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In giro con Antonia

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A cura di Antonia Fiorenzano

Castellitto e De Angelis: “Sabato, domenica e lunedì e Non ti pago due racconti sull’evoluzione della famiglia”

Sono stati presentati al Torino film festival i due adattamenti filmici di Eduardo De Filippo in onda il 14 e 21 dicembre su Rai1. Protagoniste femminili Maria Pia Calzone e Fabrizia Sacchi

Per noi giovani aspiranti teatranti Eduardo De Filippo era come Vasco Rossi, ma la cosa che mi aveva colpito era il suo aspetto così minuto e gracile eppure così vigoroso e lucente, ricco di energia. Da allora, io l'ho sempre visto come una sorta di ex voto”. Sergio Castellitto descrive così la prima volta che ha visto recitare Eduardo in teatro, proprio in uno di quei spettacoli che molti anni dopo lui porterà in tv Natale in casa Cupiello, un film diretto da Edoardo De Angelis che tra riserve e attese lo scorso Natale è andato in onda su Rai 1 facendo il boom di ascolti. Dopo un anno, De Angelis e Castellitto provano a bissare il successo con due nuove trasposizioni filmiche, "Sabato, domenica e lunedì" e "Non ti pago", in onda su Rai 1, rispettivamente, il 14 e il 21 dicembre.

Presentati in anteprima esclusiva alla 39esima edizione del Torino Film Festival, "Sabato, domenica e lunedì" e "Non ti pago" rientrano nella Collection De Filippo, un ambizioso progetto di PicoMedia e Rai Fiction dove sono proposti i capolavori teatrali di Eduardo De Filippo, che con Natale in casa Cupiello creano una trilogia unita da un tema essenziale nella drammaturgia di De Filippo, la famiglia specchio del cambiamento sociale e culturale italiano.

Pilastri di questa trilogia sono la regia originale di Edoardo De Angelis e le interpretazioni camaleontiche di Sergio Castellitto in cui, ciascuno nei propri ruoli, mettono in scena le relazioni, i conflitti e gli affetti che animano la famiglia raccontando, soprattutto, come i legami tradizionali si sfaldino per poi faticosamente ricomporsi nel momento in cui la modernità irrompe nella tradizione dopo le distruzioni del dopoguerra e fino agli anni dell'abbondanza del boom economico.

La crisi del patriarcato in "Sabato, domenica e lunedì" e "Non ti pago"

La famiglia è al centro di questa trilogia che mette al centro le storie di personaggi così diverse calati in momenti storici significativi per la società italiana. 

In Sabato, domenica e lunedì e in Non ti pago si intravedono le mutazioni che subisce la famiglia nell'Italia degli anni '50 dove l’idea di patriarcato inizia a scricchiolare.

“C'è un vero Big bang della famiglia. Eduardo percepisce il disorientamento e lo sgretolamento e lo mette insieme ricercando un nuovo ordine dove le figlie non si vincono al bancolotto - sostiene il regista Edoardo De Angelis - . Abbiamo voluto raccontare l’evoluzione della classe borghese che c’è stata in quegli anni e che inevitabilmente ha inciso sul concetto di famiglia. Abbiamo iniziato nel 1950 dove ci sono i primi vagiti della borghesia dov’è ancora molto forte la dimensione popolare del dopoguerra. In Non ti pago invece siamo nel pieno degli anni ‘50, la famiglia inizia a cambiare i connotati in cui si fa strada il sogno dell’arricchimento immediato attraverso il gioco. Fino ad arrivare a una dimensione di borghesia veramente ricca come quella rappresentata in Sabato Domenica e Lunedì cambiando i segni importanti all’interno della composizione della famiglia e la sua disgregazione attraverso Peppino Priore il quale percepisce ancora con razionale lucidità i contorni delle belle cose di cui ha saputo riempire la sua casa, mentre la loro sostanza si è deteriorata a causa della sua gelosia”.

Girati a Napoli in primavera e in estate, Sabato, domenica e lunedì e Non ti pago sono due adattamenti dove sono stati fondamentali l’idea del tempo in cui in regista con il numeroso cast dei due film si è potuto sedere e ragionare rileggendo i testi originali e valutare l’efficacia dei copioni adattati trovando un punto di equilibrio tra il mondo e la lingua della drammaturgia eduardiana e nuove chiavi di lettura che dessero uno sguardo contemporaneo dando armonia ai due film.

Un lavoro meticoloso fatto per tutti e tre i film dove De Angelis ha garantito ai suoi attori la libertà rispettando le regole del racconto. “Edoardo mi ha sempre fatto sentire protetto e ha permesso di lavorare in un contesto di fraternità e ciò ha portato bellezza e magia a questa trilogia ed era il nostro sogno” dichiara Sergio Castellitto in video collegamento da Roma.

