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Venerdì, 19 Aprile 2024
In giro con Antonia

In giro con Antonia

A cura di Antonia Fiorenzano

Andare in giro alla scoperta di ciò che accade incontrando personaggi e persone per raccontare storie, fatti e notizie dove non manca quel pizzico di curiosità. A cura di Antonia Fiorenzano

L'intervista a Pif: "I napoletani sono intelligenti, noi palermitani siamo un po' più pigri"

Il regista, attore e conduttore insieme a Marco Lillo ha chiuso Ricomincio dai libri, parlando del loro lavoro sulla vicenda delle sorelle Pilliu. Per Pif autunno intenso, con l’uscita del suo film e il ritorno de Il Testimone (una puntata sarà su Ercolano)

"Marco Lillo e io per anni abbiamo seguito la storia delle sorelle Pilliu. Alla fine abbiamo deciso di scrivere Io Posso. Perché si faceva fatica a smuovere le acque e la cosa che ci ha sorpreso in negativo è come sia possibile che una storia così duri 30 anni in punto della città di Palermo importante come l'ingresso del Parco La Favorita. La cosa che ci ha colpito in positivo è che il nostro libro sta avendo un'accoglienza meravigliosa andando al di là delle nostre migliori aspettative. Fa piacere perché le persone hanno davvero colto lo spirito Io posso che non è solo comprare un libro ma è proprio sposare una causa" con la sua inconfondibile voce Pif racconta i momenti che l’hanno sbalordito di più nel momento in cui lui e il giornalista Marco Lillo hanno scelto di far conoscere alle persone la storia di resilienza e coraggio delle sorelle Maria Rosa e Savina Pilliu attraverso Io posso. Due donne sole contro la mafia, che per molti mesi ha dominato le classifiche letterarie dei libri più venduti. Per tutta l’estate Pif e Lillo sono andati in giro per l’Italia per promuovere questa storia che è subito è entrata nel cuore delle persone e per la prima domenica d’autunno sono venuti alla Galleria Principe di Napoli per chiudere la VII edizione di Ricomincio dai Libri.

Il forte NO detto da queste due donne di origine sarda che da trent’anni a Palermo combattono una personale guerra di mafia, tanto da interessare anche Paolo Borsellino, il quale prima del suo assassinio, ha voluto ascoltare la loro storia quattro volte ha incantato il pubblico della fiera del libro di Napoli.

Il riscatto delle sorelle Pilliu

Proprio una puntata delle scorse edizioni de Il Testimone ha portato a conoscere la storia di Savina e Maria Rosa Pilliu che ha dei risvolti anche paradossali. Tutto inizia davanti al Parco della Favorita, centro di Palermo, un terreno suscita l’interesse di un costruttore, poi condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Sono gli anni 80. Per edificare un palazzo di nove piani deve acquistare e abbattere tutte le casette che stanno intorno: riesce a prenderle tutte tranne quelle della famiglia Pilliu. Intorno a quelle case girerà la storia della mafia e dell’antimafia degli ultimi trent’anni. Solo perché il nonno, e le sorelle poi, si ostinano nel no.
Il costruttore se ne infischia e va avanti, dichiarando che tutta l’area è sua, e con le ruspe danneggia l’abitazione delle Pilliu, che denunciano, iniziando una battaglia trentennale. Alla fine lui verrà condannato per concorso esterno, e dopo trent’anni dovrà corrispondere alle sorelle un risarcimento di 780.000 euro, che però non può versare, perché il patrimonio gli è confiscato. Lo Stato però manda una cartella esattoriale alle Pilliu, chiedendo il 3% sulla somma.

È qui che arrivano Pif e Marco Lillo. Conoscendo nei minimi dettagli la vicenda e, soprattutto, per dare una mano alle Pilliu a pagare i tributi della cartella esattoriale.

L’idea del libro Io Posso nasce con tre obiettivi base: cedere i diritti d’autore alle protagoniste del libro a Savina e Maria Rosa per coprire la somma di 22.840 euro richiesti dalla cartella e con quanto venduto finora hanno quasi raggiunto questo primo traguardo; ricostruire le case di Piazza Leoni (anche qui i cittadini e i privati si stanno facendo avanti) e, soprattutto, far conoscere a tutti questa storia perché anche i giudici in futuro non la trattino come una pratica qualsiasi.

Un racconto che dimostra anche quanto lo Stato possa essere contraddittorio e maldestro in situazioni come questa e di come l’impegno civile di gente comune sia provvidenziale, riuscendo a fare molto di più delle istituzioni: “Per provare a tutti che, anche quando lo Stato si distrae, tutti noi possiamo fare qualcosa per rimettere le cose al loro posto”.

