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Lo sapevi?

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A cura di Laura Bufano

Anna Maria Bozza: canto, musica e un grande progetto

Un percorso artistico partito 20 anni fa

Il tutto che circonda ognuno di noi è una continua sollecitazione a conoscersi per poi poter fare spazio alla comprensione dell’altro. Un percorso artistico quello di Anna Maria Bozza che parte 20 anni fa. Ancora piccina riceve in dono un sax, ma è presto. La passione per la musica nasce più tardi, per caso, una passione supportata amorevolmente e senza intrusioni dai suoi genitori. Un viaggio artistico da intraprendere: partono gli studi di canto, lunghi, impegnativi e in scuole diverse per poter esaminare al meglio il suo strumento artistico: la voce.

Personalità e voce sono un tutt’uno: lei è un contralto. Robustezza, rotondità, ampiezza del volume e pienezza della sonorità le danno la possibilità di esibirsi al meglio nel classico, nel pop, nel jazz e nel blues. Quando sente di essere pronta si mette in gioco e partecipa ad una serie di festival canori, tra questi risulta terza su duecento al concorso “Una voce per Sanremo”. Cresce artisticamente, la crescita le procura confusione, ha bisogno di fermarsi a riflettere, e lo fa. Quella pausa di riflessione la carica di nuova energia che lei trasforma in “fare”.

Ed è ancora musica… questa volta si approccia al sassofono perché lo strumento la incuriosisce. Sperimenta voce e sax fino a far diventare quest’ultimo l’allungamento della sua voce. Poi arrivano gli incontri professionali, quelli belli, quelli giusti con Pippo Seno e Mauro Amato, due chitarristi con i quali ha un progetto discografico in corso. Incontra anche il chitarrista Silvestro Russo che avvia Anna agli studi della chitarra.

E poi…c’è il caso, o forse il desiderio inconscio che la conducono all’incontro con il torinese Nico Di Battista, prima per una sostituzione e poi per una collaborazione che porterà ad un lavoro discografico: nasce “NaTo (Napoli Torino) Sound”. Arriva l’insegnamento nelle scuole musicali: Musicisti Associati, Ludomusica, Global Sound ed EmotionArt. Ai suoi studenti, Anna, trasferisce sempre qualcosa su cui riflettere e gioire. “La musica non è ego” dichiara. Un altro passo ancora… Anna entra nella formazione di Franco Del Prete & Sud Express.

E’ un fiume in piena Anna, pronta ad arricchire e rinnovare le proprie conoscenze musicali, la propria mentalità e tra l’altro scrive anche testi per se stessa e terzi. Il maestro arriva quando l’allievo è pronto: Anna incontra Luciano Maglioccola, tastierista dello storico gruppo degli anni ’60-’70 gli Showmen. Da lì altri incontri, altre esperienze, altre collaborazioni, fino all’ideazione di un lavoro che lei definisce “la sua impronta terrena”. Il suo strumento voce è in sincronia con la conoscenza tecnica e con la conoscenza di se. “Sente” e vede i chiaroscuri della sua psiche, dove le percezioni si sovrappongono, si inseguono, si scontrano e tutto comincia a concretizzarsi in “Oro y Negro” . Il progetto del vedere e del sentire è in piena stesura evolutiva a partire dal 2018, con lei una formazione che da subito sposa il suo progetto con grande entusiasmo: Giosi Cincotti alla fisarmonica e al piano, nonché direttore artistico; Gianfranco Campagnoli alla tromba e al flicorno; Ernesto Nobili alla chitarra; Gaetano Diodato al contrabasso; Emidio Ausiello alle percussioni; Giorgio Pinto voce narrante. Non tarda ad arrivare il riconoscimento della città.

A settembre scorso Anna riceve il "Premio Masaniello-Napoletani Protagonisti” per il suo continuo impegno artistico mirato alla crescita professionale. Si esibisce, prima di ricevere il Premio sul palco del  Teatro Sannazaro, e lo fa a piedi nudi per “sentire” il contatto con il tutto, con il suo intero. Si dona così Anna al pubblico e il fascino della sua verità è tangibile. 

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