Drammi travestiti da commedie

Secondo Sergio Castellitto che veste i panni dell’eccentrico giocatore Ferdinando Quagliuolo in Non Ti Pago e dello stravagante e passionale Peppino Priore in Sabato Domenica e Lunedì un’importanza rilevante di questo progetto sta nell’evoluzione del linguaggio: “Tempo fa lessi degli appunti che Andrea Camilleri scrisse su Eduardo quando curava le produzioni delle registrazioni delle commedie di De Filippo degli anni '60. All’epoca fu chiesto a Eduardo di cambiare una battuta per evitare problemi con la censura in un periodo in cui il potere democristiano era preponderante. Oggi non avrebbe fatto scalpore rispetto ad altre parole che nella nostra attualità davvero indignerebbero. Mi colpisce il cambiamento della censura del linguaggio specchio dei tempi. Attraverso il suo linguaggio, talvolta beffardo e sprezzante, si avverte quanto sia vero il fatto che le sue opere fossero tragedie travestite da commedie. E’ stato emozionante essere in questi due film con due personaggi differenti tra loro dove però si sente la visione comune di un mondo ”.

Proprio su questa dicotomia Edoardo De Angelis ha costruito questi adattamenti e ha indirizzato il lavoro con gli attori. “De Filippo ha saputo cogliere il dolore degli esseri umani che si presenta in ogni momento storico. Se analizziamo le opere di De Filippo sono tecnicamente delle tragedie eppure nella percezione popolare tramandata attraverso i decenni sono testi che fanno ridere, nonostante la sofferenza. Credo che uno dei lasciti di De Filippo sia la capacità di far convivere dolore e gioia" sostiene De Angelis.

La visione di De Angelis sul teatro di Eduardo

"Eduardo era un attore che scriveva e ciò ha aiutato il salto verticale che consente il cinema,mettendo in luce l'aspetto psicologico e per certi versi nevrotico del suo mondo e dei suoi personaggi. Abbiamo avuto grande rispetto ma senza essere sottomessi al grandezza di Eduardo", dice Castellitto riflettendo a come si sono rapportati nel vestire i personaggi eduardiani, pieni di umanità e disincanto, i quali rivivono in un linguaggio rielaborato da Edoardo De Angelis.

In questi giorni De Angelis è impegnato sul set di un altro adattamento televisivo quello di La vita bugiarda degli adulti tratto da Elena Ferrante che sta girando in questi mesi a Napoli con Valeria Golino ma è riuscito a ritagliarsi questa giornata al festival di Torino per presentare nella sezione speciale dedicato alle trasposizioni filmiche tratte da capolavori del teatro Sabato domenica e lunedì e Non ti pago, due film che andranno in onda a dicembre su RAI1 in cui il tocco visionario del regista campano non manca. 

Realizza due film dall’impianto diverso con atmosfere estetiche appropriate per i due film dove via via  i costumi e scenografie diventano più colorati e sgargianti testimoniando in singole caratteristiche e piccoli dettagli le bizzarrie, le stravaganze dei numerosi personaggi che vivono quei piccoli inferni familiari all'interno delle mura di quegli appartamenti di Posillipo dove vive la famiglia Priore in Sabato, domenica e lunedì e della Riviera di Chiaia dove Ferdinando Quagliuolo è in conflitto perenne con la moglie e la figlia in Non ti pago.

Le donne di "Sabato Domenica e Lunedì" e "Non Ti pago"

Ad interpretare le mogli di Sergio Castellitto nelle due commedie De Angelis ha scelto Fabrizia Sacchi e Maria Pia Calzone.

L’attrice napoletana Fabrizia Sacchi interpreta Donna Rosa Priore in Sabato, Domenica e Lunedì, il cardine della sua splendida casa e della sua esuberante famiglia.

Sabato domenica e lunedì è una guerra familiare. Rosa Priore come Filumena Maturano sono degli archetipi. Ho lavorato basandomi sull'istinto mettendomi a completa disposizione del testo di Eduardo scritto in una lingua teatrale perfetta, con dialoghi altrettanto perfetti. E’ stato un regalo farlo perché per un attore significa dare fondo a tutte le sue potenzialità” riflette Fabrizia Sacchi onorata di avere avuto la possibilità di interpretare un personaggio che negli anni ha visto alternarsi Pupella Maggio, Anna Bonaiuto e Sophia Loren.

Per i napoletani sono testi che fanno parte nel DNA. Per Maria Pia Calzone che è la protagonista di Non Ti Pago ricoprendo il ruolo di Donna Concetta Qualiuolo, una donna che anche con fermezza cerca di tenere a bada le intemperanze del marito Ferdinadno, prima del divertimento e della soddisfazione di stare in non ti pago c'era la paura di affrontarlo:"La commedia è matematica e in questo caso si tocca un testo sacro. Anche io concordo che le donne di de Filippo sono iconiche, sono donne accoglienti ma che combattono e che hanno una visione della loro femminilità. Vogliono tenere insieme i pezzi della loro famiglia e cercano di comunicare ciò".

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