove ha vissuto la sua infanzia. Fino a quando non si è verificato l'evento che ha cambiato tutto. Un animale del padre scavalca un recinto e si mette a brucare l'erba all'interno di un terreno privato. Il proprietario ammazza la mucca che però dà da mangiare alla famiglia di Sheriff e il padre non la prende bene. Così ne nasce un litigio con il proprietario del terreno che uccide anche lui. Non è la prima volta che si verificano violenze nei confronti della sua comunità così la madre di Sheriff decide che sia lui e il fratello debbano lasciare il Paese.

La fuga in Libia 

I due ragazzini vanno in Libia dove provano a cercare un lavoro. Invece trovano la guerra civile che bussa alla loro porta. L'esercito governativo arruola forzatamente il fratello e sarebbe toccata la stessa sorte anche a Sheriff se non fosse fuori casa in quel momento. Anche la Libia diventa troppo pericolosa per lui in quella che sembra una persecuzione del destino. Non può però rimanere troppo a pensarci. Indietro non può tornare e così decide di tentare la traversata verso l'Italia. Il viaggio verso Lampedusa deve farlo su un gommone insieme a 130 persone. Non una traversata tranquilla, non potrebbe essere altrimenti. Durante il viaggio il gommone prende acqua e muoiono tre persone. «Sono morti quelli che stavano seduti davanti. Quando si è bucato il gommone sono caduti in acqua e non sapevano nuotare. Se fosse successo a me avrei fatto la stessa fine».

L'arrivo in Italia 

Gli altri vengono fortunatamente salvati. Sheriff arriva a Lampedusa e finisce in un centro d'accoglienza a soli 16 anni. I primi mesi sono fatti di continui trasferimenti. Prima Palermo poi Napoli. In mezzo Polla e San Felice in Basilicata. Gli anni in attesa del permesso di soggiorno vengono utilizzati per imparare l'italiano e prendere la licenza media. Quando finalmente arriva il permesso di soggiorno per motivi umanitari, a Sheriff però succede quello che capita a molti altri. Deve lasciare il centro d'accoglienza e finisce per strada. A salvarlo è Paolo, un operatore sociale che gli dà un posto dove dormire e lo aiuta a cercare lavoro. I primi lavori sono il gommista e il fattorino in una paninoteca. A Sheriff piace cucinare e pian piano impara tutti i segreti della nostra cucina. Fino a quando riesce a entrarci nella cucina della paninoteca “Vite-Vite”. Gli offrono un contratto di lavoro e così riesce a permettersi anche un appartamento suo.

La nuova vita a Napoli 

«Di Napoli la cosa che mi piace di più sono i sapori. Mi piace la sua cultura e la cucina. Ho imparato tutto sui cibi napoletani. Poi vivo tranquillo, nel quartiere mi conoscono tutti e nessuno mi crea problemi. Qui mi sono fatto tanti amici che mi hanno dato una mano in tutto». A febbraio 2020 scade il però il permesso di Sheriff e il “decreto sicurezza” potrebbe creargli delle difficoltà. Pur avendo un lavoro, pagando le tasse qui in Italia, rischia che il suo permesso non venga rinnovato. Deve infatti riottenere la protezione speciale e il fatto che viva qui regolarmente con un lavoro e una casa non incidono su questa richiesta. Il suo caso è simile a quello di centinaia di persone che sono intrappolate dalla norma voluta da Salvini.

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