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L'Oro di Napoli

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A cura di Redazione NapoliToday

Classifiche e curiosità sulla Napoli da vivere. Food, eventi, arte, cultura e tradizione: una guida sui tesori cittadini

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I 6 Musei più belli da visitare al Centro Storico di Napoli

Dal MANN al Museo Madre, dal Museo del Tesoro di San Gennaro al Museo Filangieri, dal Pio Monte della Misericordia alla Cappella Sansevero, NapoliToday vi accompagna in tour alla scoperta dei Musei del centro antico partenopeo

Per conoscere la vera anima di Napoli, occorre andare alla scoperta del meraviglioso centro antico della città. Dai Musei (fra i più famosi al mondo) alle storiche piazze, dalle chiese (qui ne risiedono più di 200) ai resti greco-romani custoditi nel sottosuolo partenopeo, NapoliToday vi accompagna in tour alla scoperta della Napoli più antica e autentica. Dopo l’elenco degli ipogei 'visitabili' più suggestivi, abbiamo stilato un elenco dei Musei napoletani da visitare almeno una volta nella vita.

Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN)

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) è uno dei musei archeologici più importanti al mondo. La nascita delle collezioni che ospita sono merito del Re di Napoli Carlo di Borbone (sul trono dal 1734) che promosse l’esplorazione delle città vesuviane sepolte dall’eruzione del 79 d.C. (iniziata nel 1738 a Ercolano, nel 1748 a Pompei) e curò la realizzazione a Napoli di un Museo Farnesiano, trasferendo dalle residenze di Roma e Parma parte della ricca collezione ereditata dalla madre Elisabetta Farnese. Successivamente il figlio Ferdinando IV riunì nell’attuale edificio, sorto alla fine del 1500, i due nuclei della Collezione Farnese e della raccolta di reperti vesuviani già esposta nel Museo Ercolanese all’interno della Reggia di Portici. Dal 1777 l’edificio fu oggetto di un piano di ristrutturazioni e ampliamento, e con il ritorno dei Borbone a Napoli nel 1816 assunse la denominazione di Real Museo Borbonico. Concepito come Museo universale, ospitava istituti e laboratori (la Real Biblioteca, l’Accademia del Disegno, l’Officina dei Papiri), trasferiti in altre sedi nel 1957. Le collezioni del Museo, divenuto Nazionale nel 1860, sono andate arricchendosi con l’acquisizione di reperti provenienti dagli scavi nei siti della Campania e dell’Italia Meridionale e dal collezionismo privato. Oggi ospita oltre a un’ampissima sezione delle civiltà greco-romana coi numerosi reperti recuperati da Pompei, Ercolano e Roma, tra cui spicca la collezione Farnese, anche un’importantissima sezione egizia (la più grande in Italia dopo il museo di Torino), e un’interessantissima sezione topografica che documenta la storia dei principali siti archeologici in Campania.

Dove: Piazza Museo, 19

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