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Lo sapevi?

Lo sapevi?

A cura di Laura Bufano

La Napoli di oggi è il risultato di circa 3000 anni di storia. Tanti racconti di cose poco conosciute del passato alimenteranno la nostra curiosità aumentando la percezione delle nostre radici. Il fermento artistico e culturale di questi ultimi anni lo potremo intravedere dalle interviste che verranno fatte a: scrittori, poeti, pittori, fotografi, cantanti, musicisti, stilisti, scultori, attori, registi noti ed emergenti, uomini e donne che con la loro spiccata sensibilità avvertono più profondamente i nostri tempi. Parleremo di bellezza, la bellezza di Napoli alla quale non ci si abitua mai, che si sorprende sempre. La Napoli di oggi è il risultato di circa 3000 anni di storia. Tanti racconti di cose poco conosciute del passato alimenteranno la nostra curiosità aumentando la percezione delle nostre radici. Parleremo di bellezza, la bellezza di Napoli alla quale non ci si abitua mai, che si sorprende sempre.

Lo sapevi?

Carnevale, è tempo di frictilia

Antenate delle chiacchiere, dolce tipico del periodo carnevalesco. Senza dubbio una delle ricette più amate dai palati sopraffini

Le frictilia, sono le antenate delle chiacchiere, dolce tipico di Carnevale, ed è senza dubbio una delle ricette più amate dai palati sopraffini.

Nell’antica Roma, le frictilia venivano preparate nel periodo dei Saturnali, le feste sacre a Saturno. Caratteristico era il ricorso al fritto dei dolci nel grasso di maiale, quasi a voler sottolineare l’importanza dell’opulenza e delle riserve alimentari da accumulare in questo periodo delicato, di rottura del tempo, in cui ci si avvia a prepararsi per il passaggio dall’inverno alla primavera,  simbolicamente dalla morte alla vita.

In generale il Carnevale è una Festa, un momento di sospensione, una parentesi dal tempo ordinario. E’ la Festa dell’inversione, del ribaltamento di tutti i valori. Carne Levare, cioè prepararsi al digiuno è questo il suo significato più profondo, festa ritenuta da molti misteriosa. Si tratta di quel periodo compreso tra l’Epifania e l’inizio della Quaresima caratterizzato dal totale sconvolgimento dei costumi e delle abitudini per poi iniziare un periodo di mortificazione dello spirito in preparazione della Pasqua.

Sacro e profano si mescolano, poi, alle tradizioni locali. Napoli apre il Carnevale il 17 gennaio con il “fucarone” di Sant’Antonio, veri e propri falò, tradizione ancora praticata in alcuni quartieri della città. Simbolo del Carnevale napoletano è Pulcinella, misterioso personaggio mascherato, che per l’occasione si accompagna alla Vecchia, ossia la maschera nella maschera. La vecchia, per metà giovane e per metà deforme, porta sulla gobba Pulcinella che balla e suona le nacchere. I due vagano così insieme per i vicoli, i quartieri e i bassi di Napoli. Vari i significati attribuiti alla Vecchia del Carnevale, la parte deforme rappresentagli stenti, l’altra la speranza, il futuro ricco e opulento. Molte le località in Campania dove c’è ancora la tradizione dei festeggiamenti del Carnevale, per chi ha voglia di capire di più su questa Festa può recarsi, rimanendo a Napoli, a Palma Campania, Saviano e Sant’Antonio Abate. Lo spirito dei festeggiamenti si potrebbe sintetizzare così: "Semel in anno licet insanire” cioè “ Una volta all’anno è lecito impazzire”.    

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