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Mercoledì, 24 Aprile 2024
L'Oro di Napoli

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A cura di Redazione NapoliToday

Classifiche e curiosità sulla Napoli da vivere. Food, eventi, arte, cultura e tradizione: una guida sui tesori cittadini

L'Oro di Napoli

Le 6 chiese più belle del centro storico di Napoli

Dal Duomo alla Chiesa di San Domenico Maggiore, dalla Basilica di Santa Chiara alla Chiesa del Gesù Nuovo, dalla Chiesa Santa Maria del Purgatorio ad Arco alla Chiesa di San Gregorio Armeno, ecco la guida di NapoliToday

Per conoscere la vera anima di Napoli, occorre andare alla scoperta del meraviglioso centro antico della città. Dai Musei (fra i più famosi al mondo) alle storiche piazze, dalle chiese (qui ne risiedono più di 200) ai resti greco-romani custoditi nel sottosuolo partenopeo, NapoliToday vi accompagna in tour alla scoperta della Napoli più antica e autentica. Dopo l’elenco degli ipogei 'visitabili' più suggestivi, e l’elenco dei Musei napoletani da visitare almeno una volta nella vita, vi consigliamo le 6 chiese da visitare più belle del centro storico.

Chiesa di San Domenico Maggiore

Voluto da Carlo II d'Angiò, come voto fatto alla Maddalena durante la prigionia patita nel periodo dei vespri siciliani, ed eretto tra il 1283 e il 1324, l'edificio di culto divenne la casa madre dei domenicani nel regno di Napoli e chiesa della nobiltà aragonese. I domenicani erano giunti a Napoli nel 1231 per stabilirsi nell'antico monastero della chiesa di San Michele Arcangelo a Morfisa, gestita dai padri benedettini: era questo l’antico nucleo dell’odierno edificio sacro, che era stata già precedentemente consacrata a San Domenico. La “nuova chiesa” fu realizzata in senso opposto a quella preesistente, vale a dire con l'abside rivolta verso la piazza (è la parte visibile da piazza San Domenico) alle cui spalle fu aperto un ingresso secondario durante il periodo aragonese. Il progetto richiamava i canoni classici del gotico, con tre navate, cappelle laterali, ampio transetto e abside poligonale, anche se gli interventi realizzati nel corso del tempo hanno mitigato questo stile. Nel complesso visse e insegnò il frate e filosofo San Tommaso d’Aquino (di cui è ancora visibile la cella), che non fu l’unico uomo illustre ad avere rapporti con la chiesa. Significativo il patrimonio artistico accumulato nel corso dei secoli della chiesa, che custodiva anche la Flagellazione del Caravaggio e l’Annunciazione di Tiziano (traslate al museo di Capodimonte), la Madonna del Pesce di Raffaello (portata in spagna dal vicerè duca di Medina ed esposta al Museo del Prado di Madrid), due Santi di Guido Reni (scomparsi) e la Madonna col Bambino e San Tommaso D’Aquino di Luca Giordano (rubata).

Dove: P.zza S. Domenico Maggiore, 8

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