rotate-mobile
Lo sapevi?

Lo sapevi?

A cura di Laura Bufano

La Napoli di oggi è il risultato di circa 3000 anni di storia. Tanti racconti di cose poco conosciute del passato alimenteranno la nostra curiosità aumentando la percezione delle nostre radici. Il fermento artistico e culturale di questi ultimi anni lo potremo intravedere dalle interviste che verranno fatte a: scrittori, poeti, pittori, fotografi, cantanti, musicisti, stilisti, scultori, attori, registi noti ed emergenti, uomini e donne che con la loro spiccata sensibilità avvertono più profondamente i nostri tempi. Parleremo di bellezza, la bellezza di Napoli alla quale non ci si abitua mai, che si sorprende sempre. La Napoli di oggi è il risultato di circa 3000 anni di storia. Tanti racconti di cose poco conosciute del passato alimenteranno la nostra curiosità aumentando la percezione delle nostre radici. Parleremo di bellezza, la bellezza di Napoli alla quale non ci si abitua mai, che si sorprende sempre.

Lo sapevi?

Patrizia Fanelli, una napoletana con una vocazione: cantare Napoli

L'intervista di NapoliToday

Patrizia Fanelli la tua è una storia professionale che ha avuto ed ha un motore potentissimo: l’amore per Napoli, la tua città.

Sin da bambina ho sentito fortemente un grande senso di appartenenza ala mia città: Napoli Avevo 9 anni soltanto ed ero in vacanza con la mia famiglia ad Ischia. Una sera con mio padre vidi un vecchio film in bianco e nero sulla Napoli degli anni ‘40. Ricordo che sentii una nostalgia fortissima e mi misi a piangere. E’ qualcosa che non mi so spiegare….forse in un’altra vita sono stata un emigrante che da Napoli è partito per andare in America?

Tanto studio, ma anche tante occasioni che hai saputo cogliere. 

Sì, ho cominciato a studiare il pianoforte in terza elementare e tra alti e bassi ho studiato lo strumento per dieci anni. Poi da ragazza ho deciso di studiare canto al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. Mi sono diplomata come Mezzo Soprano.  Da subito, non ho avuto dubbi, ho scelto di cantare in napoletano, genere classico e popolare. Dopo poco tempo, nel 1989, ho vinto il Festival della Canzone Napoletana al Teatro Mediterraneo di Napoli e da lì ho cantato nei vari teatri italiani, in Canada, Austria e Inghilterra. Sono stata inserita nell’Enciclopedia della Storia della Canzone napoletana, etc etc. Poi nell’ottobre del 2015 ho avuto la proposta da parte della preside Caggiano del liceo nel quale insegnavo, il liceo Francesco Sbordone di Napoli, di formare un coro della scuola e ciò per poter partecipare ad un concorso nazionale, dalla cui organizzazione la preside aveva ricevuto un invito

Il Coro Polifonico e la Piccola Orchestra nasce a scuola, nel 2016 precisamente al Liceo Sbordone, e prende il nome di “La Villanella”, fino al 2020. Raccontaci

E così decisi di accettare. Pensai però che soltanto un coro non poteva bastarmi ed inserii nel progetto, anche alcuni strumentisti. Nacque quindi, dopo severi provini, il Coro Polifonico e piccola Orchestra “LA VILLANELLA”  con l’intento di eseguire musica rinascimentale, genere musicale che i ragazzi non conoscevano affatto. Dopo soli 5 mesi, quel concorso nazionale lo abbiamo vinto. Primo premio al Concorso Nazionale “Voci nell’aria” Roma.

Cosa rara dirigere un Coro ed un’ Orchestra insieme. Tu hai visto nascere e dirigi quella che dal 2022 è diventata un’Accademia   con un nuovo nome “Coro Polifonico e Piccola Orchestra “Falero”.

 Di solito in giro ci sono soltanto cori o soltanto orchestre, ma dato che io ho una formazione sia strumentale che vocale, mi è stato del tutto naturale scegliere di creare un ensemble con entrambe le formazioni. Lavorare con i ragazzi è straordinario! Ogni volta che durante le prove un brano riesce bene c’è una gioia contagiosa, un entusiasmo che gli adulti ormai non provano più. Il Covid poi ci ha fermato per due anni e successivamente ho deciso di riprendere in forma privata, usando come sede delle prove casa mia. A questo punto ho dovuto necessariamente cambiare il nome del gruppo e nel 2022 è nato il Coro polifonico e piccola Orchestra FALERO, che ha per la maggioranza componenti della vecchia formazione, ma con l’aggiunta di nuovi elementi.

