rotate-mobile
L'Oro di Napoli

L'Oro di Napoli

A cura di Redazione NapoliToday

Classifiche e curiosità sulla Napoli da vivere. Food, eventi, arte, cultura e tradizione: una guida sui tesori cittadini

L'Oro di Napoli

Degustazione vini a Ischia: le 5 migliori Cantine dell'Isola Verde

Da Mazzella a Cenatiempo, da Casa D’Ambra a Tommasone a Crateca, ecco un elenco di indirizzi dove poter degustare i migliori vini dell'isola

La viticoltura sull’isola di Ischia ha origini millenarie. A confermarlo l’incisione sulla coppa di Nestore, rinvenuta a Montevico (nel Comune di Lacco Ameno), di una frase che attesta la produzione vinicola sull’isola verde già nel VIII secolo a.c. Secondo fonti storiche gli antichi Eubei avrebbero non solo colonizzato l’isola, ma anche introdotto la coltivazione della vite e quindi la produzione del vino. A confermare il forte legame tra vino e territorio è anche il nome dell’Isola Verde: Aenaria deriva, infatti, dal greco "Oenaria" che significa luogo delle viti o del vino. La viticoltura è quindi da sempre parte integrante dell’economia ischitana. Nel corso dei secoli le tecniche di spremitura delle uve sono cambiate ma il sapore unico e inconfondibile dei vini ischitani è rimasto invariato. Sull’isola vengono coltivate uve uniche e autoctone la cui lavorazione dà vita a vini pregiati e di alta qualità, oggi esportati in tutto il mondo. Tra i bianchi troviamo il “Biancolella”, dal sapore fruttato e floreale, e il “Forastera”, più corposo. Tra i rossi troviamo, invece, “O Per’’è Palummo” (ovvero "piede di colombo", chiamato così perché l’uva assomiglia al piede a tre dita del colombo) conosciuto anche come “Piedirosso”. Le vigne sull’isola si estendono dalle coste fino ai fitti pendii di montagna dove i terrazzamenti a picco sul mare vengono costruiti, ancora oggi, con rinforzi di muri a secco di pietra di tufo verde (le  cosiddette "parracine"). Numerose sono le cantine storiche e più giovani dell'isola che producono ottimi vini locali famosi nel mondo. Ecco la selezione delle migliori 5 secondo NapoliToday.

 Antonio Mazzella

Situate nei territori più impervi dell’isola d’Ischia, le Cantine Antonio Mazzella sono famose nel mondo per il “vino del lume”. Prodotto con uve di tipo Biancolella, questo vino deve il suo singolare nome al luogo in cui viene coltivata la vigna. I vigneti si trovano, infatti, nella zona Sud dell’Isola a circa 150 metri sul livello del mare in località Punta del Lume (volgarmente chiamata “o’ lummo”) e sono raggiungibili solo a piedi tramiti antichi sentieri. Queste condizioni rendono ancora più difficile la cura delle viti e contribuiscono a rendere unici i prodotti di questa Cantina. La raccolta, la pigiatura e la torchiatura dell’uva vengono praticate a mano, il mosto viene poi posto a maturare in antiche cantine scavate nella morbida roccia tufacea dove rimarrà fino al momento dell’imbottigliamento. Il prodotto finale viene trasportato via mare con appositi contenitori posti su barchette di legno che dalla baia di San Pancrazio si spostano fino all’antico Borgo di Ischia Ponte, dove viene trasferito a Campagnano, un piccolo paesino nel comune d'Ischia ai piedi del Monte Vezzi. Ed è in questo luogo che è nata e cresciuta la Cantina Antonio Mazzella, un'area rinomata nel mondo per la produzione dei vini Biancolella e Forastera. Nel corso dell’ultima edizione del Vinitaly la Cantina ha ricevuto due importanti riconoscimenti: “Cantina dell’anno – Gran Vinitaly 2019” e “Miglior vino bianco” con l’etichetta Ischia Doc Biancolella ‘Vigna del Lume 2018’.

Contatti: 081901541

Indirizzo: Via Serbatoio, 2 (Ischia, fraz. Campagnano)

Cantine Mazzella-3-3

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Degustazione vini a Ischia: le 5 migliori Cantine dell'Isola Verde

NapoliToday è in caricamento