rotate-mobile
L'Oro di Napoli

L'Oro di Napoli

A cura di Redazione NapoliToday

Classifiche e curiosità sulla Napoli da vivere. Food, eventi, arte, cultura e tradizione: una guida sui tesori cittadini

L'Oro di Napoli

Cosa visitare a Piazza Carità e dintorni

Data la sua posizione centrale, questa piazza è il punto di partenza ideale per scoprire una parte del centro storico partenopeo: ecco 5 luoghi da visitare

Piazza Carità è una delle numerose piazze del centro storico di Napoli. Situata a ridosso della Pignasecca e dei Quartieri Spagnoli, nonché all'inizio del rione Carità, si è sviluppata in concomitanza con via Toledo. Da sempre la piazza è pienamente inserita nella vita cittadina grazie a un movimentato mercato alimentare, che è stato poi ridimensionato nel 1802 per un decreto reale. Da quel momento, il Largo Carità (così chiamato a quel tempo) ha acquisito un aspetto più ordinato ed elegante. Nel 1887 è stato soprannominato Largo Poerio in seguito alla costruzione della statua di Carlo Poerio, spostata poi a San Pasquale, nel quartiere Chiaia, per motivi di viabilità. Con il Ventennio fascista, è stato allargato e adornato con il discusso monumento a Salvo D'Acquisto, vicebrigadiere ed eroe nazionale. Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, coi grandi progetti per la metropolitana, infine, è stato soprannominato Piazza Carità.

Data la sua posizione centrale, è il punto partenza ideale per scoprire una parte del centro storico partenopeo. NapoliToday vi suggerisce 5 luoghi da visitare nei dintorni di questa famosa piazza napoletana.

Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi

Tra Piazza Carità e via Monteoliveto sorge il meraviglioso Complesso Monumentale di Sant’Anna dei Lombardi, una delle più importanti testimonianze del rinascimento toscano a Napoli, fondato nel 1411. Nella Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi sono, infatti, conservati straordinari capolavori di Benedetto da Maiano, Antonio Rossellino, Giorgio Vasari e Michelangelo. Il suo nome originario era “Santa Maria di Monteoliveto”, mentre l’attuale denominazione risale al 1801, quando vi fu spostata l'arciconfraternita dei Lombardi. L'interno della Chiesa è a navata unica, senza transetto, senza cupola e tetto a botte coperto da un soffitto cassettonato; le cappelle sono cinque a lato, più altre tre nel presbiterio, due sul lato sinistro e una su quello destro, più un passaggio che conduce ad altri luoghi del monastero. Tra questi, a sinistra, la sacrestia Nuova, con alcune decorazioni nella volta che rimandano a quelle vasariane, e a destra la sacrestia Vecchia (o del Vasari), ex refettorio del monastero che vede la presenza nella volta di affreschi del maestro aretino con allegorie. Gli affreschi della Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi furono eseguiti nel 1545 dal Vasari con l'aiuto di Raffaellino del Colle, il quale eseguì alcune figure su disegno del maestro aretino ed altre su quello di Stefano Veltroni. L’ex refettorio è suddiviso in tre quadranti, con affreschi allegorici dedicati all’Eternità, alla Fede e alla Religione. Durante l'esecuzione della composizione, furono eseguiti anche due trittici, uno nella controfacciata e l'altro nella parete di fondo, raffiguranti la Caduta della manna e la Cena in casa di Simone, entrambe opere dello stesso Vasari e oggi conservate rispettivamente al Museo nazionale di Capodimonte e al Museo diocesano.

Dove: Piazza Monteoliveto

Chiesa di Sant'Anna dei Lobardi

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cosa visitare a Piazza Carità e dintorni

NapoliToday è in caricamento