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L'Oro di Napoli

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A cura di Redazione NapoliToday

Classifiche e curiosità sulla Napoli da vivere. Food, eventi, arte, cultura e tradizione: una guida sui tesori cittadini

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La storia del Negroni e dove bere i 5 migliori a Napoli

Ad averlo inventato nel 1919 è stato il conte Camillo Negroni a Firenze. Si narra che abbia indicato al suo bartender di fiducia, la bottiglia del gin per “rafforzare” il grado alcolico dell'Americano, e una fetta d'arancia per decorarlo

Il Negroni è tra i cocktail italiani più amati e venduti nel mondo. La sua storia centenaria inizia nel 1919 a Firenze, la più cosmopolita delle città italiane a quel tempo, quella che aveva importato da Torino l’invenzione dell’aperitivo. Ad averlo inventato non è stato un barman, ma il conte Camillo Negroni, da cui ha preso il nome. Un personaggio sui generis, un uomo versatile, conoscitore di diverse lingue, avventuriero, giocatore d’azzardo, accanito fumatore e appassionato bevitore. A Firenze non passava inosservato alla guida di una delle prime auto che circolavano in città, sempre impeccabile ed elegantissimo con il suo cappello a cilindro. Era facile vederlo seduto a bere un drink, al bancone del Caffè Casoni di Firenze. “C’erano dei giorni in cui riusciva a inghiottire anche quaranta drink, eppure non lo vidi mai ubriaco”, racconta il bartender Luca Picchi, il più importante esperto al mondo di Negroni a cui ha dedicato diversi saggi e un libro, "Negroni Cocktail".

La leggenda

Si narra che il Conte Negroni avesse chiesto al suo bartender di fiducia, Fosco Scarselli, della drogheria e profumeria Casoni, in via de’ Tornabuoni, di “irrobustire” il solito Americano (un cocktail molto alla moda a quel tempo, preparato mixando vermouth, bitter e soda). In particolare, gli indicò la bottiglia del gin per “rafforzare” il grado alcolico del cocktail, ma senza alterarne il colore. A completare, infine, il cocktail, una fetta d’arancia, una sorta di firma stessa del conte. “Per quei tempi era un vero lusso e un modo per distinguersi, visto che prima di lui tutti mettevano solo un po’ di scorza di limone”, sottolinea Picchi. Nacque così il Negroni. Da Firenze poi la fama del drink cominciò a diffondersi rapidamente: all’inizio come un Americano alla maniera del conte Negroni, ma ben presto semplicemente come Negroni. Nel corso degli anni il cocktail è stato, poi, oggetto di numerose variazioni sul tema.

La ricetta del Negroni

Dosa sapientemente gin (30 ml di London dry Gin), Campari (30 ml di Bitter Campari) e vermouth rosso (30 ml di vermouth rosso di Torino) seguendo la regola “un terzo, un terzo, un terzo”. Utilizza il metodo "Build over ice" e il bicchiere "tumbler basso". Decora, infine, con mezza fetta d’arancia.

Dove bere i migliori 5 Negroni a Napoli

ANTIQUARIO

E’ il primo cocktail bar napoletano in stile speakeasy. All’esterno sembra uno dei tanti negozi di antiquariato del quartiere, ma oltre la porta si nasconde un’atmosfera d'altri tempi: ogni dettaglio, dal velluto rosso ai divanetti, dalle luci soffuse agli specchi, riporta agli anni '30, quelli del proibizionismo. Con la sola differenza che qui ad essere “proibiti” non sono tutti gli alcolici ma solo il vino e la birra. L’Antiquario è, infatti, un bar per gli amanti dei drink, della miscelazione e delle decorazioni scenografiche. Favolso il suo Negroni e suoi twist (richiestissimo il “Tre sfumature di Negroni”).

Indirizzo: Via Vannella Gaetani, 2

ARCHIVIO STORICO

E’ famoso in città per i suoi favolosi drink e per l'ambientazione esclusiva che richiama il Regno delle Due Sicilie. Da anni ormai l’Archivio è un punto di riferimento della mixology, e caratterizza le serate dei napoletani abbinando squisiti cocktail (tra cui un Negroni super!) a iniziative culturali ed eventi di spessore. Una sua particolarità è la possibilità di acquistare i “cocktail à porter”. Grazie a un accordo con Moovenda, è stato il primo locale napoletano a proporsi per la consegna a domicilio di drink come Old Fashioned e Negroni. Dal 2017 il premium Bar si è trasformato in un vero e proprio ristorante dove è possibile non solo sorseggiare cocktail d'autore ma anche gustare piatti raffinati che si rifanno ai vecchi ricettari borbonici.

Indirizzo: Via Alessandro Scarlatti, 30

FLANAGAN’S

Flanagan's è un locale piccolo ma molto accogliente, nato dalla voglia di recuperare i valori di un'epoca in cui i cocktail bar erano vissuti in tutt'altro modo. Per questo propone un menù completamente originale in cui ogni drink è pensato per non lasciare solo un gusto, ma soprattutto un ricordo. E questo è merito anche della grandissima competenza di barman e della loro attenta selezione di alcolici, bitter e aromi. Oltre ai drink più tradizionali, è possibile anche chiedere delle proposte fuori carta, esponendo le proprie richieste e i propri gusti.

Indirizzo: Via Carlo Poerio, 13

FONOTECA

Storico negozio di dischi nato nei primi anni '90, si è trasformato nel corso del tempo in uno dei locali più esclusivi di Napoli. Aperta fino a notte, la Fonoteca offre la possibilità di pranzare a prezzi contenuti o di fare un ricco aperitivo a partire dalle 18.30. Organizza, inoltre, mostre d'arte e fotografiche di artisti emergenti, piccoli live acustici per presentare nuovi progetti musicali e conferenze stampa per la promozione di lavori editoriali. Si tratta di una piccola realtà napoletana apprezzata anche all’estero, un luogo davvero unico in cui l’attenta e mirata selezione musicale rende l’atmosfera ancora più piacevole. Ma la vera particolarità di questo posto è avere la possibilità di sorseggiare drink tradizionali (tra cui un Negroni top!) e cocktail esclusivi scavando tra centinaia di vinili per un acquisto.

Indirizzo: Via Raffaele Morghen, 31

LA FESSERIA

Situato nel centro storico di Napoi, La Fesseria è un piacevole luogo di incontro di tendenza per tutti gli appassionati di Mixology. Nato da un’idea di Carmine Angelone, Mauro Serino e Fabrizio d’Aniello, propone una varietà di cocktail ampia e di alta qualità che spazia dai grandi classici che hanno fatto la storia della mixology (primo su tutti il Negroni), a drink innovativi e particolari, capaci di stupire anche i palati più esigenti e amanti della sperimentazione e della miscelazione contemporanea. Il locale ha anche vinto il Premio Royal Bliss di Bar Awards nel 2018, rendendolo, di fatto, una realtà importante della drink culture napoletana.

Indirizzo: Via Paladino 17

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