Intervista a Lello Arena: “Seguire Spartafelix farà bene alla salute e all’umore, restituendo alla gente la sana allegria”
L’attore e il regista Luciano Melchionna raccontano la piattaforma di intrattenimento in cui gli artisti possono interagire direttamente con il pubblico e che nel primo giorno ha avuto un boom di accessi
Lello Arena e il regista Luciano Melchionna rimettono al centro il rapporto tra artista e spettatore attraverso performance online con Spartafelix, la piattaforma digitale di intrattenimento da loro ideata che nel giorno di Pasqua è in rete con performance di teatro e musica della durata di 15 minuti dove sarà essenziale il coinvolgimento diretto con gli spettatori. Un esordio che ha subito incontrato i favori del pubblico, registrando oltre mille accessi durante la prima giornata.
Quando un anno fa tutto si è fermato Lello Arena era appena stato diretto in teatro da Melchionna con l’adattamento di Perenti Serpenti e ora sono di nuovo insieme per questo progetto pensato proprio per coinvolgere e supportare gli artisti che lavorano in teatro, dando l’opportunità di esibirsi tutti i giorni, escluso il lunedì, in una stanza della piattaforma, chiamata Krypta, instaurando una partecipazione interattiva con gli spettatori che accederanno sul sito. Chiamata così perché secondo Melchionna e Arena gli artisti sono dei sopravvissuti e fortificati dalla capacità di adattarsi a tutto, Spartafelix ha due obiettivi: dare lavoro a coloro che sono inattivi e proporre una nuova modalità di fruizione che sfrutti le potenzialità del mondo digitale per superare la logica passiva e fredda dello streaming.
Non solo film e serie tv, ma negli ultimi mesi anche il teatro si è spostato in streaming: non sono mancati gli esperimenti fatti da molti dei teatri italiani come il nostro Teatro Stabile Mercadante, il Teatro Bellini e il Teatro Diana, infatti potrebbe diventare un nuovo modello di fruizione valido che potrebbe essere integrato quando i teatri riapriranno anche per aiutare le produzioni teatrali. “Sarà un nuovo modo di fruire della fantasia e del talento degli artisti, e non sarà teatro, ci teniamo molto a ribadirlo. Il teatro continueremo a farlo eccome, parallelamente, perché non muore mai, non può morire. Una cosa non esclude l’altra, e si adegua ai tempi” sostiene il regista Luciano Melchionna noto per aver diretto e creato lo spettacolo Dignità Autonome di Prostituzione.
Come funziona la piattaforma Spartafelix
Anche coloro che sono più riottosi alla tecnologia accedere alla piattaforma di Spartafelix è semplice. “Io sono riottoso alla tecnologia, se ce l’ho fatta io, vuol dire che si accede facilmente!!” garantisce Melchionna “Si entra nel sito www.spartafelixland.eu e si seguono le indicazioni che troverete nei bottoni ‘chi come dove quando perché’, una volta registrati si prenotano le stanze scelte, agli orari scelti, dopo aver cliccato sulle foto dei personaggi e aver visto i video di presentazione di ognuno”.
L’interazione con il pubblico è il punto nevralgico di Spartafelix, cosa che la rende innovativa rispetto alle altre esperienze di teatro circolate sul web. Pagando un biglietto dal costo simbolico di 1 Euro lo spettatore assisterà alla performance selezionata dove lui stesso diventerà uno dei protagonisti insieme agli altri spettatori, infatti l’attore stimolerà i viandanti (così è definito il pubblico) come se fosse un jazzista. “Vedere per credere. Ogni personaggio coinvolgerà il pubblico a modo proprio ma senza mai invaderlo, una cosa che anche in Dignità Autonome di Prostituzione non ho mai voluto: si coinvolge chi vuole esser coinvolto e fin dove vuole, nel rispetto di ogni resistenza o timidezza. Il divertimento è assicurato per tutti” dice il regista.
Non manca la sezione ‘Replay’ dove gli spettatori potranno rivedersi nelle performance in cui sono stati coinvolti per poi condividerle sui propri account social.
L’idea di Spartafelix
“Sono tutti personaggi inediti e li abbiamo creati in assoluta collaborazione con ogni artista. Lello Arena e io solletichiamo desideri di libertà e di creatività, guidiamo e creiamo una griglia di invenzioni e tormentoni e uscite di ‘emergenza’, così come si fa in genere nel nostro lavoro anche per aiutarli a tenere a fuoco l’obiettivo. In seguito sottoponiamo a test infiniti i personaggi, punzecchiandoli e provocandoli con estrema cattiveria affinché sappiano reagire ad ogni eventuale stimolo” racconta Melchionna assicurando che tutti gli spettacoli presenti in questo cartellone in continuo working progress saranno sorprendenti ed esilaranti, inoltre, non mancheranno all’interno delle performance gli interventi di numerose guest star.
