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L'Oro di Napoli

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A cura di Redazione NapoliToday

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I 5 luoghi da visitare a Piazza Dante e dintorni

NapoliToday vi accompagna in un tour alla scoperta di antiche chiese e musei da visitare in questa importante piazza napoletana (e nei dintorni)

Crocevia quotidiana dei grandi flussi cittadini, Piazza Dante è oggi una delle più importanti piazze della città. Costituisce il punto di incontro tra via Toledo, via Pessina e il Decumano maggiore, attraverso il passaggio di Port’Alba. Un tempo era chiamata Largo del Mercatello, perché qui, dal 1588, si teneva il secondo mercato della città dopo quello più celebre e più antico della zona del Carmine. Durante la peste del 1656 fu utilizzata come lazzaretto per accogliere migliaia di ammalati. E da lì a poco, la piazza assunse l’attuale struttura, quando Luigi Vanvitelli la riprogettò a metà Settecento come “Foro Carolino”, in onore del Re Carlo di Borbone. Il risultato della riprogettazione fu un grande emiciclo che ospita ventisei statue rappresentanti le virtù di Carlo (tre sono di Giuseppe Sanmartino, le altre di scultori carraresi), oltre a un torrino d'orologio. Fino alla metà dell'Ottocento a nord della piazza si trovava l’edificio delle fosse del grano e a sud le cisterne dell'olio (che ancora dà il nome ad una traversa di via Toledo), per secoli i principali magazzini di derrate della città. Da quella stessa epoca, la parte centrale dell’emiciclo è diventata l’ingresso al convitto dei gesuiti, divenuto nel 1861 “Convitto nazionale Vittorio Emanuele II”, in quello che un tempo era l’antico convento di San Sebastiano e di cui sono ancora visibili i due chiostri.

La piazza è intitolata a Dante dal 1871, quando vi fu posta la statua del Sommo Poeta, ed è contornata da quattro chiese: partendo da nord e procedendo in senso antiorario, la prima è quella dell'Immacolata degli Operatori Sanitari, poi Santa Maria di Caravaggio, la seicentesca San Domenico e San Michele a Port'Alba. L'ultimo intervento importante di riassetto della Piazza è stato realizzato in occasione dei lavori della metropolitana nel 2002, dopo i quali l'emiciclo è stato totalmente pedonalizzato. Nel settembre 2011 è stata completamente inibita al traffico privato per scoraggiare l'uso dell'automobile in città, divenendo una corsia preferenziale ad uso esclusivo dei mezzi pubblici. Successivamente, dall'estate del 2013, la chiusura al traffico è stata ridotta dalle 9 alle 18 di tutti i giorni, trasformandosi così in ZTL. NapoliToday vi accompagna in un piccolo tour alla scoperta delle cose da vedere in Piazza Dante e dintorni.

Chiesa di San Michele a Port'Alba 

La chiesa, in origine chiamata Santa Maria della Provvidenza, fu costruita intorno al 1620, rifatta nella prima metà del XVIII secolo da Domenico Antonio Vaccaro ed espansa da Giuseppe Astarita. All'interno sono conservati dipinti di Giuseppe Marullo (San Michele) e dello stesso Vaccaro (Sant'Irene e Sant'Emidio) e affreschi ottocenteschi di Lucio Stabile. Nella sagrestia settecentesca accanto la chisa sono, invece, conservati, oltre agli arredi dell'epoca, anche un lavabo marmoreo del 1758, opera di Gaspare Lamberti, l'altare realizzato da Nicola Tagliacozzi Canale, del 1768, e due inginocchiatoi in radica di noce opera di Nunzia Tancredi che presentano incastonati due ovali in marmo raffiguranti l'Adorazione dei pastori e l'Adorazione dei magi, risalenti al 1772. Favolosa e suggestiva è la facciata in stile rococò a due ordini. La chiesa è stata riaperta dopo un lungo periodo di chiusura nel 2010.

Dove: Piazza Dante, 68

Chiesa di San Michele a port'alba-2

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