rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
In giro con Antonia

In giro con Antonia

A cura di Antonia Fiorenzano

Andare in giro alla scoperta di ciò che accade incontrando personaggi e persone per raccontare storie, fatti e notizie dove non manca quel pizzico di curiosità. A cura di Antonia Fiorenzano

Arrivano al cinema le avventure tragicomiche di "Benvenuti in Casa Esposito"

Prodotto da Alessandro Siani, esce questo weekend il film liberamente ispirato al romanzo di Pino Imperatore. Una commedia che racconta gli esseri umani che ci sono dietro al sistema criminale. Tra gli interpreti Giovanni Esposito, Francesco Di Leva e Nunzia Schiano

Cosa succede se si è figlio di un boss della camorra ma si è troppo buoni per proseguire le sue orme nella criminalità? E' la croce di Tonino Esposito uomo dall'indole buona ma per tutti ritenuto troppo 'fesso' per prendere le redini degli affari di famiglia quando suo padre, noto boss del Rione Sanità, muore. Tonino ha fatto di tutto per compiacere il padre ma non è tagliato per fare il criminale. E' goffo nel riscuotere il pizzo, figurarsi a essere un assassino dal sangue freddo. Le cose si complicano quando la figlia Pina, studentessa che ha deciso di stare sempre più lontana dalle attività di famiglia si fidanza con il figlio di un magistrato.

Da qui si innescheranno una serie di peripezie che il maldestro Tonino dovrà affrontare come il rapporto irrisolto con il defunto padre, il quale non ha mai avuto stima di lui tanto da affidare la gestione degli affari di famiglia nelle mani di un altro affiliato lo spietato Pietro De Luca.

Su questo si poggia "Benvenuti in Casa Esposito" di Gianluca Ansanelli tratto dalla comicità graffiante delle pagine dell’omonimo libro di Pino Imperatore che da questo giovedì sarà al cinema aprendo la stagione cinematografica delle commedie italiane.

Un film che fa ridere dall’inizio alla fine ma che è costruito tenendo in piedi un delicato equilibrio dove i codici della commedia pura si confrontano con il dramma e la paura della camorra.

In questo dialogo tra comicità e tragedia si fa largo un altro argomento che, poi, è centrale nel racconto: il rapporto tra padre e figli.

Leggendo le pagine di Pino Imperatore sono rimasto affascinato dai personaggi del libro, e ho cercato di dargli una dimensione filmica, concentrandomi maggiormente sul rapporto padre figlia, che è stato arricchito di elementi narrativi inediti rispetto al romanzo come l’innamoramento tra Tina, la figlia di Tonino, e il figlio del magistrato” racconta il regista Gianluca Ansalone, già sceneggiatore di commedie di successo come 7 ore per farti innamorare, Omicidio all’italiana e dei film diretti da Alessandro Siani compreso l’ultimo “Chi ha incastrato Babbo Natale” che uscirà a dicembre.

Un film che comunque vuole lanciare un messaggio di positività attraverso due personaggi: la giovane Tina e la madre di Tonino, due generazioni di donne che danno l'input al buon Tonino a riflettere sulla possibilità di una vita diversa.

Tonino Esposito, antieroe comico per eccellenza, è impacciato, goffo, ingenuo e intimamente convinto di essere un duro, ma nel corso del film maturerà un dubbio: chi è veramente? Un “cattivo” come lo avrebbe voluto suo padre o un “buono” come suggerisce la madre? Il bene e il male sono due anime che convivono nel racconto ad ogni livello, nel protagonista ma anche nel suo nucleo familiare. Se Tonino infatti ambisce a seguire le orme di suo padre, Tina, sua figlia, disprezza profondamente la cultura dell’illegalità da cui proviene. Stesso discorso vale per la madre di Tonino, Manuela, una donna per bene che ha accettato di vivere accanto ad un criminale solo per amore di suo figlio”, spiega Ansanelli.

Giovanni Esposito è Tonino

Con il suo personaggio condivide il cognome, Giovanni Esposito è uno dei più noti e bravi caratteristi del panorama italiano. Sono numerosi i film e le serie tv in cui troviamo la sua inconfondibile faccia e In Benvenuti in Casa Esposito è protagonista assoluto. Il personaggio di Tonino è una grande opportunità per lui: ha fatto un lavoro di introspezione costruendo un un personaggio che cerca la sua identità per liberarsi dall'ombra di un padre ingombrante con cui non ha mai dialogato veramente, emancipandosi da lui avendo il coraggio di intraprendere una strada diversa.

Tonino Esposito e la sua storia rappresentano le due facce di Napoli: da una parte c’è la sua anima scura, fatta di illegalità, delinquenza, ignoranza, e dall’altra la sua parte bella fatta di umanità, calore, intelligenza, generosità, allegria. Perciò proprio nella redenzione finale di Tonino sta forse il messaggio più importante del film: un messaggio di speranza per tutta la città, affinché possa riscattarsi da un certo tipo di stereotipo criminale e mostrare al mondo la parte migliore di sé”, sostiene il regista.

Francesco Di Leva e Nunzia Schiano

Insieme a Giovanni Esposito c’è un gruppo di attori che generalmente si muovono nel genere drammatico come Antonia Truppo, due volte vincitrice del David di Donatello, che interpreta Patrizia la moglie di Tonino, e Francesco Di Leva ha il ruolo di Don Pietro De Luca, un personaggio ironico senza perdere credibilità presentando una caricatura del camorrista.

L’intento non era tanto di raccontare l’aspetto criminale del “sistema” quanto piuttosto gli esseri umani che ci sono dietro. È sempre da lì infatti che scaturisce la commedia: dall’essere umano. Perfino un boss sanguinario come Don Pietro De Luca, può apparire piccolo e fragile quando scopriamo che per cercare di elevarsi socialmente compra opere d’arte di cui non capisce nulla” dichiarano ad unisono Di Leva e Ansanelli.

A interpretare la suocera di Tonino Esposito c’è Nunzia Schiano già presente anche nell’adattamento teatrale del libro di Imperatore fatto alcuni anni fa. Lei è Assunta, alla quale stanno bene le attività poco legali in cui è coinvolto il genero e anche come nonna dimostra essere sui generis, che si dispera quando scopre che sua nipote Tina frequenta il figlio di un magistrato.

Nunzia Schiano è ormai una garanzia. Per lei il 2021 è stato un anno magico grazie all’interpretazione di Rosa, l’amorevole tata de Il Commissario Ricciardi, dove ritornerà nella prossima stagione, ma che l’ha mostrata in un ruolo inedito aprendole altre strade oltre la commedia.

C’è poi l’attore e scrittore Peppe Lanzetta, il cantastorie di Benvenuti in Casa Esposito, che accompagna lo spettatore del film essendo  la voce autentica di Napoli.

Un progetto targato Alessandro Siani

Distribuito da Vision Distribution, Benvenuti in Casa Esposito è stato prodotto da Massimo Di Rocco, Luigi Napoleone e Alessandro Siani, il quale ha anche curato la supervisione artistica del film.

Siani, che da lunedì vedremo per la prima volta insieme a Vanessa Incontrada al timone di Striscia la notizia, non si è limitato solo alla produzione e alla supervisione di Benvenuti in Casa Esposito ma ha anche scritto il testo del brano “Ciento rose”, cantato da Andrea Sannino.

Si parla di

Video popolari

Arrivano al cinema le avventure tragicomiche di "Benvenuti in Casa Esposito"

NapoliToday è in caricamento