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In giro con Antonia

In giro con Antonia

A cura di Antonia Fiorenzano

Andare in giro alla scoperta di ciò che accade incontrando personaggi e persone per raccontare storie, fatti e notizie dove non manca quel pizzico di curiosità. A cura di Antonia Fiorenzano

Favino: "Se mi sono innamorato del cinema è per merito di Totò e di Ricomincio da tre di Massimo Troisi”

L’attore, insieme al regista Riccardo Milani, hanno presentato a Napoli il loro ultimo film Corro da te, commedia delicata che affronta senza retorica il tema della disabilità. Presto vedremo Favino in Nostalgia girato al Rione Sanità

Pierfrancesco Favino è un grande attore ma è nato conduttore” scherza il regista Riccardo Milani nel vedere Favino buttarsi tra la platea del cinema Metropolitan per raccogliere le improbabili testimonianze sul bizzarro sondaggio che ha lanciato per scoprire chi tra gli spettatori ha detto una grossa bugia per conquistare una persona. Dimostra ancora una volta di essere un mattatore, improvvisando e giocando con il pubblico in sala.

L’attore e il regista sono a Napoli per presentare il loro ultimo film, Corro da te, adattamento del film francese Tutti in piedi di Franck Dubosc, in cui il playboy Gianni, interpretato da Pierfrancesco Favino, per una serie di circostanze arriva a fingere di essere costretto su una sedia a rotelle per conquistare la giovane Alessia puntando tutto sulla pietà, per lui l’unico sentimento che è possibile provare nei confronti di un disabile. Ma quando incontra Chiara (Miriam Leone) donna solare e dinamica nonostante l’incidente che l’ha resa paraplegica, inizia a provare per lei tutt’altro tipo di sentimenti, pur continuando, suo malgrado a fingersi disabile.

Corro da te è una commedia delicata che affronta il tema della disabilità senza retorica e l’essere a tutti i costi perbenisti. In Corro da te si è lontani dal dramma, genere con cui di solito si tratta l’argomento. Milani con i suoi sceneggiatori punta sull’ironia: ci sono scene che fanno tanto ridere per le gaffe di Gianni dove vengono fuori i suoi pregiudizi ma, al tempo stesso, mostra con concretezza la quotidianità di chi è disabile. Momenti che coesistono in queste scene senza essere dissonanti e inappropriati.

Raccontare la normalità senza essere imbarazzati di fronte all’handicap è un altro concetto fondamentale in Corro da te. Fin dalla pre produzione del film, il regista ha voluto coinvolgere le associazioni e delle federazioni sportive per disabili. “Tutte le persone disabili ci hanno aiutato e partecipato direttamente, sia nella preparazione del film che durante le riprese. Ci hanno assistito tecnicamente e psicologicamente. Gli attori hanno imparato a stare su una sedia a rotelle e a comportarsi da disabili” spiega Riccardo Milani “La cosa che all’inizio ci ha spiazzato è quanto ci tenessero a farci capire l’ironia feroce che proprio loro fanno su sé stessi e la loro disabilità. È il loro modo di chiedere normalità. Ciò, per noi, è stato il via libera per poter essere meno politicamente corretti”.

Pierfrancesco Favino superstar

Pierfrancesco Favino conferma di essere tra gli attori più bravi e poliedrici del nostro cinema. Pochi sanno essere Buscetta e Craxi e poi, trasformarsi in pochi mesi, in un eccentrico e tontolone D’Artagnan, riuscendo a essere credibile alla stessa maniera.

È beniamino del pubblico. Fuori al cinema a flotte lo attendono. Lui saluta tutti e con entusiasmo fa i selfie con tutti. La sala è piena di gente. C’è chi urla ‘Evviva il cinema!’. Altri invece dicono che Corro da te è il primo film che li hanno riportati al cinema dopo questi due anni di Pandemia.

Le cialtronerie del suo Gianni e la sua redenzione per amore piacciono al pubblico. Anche i commenti che sono arrivati sono buoni arrivando a un’unica conclusione: un film che solleva lo spirito riflettendo su un tema ancora complicati da affrontare. Qualcuno ha detto anche di speranza.

Favino è emozionato di ascoltare le risate in sala con un film come Corro da te.

Ritorna contento a Napoli, città in cui ha trascorso l’intero autunno per girare al Rione Sanità Nostalgia per la regia di Mario Martone dove interpreta l’alter ego dello scrittore Ermanno Rea. “Se mi sono innamorato del cinema e della recitazione è per merito di Totò e di Ricomincio da tre di Massimo Troisi” dichiara Pierfrancesco Favino “Non sono il primo a dirlo ma Napoli ha dato e continua a dare tanto al cinema, al teatro e alla musica”.

Video interviste realizzate da Antonia Fiorenzano:

Pierfrancesco Favino

Riccardo Milani, regista Corro da Te

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