“Falero”, dalle tue ricerche risulta essere stato il primo nome di Napoli. Spiegaci.

Ho scelto questo nome, poiché non tutti sanno che FALERO (Phaleros) è stato il primo nome di Napoli. Ne parlano le cronache prima greche e poi romane. Proprio dove ora c’è il Borgo Marinaro a Napoli c’era una celebre torre; la torre di Falero, che sorgeva vicino al porto greco di Napoli. Non si sa se fosse un faro o un monumento a Falero. Purtroppo non ci sono riscontri archeologici dell’esistenza di questa città fondata dai micenei…non ancora…., ma la fondazione di Falero è ben più antica di Parthenope. Infatti si parla del XII secolo a.C. , mentre Parthenope è stata fondata nel VII secolo a. C. dai cumani.

Il 27 maggio 2023 alle 10.30 ci sarà all’Archivio di Stato di Napoli la presentazione del tuo  CD “Leggende e Storie di Napoli”. Ci sono voluti per portarlo alla luce 7 lunghi anni. Come nasce la sua ideazione?

Quando fondai il coro, ogni anno componevo per i ragazzi un brano in napoletano da affiancare a due o tre brani rinascimentali…componevo soltanto un brano all’anno, con l’unico scopo di far avvicinare i ragazzi alle nostre  origini, alla nostra cultura. Dopo tanti anni mi sono detta: “Perché non lasciare una traccia di tutto questo lavoro!” in più anche i ragazzi me lo chiedevano…e così ho deciso di incidere il Cd e l’ho intitolato “Leggende e Storie di Napoli”.

Altra cosa non comune è che i Testi, Musiche e Arrangiamenti  sono curati da te nel tuo CD. Mi hai detto che per te si tratta del tuo terzo figlio. Possiamo trovare argomenti a te cari: la maternità, la fantasia, la libertà, la tradizione. Tutto quello che ti appassiona diventa canto e musica.

Io credo che ogni artista debba esprimersi con tutti i mezzi che ha a propria disposizione. In questo modo soltanto, ciò che realizza è veramente ciò che voleva…se si lavora con un altro artista non sempre si è in perfetta sintonia e si rischia che quella sensazione che si è avuta componendo il brano non corrisponda alle parole messe sul brano da un altro, anche se magari ha fatto un ottimo lavoro. Sì per me questo Cd “Leggende e Storie di Napoli” è stato come un terzo figlio, con una gravidanza durata ben sette anni….e ci sono, come tu dici, tutte le tematiche che amo.

Nella giornata della presentazione del CD sarà anche presentato ufficialmente l’Inno della Magna Grecia, brano da te orchestrato sulla musica di Sonia Teodoridou e versi di Davide Brandi. Soddisfatta?

Un mio brano “Odisseo e le Sirene” in greco antico, versi tratti dal Canto XII dell’ Odissea di Omero, su musica mia, anni fa era stato trasmesso in Grecia dalla televisione ESTIA TV , ecco perché ho avuto questo incarico. Così è nato l’“INNO DELLA MAGNA GRECIA”. Io anche non potevo crederci, è stato per me un vero onore.

Un’artista a tutto tondo. Eppure insegni Scienze al Liceo. Si può coniugare Arte e Scienze?

Forse la cosa ti farà sorridere… Quando ero piccolina, era il 1971, vidi uno sceneggiato che andava in onda su Rai 1 “La vita di Leonardo da Vinci” con Philippe Leroy. Fui folgorata da questo personaggio che non conoscevo. Questo perché Leonardo era, oltre che un grande artista in vari campi; pittore, scultore, musicista, era anche un grande scienziato, inventore, ingegnere. All’età di 18 anni ho scelto quindi una facoltà scientifica (sono laureata in scienze geologiche) da affiancare alla musica. Desideravo avere una visione della vita più ampia…forse nell’illusione di poter vivere due vite in una.

Dalle voci parlanti nella Pignasecca fino a “Falero”, e poi cos’altro possiamo aspettarci? 

Quando avevo tre anni e mi chiedevano: “Cosa vuoi fare da grande?” io rispondevo. “Voglio dare la voce nel mercato” ed infondo ho fatto una cosa simile, ho cantato e continuerò a cantare Napoli.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Patrizia Fanelli, una napoletana con una vocazione: cantare Napoli

NapoliToday è in caricamento