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Giovedì, 25 Aprile 2024
In giro con Antonia

In giro con Antonia

A cura di Antonia Fiorenzano

Andare in giro alla scoperta di ciò che accade incontrando personaggi e persone per raccontare storie, fatti e notizie dove non manca quel pizzico di curiosità. A cura di Antonia Fiorenzano

Prima edizione di Interaction Napoli 2022: 28 artisti internazionali al Made in Cloister

Da oggi la rassegna biennale che ha come tema l’interazione dove gli artisti dialogano attraverso la loro arte con la struttura rinascimentale del Chistro di Santa Caterina a Formiello proponendo opere fruibili a tutti

Costruire insieme, dialogare, cooperare mostrando la propria unicità espressiva sono probabilmente le parole che rendono bene il significato di Interaction Napoli 2022, prima edizione di una rassegna internazionale con cadenza biennale, promossa da Fondazione Made in Cloister e curata da Demetrio Paparoni, che da oggi al 17 settembre 2022 sarà negli spazi del Chiostro di Santa Caterina a Formiello che ha come tema l’interazione.

La mostra

Installazioni site specific, ma anche tele e sculture dialogano tra loro e con la struttura rinascimentale del Chiostro realizzate da 28 artisti provenienti da tutto il mondo sono stati invitati a interagire tra loro, con lo spazio e il territorio per valorizzare le differenze e lavorare insieme, le singole opere, seppur espressione del lavoro personale di ogni artista, non vogliono essere percepite singolarmente ma in relazione all’insieme. Sotto il segno del linguaggio universale dell’arte, grandi nomi come Mimmo Paladino, Maurizio Cattelan, Julian Schnabel, Peter Halley e Joana Vasconcelos si confrontano con artisti di talento che si stanno affermando nel panorama artistico come Paolo Bini, Paolo Iacchetti, Nicola Verlato. Pittori astratti come Mario Neri incontrano noti maestri del figurativo della scena contemporanea come Nicola Samorì, trovando una loro armonia creando angoli e pareti uniche trovando un’armonia nella loro poetica.

“C’è stato un rimbalzo di entusiasmo tra noi facilitando gli scambi grazie anche a un’organizzazione pazzesca ” dichiara l’artista Mario Neri “L’’essenza di questo progetto è trovare dei punti di contatto efficaci e produttivi tra distanze non solo culturali e chilometriche ma anche di visione completamente diverse che riescono a trovare un’armonia nell’apparente dissonanza. Dove possono sembrare esserci dei limiti si creano delle possibilità, questa è stata la sfida e lo stimolo di Interaction Napoli”. Sono opere emblematiche che da sole potrebbero sollecitare un curatore a organizzare un'esposizione per la loro potanza. Sono visivamente incisive e colorate riuscendo a incastrarsi con le peculiarità dello spazio del Chiostro di Santa Caterina a Napoli fortemente connotato dalla sua storia secolare, ma anche con la sua luminosità per accogliere i napoletani appassionati o meno di arte. Molte delle opere presenti sono state realizzate e scelte per essere fruibili e accessibili anche per coloro che sono non sono degli intenditori creando un dialogo tra le opere e i neofiti, perché anche questo è il valore dell’interazione, dove anche i genitori possono coinvolgere anche i bambini avvicinandoli all’arte.

Il Made in Cloister

I social hanno alimentato la curiosità attorno a Interaction Napoli che mette definitivamente la Fondazione Made in Cloister al centro dell’arte internazionale. Il dialogo degli artisti con gli spazi della Fondazione e con il territorio di Porta Capuana è sempre stato al centro della mission di Made in Cloister e INTERACTION NAPOLI 2022 ne diventa una nuova ambiziosa estensione. “L’interazione è un linguaggio naturale del progetto Made in Cloister.

Significa confrontarsi, dialogare, abbassare le difese ed accettare di crescere e lavorare insieme. Tutte le attività che la Fondazione svolge da oltre sei anni nell’area di Porta Capuana nel Centro Storico di Napoli puntano a mettere insieme, piuttosto che a dividere, a stimolare l’incontro tra artisti ed artigiani, a contaminare linguaggi artistici differenti, e a includere la comunità locale” sottolinea Davide De Blasio, vice presidente della Fondazione Made in Cloister, il quale su iniziativa sua e di Rosalba Impronta ha dato vita alla fondazione private per il restauro del chiostro cinquecentesco della Chiesa di Santa Caterina a Formiello, raro esempio di Rinascimento napoletano e archeologia industriale, che versava in uno stato di totale abbandono.

“La nostra missione principale è intervenire in questo quartiere è ovvio che una visibilità internazionale è una cosa molto importante proprio per dare sempre più forza al progetto Made in Cloister ” continua De Blasio. Il progetto Made in Cloister si articola su tre pilastri: recupero e riconversione del patrimonio artistico per uno sviluppo coerente con la vocazione del territorio; rilancio del “fare artigianale” attraverso l’interazione tra maestri artigiani e artisti e designer internazionali; rigenerazione urbana e l’impatto sociale di un progetto culturale.

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