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In giro con Antonia

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A cura di Antonia Fiorenzano

Andare in giro alla scoperta di ciò che accade incontrando personaggi e persone per raccontare storie, fatti e notizie dove non manca quel pizzico di curiosità. A cura di Antonia Fiorenzano

Foja, Dario Sansone: "Il nostro album è come Napoli, in bilico tra il sovrannaturale e il bisogno di rivoluzione"

Intervista al frontman della band napoletana per presentare il loro ultimo disco "Miracoli e Rivoluzioni"

"Miracoli e Rivoluzioni", l’ultimo album dei Foja, travolge l’ascoltatore senza usare troppi giri di parole per spiegare. E’ il lavoro della maturità artistica per la band napoletana, che in questo decennio si è imposta sulla scena proponendo un nuovo sound del folk partenopeo.

“Adesso ci sporchiamo le mani e sperimentiamo, spingendo il nostro tipico suono folk verso nuove contaminazioni”, spiega Dario Sansone, frontman della band e autore di buona parte delle loro canzoni.

Durante il lockdown, "Miracoli e Rivoluzioni" ha cambiato abito varie volte, consegnando al pubblico un disco vivo, che si è evoluto fino alla pubblicazione in cui generi diversi esistono per ‘vestire su misura’ le 12 canzoni che vanno dal rock al blues, alla canzone d’autore, all’elettronica, alle incursioni rap, a ballate acustiche e cavalcate up-tempo elettriche. Così possono esserci brani come "L'urdema canzone" che attinge alla canzone classica napoletana, al beat degli anni ‘60 e al pop anni ‘80 o "Nmiezo a niente" con Enzo Gragnaniello, più struggente e autoriale, passando per il rap romantico di "Santa Lucia cantata insieme a Clemetino.

Il dualismo tra sociale e amore

La vera novità sta anche nei testi che, letteralmente, rispecchiano i miracoli e la rivoluzione sintesi del dualismo metaforico presente nell’album. Canzoni d’amore che, come i miracoli, vanno oltre la comprensione umana, hanno a che fare con il sovrannaturale, le rivoluzioni, interiori e non, e richiedono l’intervento dell’uomo per trasformare gli eventi. Sono testi che, anche con una certa rabbia, raccontano storie di alienazione e di riscatto sociale, di dolore e di necessità di rivoluzione di noi stessi e infine di amore, quello vero, universale, a fare da sfondo a un lavoro corale e magnetico.

“E’ stato sangue, sudore e fatica l’impegno dedicato a 'Miracoli e Rivoluzioni', ma è valsa la pena. E’ venuto esattamente come abbiamo sempre voluto”, racconta Dario Sansone quando lo incontriamo nella sala di registrazione dove i Foja registrano e provano le loro canzoni.

“Ogni canzone è sedimentata nel tempo. E' un disco girovago, perché figlio di un nuovo modo di produrre musica per noi, non ha avuto fissa dimora, si è composto nel tempo. Alcuni brani sono stati lanciati anche molti mesi prima che 'Miracoli e Rivoluzioni' fosse finito, come nel caso di  'A mano ‘e D10S', dedicato anima cuore a Diego Armando e 'Duje comme nuje' che fa parte della colonna sonora di 'Yaya e Lennie - The walking liberty', il film di animazione di Alessandro Rak”.

Un album dall’anima cinematografica

Il sound delle canzoni di "Miracoli e Rivoluzioni" è molto cinematografico. Sarebbero perfette all’interno di un film. Confessa Sansone che è una cosa voluta. Il cinema è vitale per lui. Quando non c’è la musica, si dedica al lavoro alla MAD Entertainment per le produzioni dei film d’animazione. Con Alessandro Rak (il quale ha curato le illustrazioni e l’animazione di alcuni videoclip dell’album) e con tutto il team della MAD, Dario ha stretto un forte sodalizio artistico, diventando tra i pionieri del cinema d’animazione italiano. 'L’Arte della Felicità' e 'Yaya e Lennie - The Walking Liberty' di Alessandro Rak, Sansone è stato anche aiuto regista e per 'Gatta Cenerentola', che ha portato alla casa di produzione due David di Donatello, e ha anche firmato la regia insieme a Rak, Marino Guarnieri e Ivan Cappiello. L’influenza che ha il lavoro nella produzione cinematografica si sente nell'album dandogli quel tocco in più.

“Nell'ultimo decennio Napoli è esplosa a livello cinematografico. Ci sono anche delle produzioni estere che vengono dalle nostre parti con tanti registi che vogliono raccontare la nostra città, attratti dalle sue controversie e discrepanze. È un teatro e un cinema a cielo aperto. Però, dobbiamo recuperare un pubblico che torni nelle sale. Dopo questi due anni abbiamo capito che fruire l'arte dal vivo aiuta lo scambio tra gli esseri umani", dice Sansone.

Lo show case

Dopo due anni senza live, i Foja hanno bisogno di incontrare il loro pubblico in una dimensione più intima, per guardare a uno a uno negli occhi. Per questa ragione, partiranno con degli show case in Campania. Si inizia da Napoli a La Feltrinelli di piazza dei Martiri oggi alle ore 18.30, per raccontare la genesi e il concept del nuovo album. Inoltre ci sarà un live unplugged e a seguire il firma-copie dei cd pubblicati dall'etichetta Full Heads Records.

Del resto, non avrebbero potuto fare diversamente per questo album che per loro “più somiglia alla nostra città, sempre in bilico tra il sovrannaturale del miracolo e il bisogno di rivoluzione”.

(Video intervista a cura di Antonia Fiorenzano)

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