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In giro con Antonia

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A cura di Antonia Fiorenzano

Enzo Avitabile, duetto inedito con Biagio Antonacci: "Il nostro compito è spiazzare"

E’ in radio "Fatti miei", il singolo che unisce artisticamente i due musicisti e che annuncia l’uscita del nuovo album di Avitabile. Il cantautore partenopeo ci racconta di questo incontro

“Io non mi faccio mancare nulla! A me piace assaggiare la musica” è la filosofia di Enzo Avitabile che in questi giorni è in radio con "Fatti miei", il singolo scritto appositamente per lui da Biagio Antonacci e che anticipa il suo nuovo progetto musicale fatto d’incontri e di contaminazioni e che sarà anticipato a settembre. Sono le uniche cose che si sanno su questo nuovo album che resta top secret ma non è escluso pensare che potrebbero esserci collaborazioni come questa con Antonacci.

Composto come duetto, "Fatti miei" crea una coppia inedita, Avitabile e Antonacci. I due cantautori propongono un sound pop accattivante orecchiabile dal primo ascolto, in cui le due voci si fondono alla perfezione. “Quando Enzo mi ha chiamato chiedendomi una canzone per il suo nuovo album ero felicissimo e ho scritto questo brano di getto, subito dopo aver chiuso il telefono: testo e musica in 10 minuti! Enzo è poi intervenuto scrivendo in napoletano una parte di testo”, racconta Antonacci parlando della collaborazione con Enzo Avitabile. 

L’incontro artistico con Antonacci per Fatti Miei si unisce agli impegni che coinvolgeranno Enzo Avitabile nelle prossime settimane: la composizione della colonna sonora di un importante progetto cinematografico e la sua partecipazione al Pomigliano Jazz sabato 30 luglio con un concerto che ripercorre la carriera di Avitabile attraverso brani significativi, canti devozionali e incontri che hanno segnato la sua vita-musica. In scaletta, oltre a composizioni di Enzo Avitabile eseguite con un ensemble di 16 musicisti, trovano spazio anche omaggi a James Brown e Pino Daniele, a Duke Ellington e Sergio Bruni.

L’intervista

Avitabile, da dove è nato il desiderio di collaborare con Biagio Antonacci visto che lei ha proposto ad Antonacci di scrivere un brano per il suo nuovo album?

“Volevo essere stimolato da Biagio Antonacci. Gli ho chiesto di scrivere una canzone per il mio nuovo album, pensando a me. Dopo due giorni mi ha mandato questo pezzo particolarissimo che, le assicuro, era già apposto.  Successivamente c’ho messo il mio scrivendo in napoletano una parte di testo. È venuto un brano semplice ma al tempo stesso potente con un groove molto energico”

Antonacci ha composto musica e parole di Fatti Miei di getto. Cosa l’ha colpita di più quando ha ascoltato la canzone che non manca di dare spunti per riflettere?

“E’ una provocazione. Non è un invito alla chiusura ma è l’esatto contrario, anzi, incoraggia l’autenticità”. 

Fatti miei è il giusto mix tra il suo percorso artistico e quello di Antonacci. Così avete dato vita una canzone totalmente inedita e spiazzante per i fan che vi seguono.

“Il nostro compito è spiazzare. Uscire fuori dall’omologazione di noi stessi, da quella sorta di vestito che gli altri ci mettono addosso. La musica deve spiazzare perché deve sorprendere e questo sarà un disco di sorprese. C’ è un tessuto pop con canzoni prevalentemente in italiano. Dietro c’è il mio nuovo pensiero di musica. Mi piace la possibilità che il suono è in divenire giorno per giorno, che la tua musica cresce anche se a volte si torna indietro per recuperare tutte le tradizioni e forme per dare vita a nuove forme espressive”.

Si sta aprendo una nuova strada per la sua carriera e per la sua musica?

“Assolutamente sì! Il mio disco sarà innovativo sia per i contenuti che per i messaggi. È evidente che in questi ultimi anni la mia musica è sempre più legata al cinema per il rapporto consolidato che ormai ho con il regista Edoardo De Angelis di cui fanno parte la trilogia dei film tv tratti da Eduardo De Filippo e un altro progetto per il cinema molto grosso che a breve sarà annunciato per il quale ho dedicato molto tempo. Poi mi piace molto lavorare in teatro con Pippo Del Bono e fare incursioni come quelle che faccio con Peppe Servillo e Lello Arena. Penso che un musicista voglia toccare tutto come sintesi del proprio lavoro”.

Biagio Antonacci vi ha definito come dei musicisti sognatori e non ha mancato di sottolineare quanto il suo disco Meglio soul sia stato di ispirazione per lui. Lei, invece, come definirebbe Antonacci e il lavoro fatto con lui?

“Biagio è ‘nu principe! Come artista non ho avuto bisogno di scoprirlo, conosciamo tutti la sua sensibilità e il suo modo di sapere usare la parola senza retorica. Questa cosa mi è sempre piaciuta di lui. Però, con questa collaborazione dove la mia terra è la sua e la sua terra è la mia ho scoperto una persona stupenda. Ho trovato un amico con cui si può confidare e confrontare. Quando mi ha mandato la cassetta con il brano completamente prodotto da lui sono rimasto colpito dal suo atto di generosità. Gesti di gentilezza di altri tempi che ci auguriamo diventino gesti del futuro perché siamo nel pieno di un’epoca storica non bella dove oltre la pandemia c’è la guerra, i bambini soldati. Ecco che la gentilezza, la poesia e la musica possono contribuire a cambiare un po' il mondo”.

In queste settimane parteciperà a due grandi eventi: il ritorno del Jova Party, dove si rinnova il piacere di suonare con Jovanotti, e il Pomigliano Jazz…

“Lorenzo ti sorprende. È esattamente così come lo vedete, non nasconde nulla. È fantastico! Per quanto riguarda la mia partecipazione il 30 luglio al Pomigliano Jazz si tratta di un evento fortemente voluto da Onofrio Piccolo, dal maestro Mario Raja con l’orchestra napoletana di jazz e da me. E’ una produzione del festival bellissima, un’operazione musicale che si muove in modo viscerale nella nostra tradizione toccando la parte più devozionale della nostra musica, tinta da suoni che potrebbero appartenere a Duke Ellington o Tito Puente. Durante il concerto, non in maniera sistematica perché non è una lezione, parliamo anche dei suoni onomatopeici…”. 

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