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In giro con Antonia

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A cura di Antonia Fiorenzano

Andare in giro alla scoperta di ciò che accade incontrando personaggi e persone per raccontare storie, fatti e notizie dove non manca quel pizzico di curiosità. A cura di Antonia Fiorenzano

Andy Warhol ritorna a Napoli con ‘Andy is back’

Una mostra inedita oltre 130 opere di collezioni private, per raccontare l'eclettismo del padre della Pop Art che continua a essere tra gli artisti più quotati del ventesimo secolo

Al PAN una mostra fluida e dinamica per far scoprire Andy Warhol e come ha trasformato non solo l’arte ma anche la comunicazione essendo un influencer ante litteram in anni in cui i social erano lontani anni luce. Questo è il mood di Andy is Back che, fino al 31 luglio, espone 130 opere mai o raramente esposte al pubblico, tutte provenienti da collezioni private.

La mostra, prodotta da Navigare srl, curata da Edoardo Falcioni per Art Motors e patrocinata dal Comune di Napoli, mira a ripercorrere la storia artistica e personale del maestro della Pop Art, da quando lo sconosciuto ventenne Andrew Warhola arriva a New York da Pittsburgh nel 1949, a quando, divenuto Andy Warhol, muore nel 1987 per complicazioni post operatorie.

A Napoli, città in cui Warhol ha trovato un grande fervore creativo, si esibisce l’intero universo dell’artista oggi più quotato al mondo: l’arte, la grafica, le frequentazioni mondane dello star system e quelle dei bassifondi, la musica, l’editoria, la moda, la fotografia, il cinema, rappresentati da serigrafie, litografie, disegni, fotografie, acetati, riviste e vinili, oggetti di culto autografati ed edizioni speciali, ritratti e autoritratti. Accanto al volto di Marilyn Monroe, di Mao e di Liz Taylor compaiono icone dei consumi di massa, come la Campbell’s Soup o il detersivo Brillo, ma anche oggetti di culto firmati da Warhol: la chitarra e il cappello di Michael Jackson, il vinile di debutto dei Velvet Undeground & Nico con la banana in copertina e il leggendario LP Sticky Fingers dei Rolling Stones.

Tra i numerosi pezzi d’autore, anche la stampa serigrafica della t-shirt di Keith Haring autografata da Warhol, la banconota da 10mila lire firmata insieme l’artista tedesco Joseph Beuys, le foto in polaroid, la serie Ladies and Gentlemen, diversi numeri della rivista mensile Interview fondata da Warhol, con le sue interviste e fotografie a celebrità degli anni ’70 e ’80, e molto altro. A caratterizzare la mostra al PAN, è anche la ricostruzione fedele e dettagliata, in dimensioni reali, della Silver Factory, il laboratorio che Warhol ha aperto a New York negli anni ’60, vera fucina di idee e sperimentazioni, crocevia di talenti e di personaggi dello spettacolo.

In Andy is back non poteva mancare la sezione dedicata agli anni napoletani di Warhol con un racconto inedito di Warhol attraverso articoli di cronaca e fotografie dell’archivio privato di Fabio Donato realizzati durante i soggiorni in città dell’artista americano, all’epoca coinvolto dal gallerista Lucio Amelio nel progetto Terrae Motus.

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