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In giro con Antonia

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A cura di Antonia Fiorenzano

Andare in giro alla scoperta di ciò che accade incontrando personaggi e persone per raccontare storie, fatti e notizie dove non manca quel pizzico di curiosità. A cura di Antonia Fiorenzano

In giro con Antonia

Dal film di Sorrentino alla serie Vincenzo Malinconico, Avvocato: l’anno d’oro di Massimiliano Gallo

Intervista all’attore che in questi mesi è stato impegnato in 5 produzioni tra I Bastardi di Pizzofalcone 3 e l’atteso adattamento de Il Silenzio Grande di Gassmann. Nonostante sia impegnato sul set della serie tratta dai libri di De Silva ha voluto ritagliarsi una data estiva per lo spettacolo Resilienza 2.0, domenica a Teatro di Cortile

L'anno decisivo della virata per la carriera di Massimiliano Gallo. 
Tra serie TV e cinema, l'attore napoletano si è fatto letteralmente in 5 per i set de I Bastardi di Pizzofalcone 3, Imma Tatarranni 2, Il Silenzio Grande e l'atteso È stata la mano di dio, il film di Paolo Sorrentino prodotto da Netflix (ispirato all'infanzia e adolescenza del regista premio Oscar e che secondo i rumors e la rivista Variety potrebbe essere al Festival di Venezia). 

Cinque ruoli diversi in cinque storie che sono totalmente agli antipodi e che metteranno in luce la versatilità di Gallo. 
Sono produzioni girate tra prima e la seconda ondata della Pandemia: il set de I Bastardi è stato chiuso dal lockdown nella primavera 2020 ed è stato uno dei primi a riaprire a Napoli. Qualche mese dopo, sempre a Napoli, quando l'Italia oscillava tra le zone arancioni e rosse, in una villa di Posillipo girava l'adattamento cinematografico del successo teatrale scritto da  Maurizio de Giovanni de Il Silenzio Grande diretto sempre da Alessandro Gassmann, un ruolo amato da Massimiliano, che gli è stato cucito addosso quasi come se fosse una seconda pelle. Uno spettacolo che ha incantato gli spettatori e che anche al cinema a potrebbe avere lo stesso successo con l'auspicio di presentare e lanciare Il Silenzio Grande da una ribalta internazionale. 

In questi giorni si divide tra le riprese della seconda stagione di Imma Tataranni che terminerà a metà agosto per poi ritornare a settembre a Salerno sul set di Vincenzo Malinconico, Avvocato la serie di Rai1 che nel 2022 lo vedrà super protagonista. 
È grintoso e gioioso per dare il volto a Vincenzo Malinconico. Spesso sul suo profilo Instagram è pubblicato uno scatto dal set  che testimonia il suo entusiasmo per essere in questa avventura tratta dai romanzi di Diego De Silva.

Diviso tra un set e l’altro, Massimiliano Gallo insieme a un centinaio di artisti come Fabrizio Gifuni e Vittoria Puccini, ha anche fondato UNITA, l’associazione per aiutare gli attori, soprattutto i giovani e con maggiori difficoltà,  per cercare soluzioni concrete a problemi che da anni affligge la categoria e che con la pandemia sono stati messi ancora più in risalto: “Mi sento onorato di aver contribuito al miracolo di UNITA, facendo parte del direttivo per un anno. E’ rappresentata dai più grandi attori del cinema italiano che si sono messi a servizio per proteggere i colleghi più deboli che non hanno una forza contrattuale. Non è legata a nessun partito ed è nata per scrivere un contratto destinato agli attori che lavorano nell’audiovisivo e che ancora non esiste e per riscrivere anche quello destinato al teatro che è ormai vecchio”.

Lo raggiungiamo al telefono durante un momento di pausa delle riprese di Imma Tataranni per parlare della parentesi teatrale che ha voluto a tutti i costi ritagliarsi per l'unica data estiva di Resilienza 2.0 che sarà a Napoli, domenica 18 luglio all'interno di Teatro di Cortile, la rassegna che si svolge a Palazzo Firrao organizzata dal Teatro Pubblico Campano che quest’anno, s'inserisce nella programmazione de ‘La Campania è Teatro, Danza e Musica’.  E’ profondamente rattristato dalla notizia della morte dell’attore Libero De Rienzo appresa poco prima. Con lui aveva girato il film Fortàpasc: “Oggi è un giorno di lutto per me. Ancora non riesco a crederci. Era un attore straordinario e una persona speciale, forse troppo sensibile per questo ‘nostro mondo’”.

Intervista a Massimiliano Gallo

Dopo lo stop, lo scorso luglio sei ripartito dal teatro con Resilienza 2.0, dove si davano “comiche istruzioni per risorgere da un disastro”. Quest’anno, invece, con Resilienza cambi rotta. Come l’hai variato?
“Non è rimasto quasi nulla dello spettacolo dell’anno scorso. Questa volta racconterò la resilienza come atto d’amore, leggendo ciò che è legato a esso. Dopo quello che abbiamo passato, raccontare di nuovo la quarantena non mi va. Questa volta si indaga sulla capacità dell’essere umano di resistere e di adattarsi”.