Pif e Marco Lillo si sono messi a servizio della storia per raccontare la feroce sequenza dei fatti facendo servizio pubblico e risvegliando le coscienze con un libro dal titolo che vuole sovvertire il significato negativo di quel ‘Io posso!’, affermazione in genere usata dai prepotenti e dai mafiosi. In questi mesi hanno detto molte volte che il finale di questa storia si deve ancora scrivere eppure, nonostante le persone abbiano aderito con entusiasmo, tanto da farli restare per tanto tempo in vetta alle classifiche, c’è una nota triste che lascia l’amaro in bocca: la morte improvvisa di Maria Rosa Pilliu, se si pensa che insieme alla sorella Savina ha combattuto gran parte della sua vita: “Purtroppo Maria Rosa non ha neanche avuto la possibilità di godersi questi momenti in cui il mondo si è accorto il sacrificio che hanno fatto in quanto era ammalata di Alzheimer. È una nota malinconica. Il libro non compensa 30 anni di sofferenza però il fatto di andare alle presentazioni e addirittura a Palermo c'è stata la standing ovation per lei e la sorella Savina. Nonostante l'epoca Covid al funerale di Maria Rosa hanno partecipato molte persone per rendere omaggio a una persona spesso dimenticata nonostante il suo atto di eroismo" ricorda Pif parlando della scomparsa della donna avvenuta a metà agosto.

Il ritorno in autunno de Il Testimone e il nuovo film da regista

Definire con un’unica parola cosa fa Pif, al secolo Pierfrancesco Diliberto, è la cosa più complicata che si possa fare. Con disinvoltura e il suo senso dello humour riesce a essere scrittore, giornalista, attore, regista e conduttore ed è riuscito a conquistare le persone che lo seguono in ogni sua impresa.

Da due settimane è di nuovo in coppia con Michele Astori per il programma radiofonico I Sopravvissuti ma l’autunno sarà un mese caldo per Pif con l’uscita del suo terzo film da regista ‘E NOI COME STRONZI RIMANEMMO A GUARDARE’, una graffiante commedia sul mondo del lavoro che racconta le rocambolesche avventure di un rider interpretato da Fabio De Luigi, Ilenia Pastorelli e anche da lui dove si è ritagliato un ruolo secondario.

Nei prossimi giorni, però, ritorna in tv su Sky Documentaries la nuova attesa stagione de Il Testimone. Dopo alcuni anni di pausa, la notizia che Il Testimone sarebbe stato di nuovo in tv ha reso tutti felici, non vedendo l’ora di vedere le nuove puntate dove, tra queste ci sarà una puntata dedicata a Ercolano e su tutte quelle realtà che coese stanno smantellando il sistema del pizzo.

Il successo di Ricomincio dai Libri

Pif è stato il fiore all’occhiello di quest’edizione di Ricomincio dai libri, ma non solo la sua presenza ha attirato tantissima gente lo scorso weekend alla Galleria Principe di Napoli, che è stata viva e con tanti eventi clou con scrittori e artisti da box office come Maurizio de Giovanni, Erri De Luca, Enrico Ianniello e Sabina Guzzanti.

Ha fatto bene al cuore vedere la Galleria che ha brulicato di persone che, dotate di Green Pass, si sono aggirate tra gli stand delle case editrici che hanno aderito, dimostrando quanto si ha voglia di cultura e quanto essa faccia bene a Napoli.

Onore e merito va alla caparbietà dell’ associazione Ricomincio dai Libri presieduta da Deborah Divertito che, con la collaborazione di alcune associazioni attive sul territorio, è riuscita a realizzare senza nessuna sovvenzione la settima edizione della fiera del libro arginando qualsiasi ostacolo mettendo in piedi un programma tra i più memorabili.

Questa edizione ha rappresentato un risveglio dopo un anno di pandemia in cui le persone, quasi incredule, sono tornate a respirare cultura, a vivere gli incontri. L'atmosfera che si è respirata è stata quella di una festa, si sentiva quella gioia di rivedersi dopo tanto tempo e di poterlo fare intorno ad una passione, quella della lettura, che non trova in questa città mai lo spazio giusto. Finalmente il Libro non è più visto come oggetto ma come un mondo da scoprire, analizzare, studiare, immergersi” dichiarano gli organizzatori di Ricomincio dai libri I bar e i locali presenti in Galleria Principe sono stati dei veri e propri catalizzatori sociali, somigliando un po’ ai bar dell’ ‘800, dove scrittori, autori, pubblico si sedevano intorno a un tavolino a parlare di libri e di progetti”.

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