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Venerdì, 19 Aprile 2024
Nuovi napoletani

Nuovi napoletani

A cura di Vincenzo Sbrizzi

Storie di essere umani che sono arrivati a Napoli per vivere una vita migliore e che la città ha accolto come nuovi cittadini. Paure, speranze e sogni di persone che dagli angoli più disparati della terra hanno scelto di vivere all'ombra del Vesuvio

Nuovi napoletani

Justine, salvata dalla tratta di esseri umani dall'amore conosciuto nei campi libici

A 22 anni è arrivata in Italia ed è riuscita a sfuggire al business della prostituzione grazie a Chris

Justine viene dalla Nigeria, dal Delta State. Dei suoi 26 anni di vita, una parte li ha vissuti nel suo Paese d'origine come una normale ragazzina del posto. Prima la scuola dell'obbligo poi la voglia di diventare cuoca. Così si è iscritta alla scuola secondaria proprio per cuochi. Solo che non può concluderla. Non ha abbastanza soldi per fare il tirocinio. Alla fine i nodi della sua condizione sono venuti al pettine quando è adolescente. Quasi sicuramente non riuscirà a fare quello che più le piace. Se ne fa una ragione e prova a cercare altro. Ma purtroppo non le danno da vivere. In questo momento intervengono i genitori. Si fanno dare un prestito per farla andare via dalla Nigeria. Poi si affidano a chi organizza il viaggio. Persone che spesso lucrano sulla vita delle persone.

L'arrivo in Libia 

In questo la Nigeria è purtroppo tristemente nota in tutto il mondo. Sta di fatto che Justine ha 22 anni quando lascia il suo Paese. La prima tappa è, come per tutti i migranti africani, la Libia. Come per tutti, anche a lei tocca vivere in un campo di prigionia. Un posto dove manca tutto e avere il sostegno di qualcuno è davvero qualcosa di raro. Justine riesce a trovare una persona. Ha la sua età e le fa compagnia e rende tutto meno spaventoso. Fino a quando arriva il giorno in cui deve affrontare il mare. Le notizie che arrivano sui viaggi precedenti sono per nulla confortanti. In molti non ce l'hanno fatta. L'imbarcazione che porta Justine a Lampedusa invece fa il suo “dovere” e nessuno viene lasciato indietro. Quando Justine arriva sull'isola è giugno del 2016.

Lo sbarco in Italia e la tratta di esseri umani 

La prima tappa in Italia è Brescia e ad attenderla lì ci sono gli aguzzini della tratta di esseri umani. È il profilo perfetto per la sola cosa che questi criminali hanno da offrire: la prostituzione. Una “signora” le si avvicina e le offre questa “possibilità”. Le si gela il sangue nelle vene e deve trovare un modo per uscire da questo incubo. È questo il momento in cui le viene in mente quel ragazzo che l'ha aiutata in Libia. Sa solo come si chiama, Chris, e l'unico modo che ha per cercarlo è Facebook. Dopo ore passate online riesce a trovarlo e scopre che è arrivato in Italia e vive a Napoli. Ancora una volta può salvarla. Lui si rivolge agli operatori sociali che si occupano di lui in città per chiedere aiuto. Lei fa le valigie e scappa verso Napoli.

La salvezza a Napoli 

Il biglietto lo paga la Caritas dei Brescia. Non avrebbe però un posto dove stare se non ci fossero gli operatori sociali del Castagno. Sono stati loro a organizzare tutto contattando anche la polizia. Una volta a Napoli frequenta dei corsi di cucito alla Dedalus e impara a realizzare accessori da donna, soprattutto borse. Il ragazzo che l'ha salvata per la seconda volta diventa la sua metà e insieme si costruiscono una vita. Chris lavora in una palestra mentre lei incontra le ragazze di Nakupenda, la sartoria sociale di Inclusione Alternativa. Con loro realizza gli accessori che ha imparato a fare in Italia e lo fa con stoffe africane. Questo progetto può darle un lavoro vero e la sua speranza è quella di far arrivare a Napoli anche i suoi fratelli e le sue sorelle. Qui dove da tre mesi è arrivata la cosa più bella che potesse capitarle. Si chiama Gabriel ed è un bellissimo bambino avuto con il suo “salvatore”.

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