Ma i sedici mesi della Pandemia hanno davvero migliorato l’essere umano? O è solo un’idea romantica?
“Era una romantica speranza che avevamo quando è iniziata la Pandemia ma l’umanità non si è affatto risvegliata migliore. Passata la paura iniziale dei mesi iniziali ognuno poi ha reagito in un modo. Personalmente durante il primo lockdown, io ho cercato di mandare messaggi positivi leggendo poesie.  Semmai, coloro che già erano buoni oggi lo sono di più e coloro che erano cattivi adesso ancora più cattivi. La Pandemia ha traumatizzato un po' tutti, pensiamo anche ai ragazzini che hanno vissuto come se un anno fosse stato cancellato perché tutto sospeso. Diciamocelo, ancora non sappiamo cosa accadrà in futuro e viviamo con la consapevolezza di adattarsi all’emergenza. E’ una situazione che ha fatto da lente di ingrandimento facendo scoprire le persone per quello che sono realmente”.

Quest’anno però sei stato impegnato almeno su 5 set ma non hai voluto rinunciare a quest’unica tappa teatrale all’interno della rassegna Teatro di Cortile. Rispetto all’anno scorso in cui Resilienza 2.0 rappresentava per te la ripartenza, questa volta qual è lo spirito nel tornare in scena dopo tanto tempo? 
“Ho avuto molte richieste per lo spettacolo ma quest’anno io non avrei potuto fare nessuna data perché sono sempre stato sul set e continuo a starci in queste settimane tra la lavorazione di Malinconico e la fine delle riprese di Imma Tataranni, ma  ci tenevo troppo a fare almeno una tappa. Riprenderò a fare teatro a gennaio con la ripresa della tournée de Il Silenzio Grande interrotta a causa dell’arrivo del Covid-19. Lo spirito con cui si torna è sempre esaltante.  Al di là dei luoghi comuni,  la cosa più bella per un attore è incontrare il suo pubblico dal vivo perché motiva il proprio lavoro. Io ritengo che un attore debba fare teatro, cinema e tv come avviene in Francia, in Inghilterra e in altri Paesi, ma per essere un attore completo è necessario incontrare gli spettatori perché è un altro modo di lavorare e che determina la propria crescita. Uno spettacolo diventa diverso quando ogni sera lo si porta in giro ed è legato al pubblico che tutte le sere cambia. L’interazione con il pubblico serve all’attore, altrimenti, non avrebbe più nulla da dire”. 

Sei stato impegnato in produzioni importantissime che annunciano quanto sarà magica la nuova annata sia in TV che al cinema. Dal cinema d'autore di Paolo Sorrentino alla raffinata commedia intimista de Il Silenzio Grande dove ritrovi Maurizio de Giovanni e Alessandro Gassmann con cui hai creato un sodalizio da  I Bastardi di Pizzofalcone (a settembre ritornerete con la terza stagione). Poi c’è l’arrivo della nuova serie Vincenzo Malinconico, Avvocato che proprio in queste settimane state girando tra Salerno e Roma. Insomma, un periodo propizio dove verrà fuori il tuo eclettismo.
“Penso che starò tutti i giorni su Raiuno (ndr. Ride). La mia intenzione è sempre stata quella di costruire un percorso dove alternare la commedia al film drammatico partecipando anche in produzioni indipendenti e sperimentali senza mai legarmi a un tipo di genere né tanto meno a un tipo di ruolo. L’anno prossimo in tv mi vedrete in tre ruoli completamente diversi e poi al cinema ci saranno E’ Stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, un sogno che si è avverato dopo la parentesi di The Young Pope e poi c’è Il Slienzio Grande di Gassmann un film a cui tengo tantissimo e speriamo ci riservi presto belle sorprese. Alessandro da sempre aveva in mente di farne anche un adattamento cinematografico e anche il cast del film è di alto livello con Margherita Buy e Marina Confalone che sono strepitose”. 

L’avvocato di insuccesso Vincenzo Malinconico tratto dai libri di De Silva e lo scrittore Valerio Primic de Il Silenzio Grande sono due ruoli che sono cesellati su di te…
“E’ vero, entrambi sembrano fatti su misura per me! In generale, i personaggi cerco sempre di cucirmeli addosso. Il personaggio di Valerio Primic già in teatro mi ha dato moltissime soddisfazioni. Questo grande scrittore, padre ingombrante è un ruolo bellissimo e con Gassmann abbiamo fatto un grande lavoro per costruirlo. Per quanto riguarda Vincenzo Malinconico, bé, forse mi ci ritrovo ancora di più nei suoi panni proprio per il suo sguardo ironico e genuino con cui osserva il mondo e affronta le sue avventure un po' sgangherate”.

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