Tra i vari lockdown che si sono susseguiti, Arena e Melchionna hanno creato Spartafelix rendendolo tecnologicamente sempre più sofisticato. L’idea è venuta a Lello Arena essendo molto attratto dalla tecnologia, tanto da essere definito da Luciano come un super cyber curiosissimo: “Lello ha cercato di tirarmi dentro questo mondo che io non conoscevo ed evitavo il più possibile, e per questo, e tanto altro ancora, lo ringrazio di cuore. Durante il primo lockdown infatti avevo pensato di fare dei miei artisti/prostitute delle ‘cam girls’, come quelle che si vendono nei siti porno, ma al dunque ho fatto saltare tutto: non volevo che facessero i loro monologhi on line, non mi stimolava. Il teatro, come scriviamo nel progetto si fa nei luoghi deputati, in presenza, in carne ossa e sudore. Da qui l’idea di sperimentare una nuova formula di recitazione/non recitazione: mettere a frutto i tanti anni di avventure sul campo, da parte nostra e dei nostri artisti strepitosi, per provare ad inventare personaggi a 360 gradi, capaci di relazionarsi con le richieste del pubblico, dal vivo, occhi negli occhi”.
Arena e Melchionna anche protagonisti
Lello Arena e Luciano Melchionna non si limitano solo ad aver ideato Spartafelix e a supervisionare la parte creativa legata allo sviluppo dei canovacci e personaggi, ma saranno anche tra gli artisti che si esibiranno e gestiranno le krypte della piattaforma.
Per chi sentisse la mancanza di Dignità autonome di prostituzione non resterà deluso perché Luciano Melchionna metterà a frutto l’esperienza maturata con Dignità Autonome di Prostituzione, inserendo nella performance interattiva il personaggio di “Anya, prostituta slovacca” interpretata da Betta Cianchini, oltre a utilizzare lui stesso la stessa Krypta per provinare gli eventuali aspiranti ‘Spartiati’ come si chiameranno gli artisti di Spartafelix. “Non ci saranno i monologhi, l’approccio di Dignità Autonome di Prostituzione con Spartafelix sarà con una Krypta gestita da uno dei personaggi/prostitute, Anya che farà da padrona di casa e lei inviterà altri personaggi di Dignità Autonome di Prostituzione a intervenire in questa Krypta dedicata e io stesso che sarò Papi Melchionna farò delle incursioni nelle performance visto che Anya ha da sempre dei battibecchi con me, il Papi. Non paragono il resto della mia prole artistica al mio figlio ‘cult’, sarebbe sciocco. Ogni progetto ha il suo perché e se è pensato con passione e professionismo non credo ci si debba preoccupare di deludere, specie se gli strumenti e i mezzi di fruizione sono diversi, ma trovavamo assolutamente adeguato dare una pillola di Dignità visto che in qualche modo si può comunicare direttamente con il pubblico”.
Lello Arena, invece, sarà protagonista di Dicitencello a Lello, uno sfogatoio dove verranno dispensati consigli terapeutici non convenzionali.
Intervista a Lello Arena
Arena, tra i vari lockdown avete messo a punto Spartafelix per aiutare gli artisti che lavorano in teatro. A chi è venuta l’idea? E perché bisogna seguire la vostra piattaforma?
“L’interazione rende Spartafelix un posto dove la gente può arrivare e chiedere che gli si faccia compagnia. Da qui è nata l’idea: condividere non solo un momento d’arte ma anche frammenti di vita quotidiana. Uno sfogo, una ristata, una riflessione anche questo è Spartafelix. Spartafelix è qualcosa di veramente innovativo. Poi, questo progetto nasce anche per dare un’occasione di sostegno economico agli artisti che a causa della pandemia hanno perso tanto. Seguire Spartafelix farà bene alla salute, all’umore. L’intento è quello di restituire alla gente quella sana allegria che da troppo tempo manca.”
Quanta della sua creatività c’è in questo esperimento sul web?
“Sono un fan della tecnologia quindi la mia creatività ha trovato terreno fertile grazie a questo esperimento.”
Insieme a Massimo Troisi e a Enzo De Caro, lei è nato come innovatore e oggi elabora questa nuova formula per fare teatro. Tante delle cose fatte da lei tra cinema, tv e teatro sono diventati dei cult. Su questa scia potrebbero anche essere le performance su SpartaFelix?
“La nostra missione è quella di far diventare Spartafelix un vero e proprio momento di spettacolo. Non vogliamo equiparare la piattaforma al teatro, che è ben altra cosa. Poi se divettasse un ‘cult’ ne saremmo entusiasti”.
Un’apparizione con Enzo De Caro sulla piattaforma potrebbe esserci?
“Finché c’è vita c’è speranza…”
Lei ha ideato la stanza “Dicitencello a Lello”: una sorta di sfogatoio con consigli terapeutici non convenzionali. Cosa ci dobbiamo aspettare e come sarà strutturato questo momento da lei gestito?
“Ho pensato a uno sfogatoio vero e proprio. Storie personali di gente che parla con gli gnomi, che ha aperto l’armadio e ha visto la madonna, che parla con le sirene mentre guarda il mare a Posillipo. Sono storie che ho sentito tante volte e che fanno passare i protagonisti per “pazzi”. Ecco vorrei accogliere queste storie. Dare vita ad un catalogo di disperazioni fantastiche, ascoltare storie straordinarie senza far passare i protagonisti per gente da inviare presso i vecchi manicomi. Proverò ad accoglierli, ascoltarli come nessuno ha mai fatto.”
A un artista come lei il contatto con il pubblico teatrale sarà mancato. Quando finalmente si ritornerà nelle sale, cosa avrà voglia di portare in scena? Da cosa ricomincerà?
“Spero presto di ritornare in teatro e riproporre Miseria e Nobiltà, l’adattamento messo in scena insieme a Luciano piaceva molto al pubblico ma purtroppo la pandemia ci ha fermato.”